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Gli Elettrotape raccontano il loro EP di debutto “Abroad”

È uscito il 28 aprile l’EP di debutto della band italo-austriaca Elettrotape intitolato “Abroad”. Questo lavoro, che segue i loro singoli di successo “Cold Winter” e “Wrong Question”, rappresenta una collezione di brani che mostrano la varietà del loro repertorio musicale

Il suono distintivo degli Elettrotape è caratterizzato da pareti di sintetizzatori, una voce poliedrica, riff travolgenti su beat elettronici e bassi potenti ed esplosivi. I quattro membri della band hanno backgrounds musicali diversi, ma sono riusciti a creare una nuova identità comune come Elettrotape. Questa fusione di stili ha permesso loro di trovare un proprio spazio nel panorama della musica elettronica, synth-rock e anni ’80.

Il titolo dell’EP, “Abroad”, sottolinea l’essenza della band e la loro possibilità di esistere, mentre evoca la nostalgia per la distanza e per essere spesso “on the road”. Questo primo lavoro rappresenta per gli Elettrotape un punto di partenza che stabilisce la loro identità rivelando frammenti di direzioni future. Questa libertà di sperimentazione illimitata permette alla band di esplorare e di sviluppare il loro suono in modo originale.

L’EP offre un’esperienza musicale che conduce l’ascoltatore attraverso paesaggi urbani stranieri, atmosfere malinconiche e notti inebrianti accompagnati da un oscuro sogno febbrile, desideri inespressi, spirito di ottimismo e riflessione interiore. La fusione di suoni elettronici, rock e pop crea paesaggi irresistibili e intensi, sia in studio che sul palco.

Posta Indipendente ha avuto il piacere di fare due chiacchiere con i ragazzi!

Ciao Elettrotape! È un piacere intervistarvi per Posta Indipendente!
In poche righe, per chi non vi conoscesse, potreste presentarvi ai nostri lettori? Siete una “formazione italo-austriaca”, cosa significa? Come vi siete conosciuti e poi uniti per creare gli Elettrotape?

Ciao! Piacere nostro, grazie dell’invito. Il nostro press text lo riassume in poche parole: “Emilia-Romagna, Toscana, Trentino e Vienna. Mescolando queste tre regioni con la capitale austriaca, vestendole di abiti trash e aggiungendo ad una inconsueta strumentazione una voce poliedrica, si ottengono gli Elettrotape.” Il progetto nasce ufficialmente a inizio 2021, online, durante uno dei lockdown; ma tra noi ci conoscevamo già dall’anno prima. Abbiamo collaborato alla creazione di un altra band che poi ha preso forma concreta con gli Elettrotape. Tra amicizie comuni e conoscenze randomiche a festival musicali le strade si sono alla fine incrociate.

Quale brano del vostro nuovo album “Abroad” è nato per primo? Come? In generale, per quanto riguardo questo ultimo progetto, quello di scrittura e composizione è stato un processo spontaneo o più difficile? 

L’EP include brani scritti nell’ultimo anno come brani scritti quattro anni fa. “Empty Pool” nasce a gennaio 2022, mentre “Cold Winter” addirittura nell’estate del 2019. Principalmente nasce per chiudere il capitolo sul primo lavoro della band. Un contenitore che comprenda le prime release includendo un brano non ancora pubblicato. Chiude quindi un processo creativo nato spontaneamente e poi sistemato ed impacchettato sotto gli stilemi della band e tramite le influenze di ognuno.

Uno dei vostri videoclip, quello di “Cold Winter”, è stato creato con AI. Questa idea è in qualche modo legata al brano? Come?

In un certo senso si. Ci sembrava un modo interessante per descrivere i ricordi malinconici ed offuscati del protagonista, vissuti in una fredda e moderna Parigi. 

Siete molto attivi sui social, sia su Instagram che su TikTok avete un account di gruppo con cui condividete video e foto super divertenti non solo riguardo la vostra musica. È questo un modo per allargare la vostra community e far conoscere il vostro “dietro le quinte”? C’è riscontro e condivisione?

Se all’inizio il nostro rapporto con i social é stato travagliato, ora lo vediamo per quello che è, uno strumento di comunicazione. Quindi ci sforziamo ad usarlo con questo fine, vista la possibilità di arrivare a persone che altrimenti difficilmente avremmo potuto raggiungere in così breve tempo. Inoltre ci piace condividere momenti più personali e meno promozionali. Questo per ribadire il fatto che siamo sempre quattro ragazzi che vogliono stare assieme e fare musica. Notiamo che spesso le persone apprezzano molto anche questi momenti triviali e personali.

Presto inizierete il vostro tour, cosa vi aspettate da questa nuova avventura? 

Toccando Italia, Germania ed Austria ci aspettiamo una grande varietà di pubblico. Ma soprattutto tante tante storie e aneddoti da raccontare.

Vi siete esibiti e vi esibirete anche all’estero. Com’è l’accoglienza lì? Sentite molto la differenza con l’Italia?

Forse una vera differenza sta nell’apprezzamento che il pubblico in Austria regala alle band emergenti. Un esempio é il fatto che non sia raro per una nuova band affittare un piccolo locale e far pagare il biglietto d’entrata per assistere al concerto. Che sembra una delle cose più ovvie del mondo ma difficilmente abbiamo trovato in Italia locali disposti ad affittare a poco prezzo, e persone disposte a pagare per una band che magari non é ancora conosciuta.

a cura di
Elena D’Ercole

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