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Lena A.: “Non sono Roma” ricuce due pezzi di vita

“Non sono Roma” è il nuovo singolo di Lena A., pubblicato il 23 aprile per Uma Records, dopo “Pineta” e “Tra le dita”, ecco che l’artista partenopea torna a farci sognare sulle note di una nuova canzone.

Con una metafora piuttosto potente, l’artista cerca di trasmetterci l’idea che non sempre possiamo essere dei punti fermi per le persone che ci circondano, e che dovremmo imparare a mettere noi stessi al centro del nostro mondo.

Con lei abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere in cui ci racconta meglio il suo nuovo brano!

Ciao Lena A., benvenuta su Postaindipendente! Descriviti in poche parole per chi ancora non ti conoscesse!

Sono Alessandra, in arte Lena A., cantautrice pop, filologa moderna, con una smisurata passione per il pianoforte e le parole. Ho iniziato a scrivere per ribellione alla maestra che mi rimproverava data la troppa fantasia nei temi.

Il 23 aprile pubblichi il tuo nuovo singolo “Non sono Roma” per UMA RECORDS: ti va di raccontarci un po’ come nasce il testo?

Il testo ha una storia particolare: l’ho scritto nel 2012, avevo 15 anni e non ricordo cosa mi stesse accadendo in quel periodo, ma sicuramente era uno di primi brani scritti da me di cui andassi fiera. L’ho accantonato nel cassetto fino a Ottobre 2019: una sera mi è ritornato alla mente, l’ho riletto, ho mantenuto il ritornello, modificato un po’ la strofa e creato uno special. È stato un po’ come ricucire due pezzi di vita, così lontani, in un’unica storia: estremamente magico, come solo la musica può essere.

Molto bello il riferimento al fatto che non tutte le strade portano a te, per cui immagino che la canzone possa nascere da una delusione, dunque mi chiedevo se, in situazioni del genere in cui lo sfogo è necessario, scrivessi di getto le tue canzoni oppure metabolizzi prima l’accaduto per poi eventualmente scriverci su?

Non percorro sempre la stessa strada, talvolta le vicende sono così difficili da metabolizzare, che preferisco scriverne sperando di digerirle ed interiorizzarle meglio. Delle volte, dopo mesi, a mente fresca e lucida, ricordo particolari e mi ci aggrappo per scrivere la presa di coscienza. Stavolta, con “Non Sono Roma”, c’è stato sia l’uno che l’altro.

 A quali artisti da un punto di vista musicale ti ispiri maggiormente?

Carmen Consoli, Cristina Donà, La Rappresentante di Lista, Radiohead, The XX, Tori Amos, Florence and The Machine.

Lasciaci consigliandoci un libro e un album!

Come libro vi consiglio Diario di Scuola di Daniel Pennac, delicato ma appassionante, racconta di come un “asino” a scuola sia passato dall’altra parte della cattedra, diventando professore. Come album vi consiglio Nathy Peluso, “Calambre”, un album in spagnolo, con un suono attuale e potente.

a cura di
Ilaria Rapa

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