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Intervista a Luka Sensi per il suo singolo “Schedine”

Luka Sensi, nome d’arte per Luca Tedone, è un cantautore classe 1997 originario della provincia di Bari. Animo sensibile, voglia di sperimentare e mettersi in gioco, questo è Luka.

Il 6 aprile 2019 esce il suo primo EP dal titolo “Circolo Vizioso”. Tre brani che si muovono tra melodie indie elettroniche. Si tratta di un EP molto sperimentale, musicalmente accattivante ma ancora poco soddisfacente per l’autore. Luka lavora per un anno e mezzo sul suo sound fino ad arrivare ad un brano che esprime davvero quello che sente dentro: “Tua madre è una stronza”. Un merito particolare va riconosciuto anche a Marilia Papaleo, la sua coach vocale. Pronto per l’estate 2021, il 28 maggio Luka pubblica il suo nuovo brano “Schedine”.

Ciao Luka, benvenuto su Posta Indipendente. E’ uscito da poco il tuo singolo “Schedine”, vuoi raccontarci come è nato questo brano?

Ciao, vi racconto in breve:
Classica serata in spiaggia con amici, chitarra e un giro di accordi buttato li.. mentre ci canticchiavo su note e parole a caso, un mio amico mi fa “oh bella sta canzone, come si chiama?”. In quel momento capí di dover tornare a casa e scrivere questa canzone.

Come ha influito su Luka Sensi il periodo storico in atto, quindi l’assenza di live, l’assenza di palchi, del pubblico e tutto quello che ruota intorno alla musica?

Partendo dal presupposto che noi musicisti, senza pubblico, senza live, non siamo nulla. La gente che ascolta le nostre canzoni e viene a cantare a squarciagola ai nostri concerti, sono la chiave della nostra carriera (grande o piccola che sia).
D’altro canto nei mesi di lockdown abbiamo avuto modo di buttare giù tanta musica, di scrivere nuove canzoni.
La cosa fondamentale è che siamo tornati.

Quali sono le influenze musicali che hanno formato il Luka di oggi?

Tanta musica anni 80 e 90, quindi dai Rem agli Oasis, poi Cremoni, Niccolò Fabi, e sicuramente in piccola parte il cantautorato moderno di Fulminacci, Canova, Pinguini.

Qual è il tuo brano a cui sei più legato e perché?

Non sono sicuro della risposta, ma credo “Facciamo finta” di Fabi. Ricordo che quando uscì questa canzone ero in un brutto periodo, ho pianto tanto ascoltandola, ma allo stesso tempo, era così bella che mi ha reso inquantificabile il mio amore per la musica.

Quali sono i tuoi prossimi progetti? C’è in programma qualche live?

Questa è la notizia che da tempo volevo darvi: siamo in programmazione, io e i miei musicisti: a breve annunceremo il nostro tour di date estive.

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