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Rea ci racconta “Respiro”

Vi presentiamo l’intervista a Rea, reduce dalla partecipazione ad Amici e che ci presenta il nuovo singolo Respiro che anticipa l’ep d’esordio previsto per l’estate ma che sarà presentato in anteprima il 15 maggio al Locomotiv Club di Bologna.

Ciao Maria, come è nato il nome d’arte  Rea e per quale motivo hai scelto di partecipare ad Amici?

Rea viene da un soprannome che mi avevano affibbiato da piccola ovvero Marea (un collage tra il mio nome e cognome ovvero Maria Mircea).Crescendo ho tenuto solo  Rea che nella lingua dei miei genitori significa “cattiva” ed è un po’ la mia antitesi in quanto in generale nella vita di tutti i giorni sembro un pulcino goffo.Rea è infatti l’AlterEgo che mi sono creata quando salgo sul fatto in modo da spronarmi a dare il 100% di me.Ho deciso di partecipare ad Amici essenzialmente per mettermi alla prova e capire se avevo il potenziale giusto per fare veramente questo mestiere.


Hai creato un ottimo legame con i tuoi compagni di scuola ad Amici, qual è l’aneddoto più divertente che puoi raccontarci?

La scena più divertente è stata sicuramente una notte, in cui la sveglia è suonata a un orario improbabile tipo le 5:00 (non si sa per quale motivo) e io stavo sognando un bombardamento (non si sa sempre per quale motivo). In questa situazione surreale appena sento il drin non mi giro tranquillamente per spegnerla ma mi alzo di scatto buttandomi dal letto violentemente e con un doppio carpiato atterro sul pavimento trascinandomi appresso cuscino, coperta, materasso, comodino ecc.Sentendo il tonfo incredibile Aisha e Nicol si girano preparandosi al peggio ma trovano semplicemente una  Rea in posizione poco dignitosa che si lamenta del livido sul sedere che il salto aveva procurato. Inutile dire che la mattina dopo tale vicenda era diventata di dominio dell’intera casetta.

Parliamo di attualità, è uscito il tuo nuovo singolo Respiro, che storia c’è dietro e qual è il verso più importante della canzone?

Respiro parla di una persona che vive una metamorfosi: prima cerca semplicemente di circumnavigare i problemi poi decide di affrontarli, di arrivare ai nodi del pettine.Tutti penso siano stati almeno una volta nella vita il tipo di persona che scappa di fronte alle difficoltà. I versi che rappresentano al meglio questo mindset nel testo sono “Cosa ne pensi di una nuova vita? Ho costruito una storia sul fondale dei sogni miei” e li ho scritti proprio per ricordarmi di smettere di rifugiarmi in una realtà fittizia nella mia testa.


Dal punto di vista musicale quali sono le sue caratteristiche?

Chitarra e un basso funkeggiante.Armonie nel ritornello.Sintetizzatori dreamy.Questa è la formula della mia felicità.

Tre artisti che hai ascoltato di recente e ci consigli e perché?

Consiglio assolutamente di ascoltare l’ultimo album di Giorgio Poi e anche quello di iosonouncane. Credo che siano tra gli artisti più validi e innovativi della scena indipendente italiana e spero che possano guadagnare sempre più notorietà! 

Quanto ha inciso la tua città nella  musica che fai?

Sicuramente tanto anche perché il luogo dove vivi determina, soprattutto in giovane età, le persone che frequenti e questo per un musicista è cruciale. Quindi sicuramente la mia  musica sarebbe diversa se fossi cresciuta da un’altra parte. Mi ritengo molto fortunata però perché a Bologna ci sono molti spazi dedicati alla scena indipendente quindi credo che sia la giusta collocazione almeno per ora poi chissà come cambierà la mia vita nei prossimi anni!

a cura di
Redazione

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