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“Bellissimo”, il primo, effervescente EP dei Bolena

Il 27 ottobre è uscito il primo EP della band torinese Bolena , “Bellissimo”. Quattro tracce energiche, sfacciate e “prese bene”

I Bolena sono i fratelli Paolo e Carlo (basso e batteria) e Giulia Iannone (chitarra e voce), che insieme ad Antonio Cuccarese (tastiere e synth) hanno dato vita all’EP “Bellissimo” .

Un progetto impertinente composto da quattro tracce che trasmettono forte sensualità e leggerezza, nei testi così come nella musica, dal sound dance elettronico con richiami all’italo-disco. 

Dietro ai glitter, però, si nasconde un grande lavoro e un’immensa passione per la musica, che diventa il mezzo per evadere dalla realtà e creare nuovi mondi zuccherosi, finalmente liberi dalle nostre vite frenetiche, in cui ballare come se nessuno ci stesse guardando.

Curiosi di scoprire di più? Leggete la nostra intervista ai Bolena!

Ciao Bolena, benvenuti su Posta Indipendente! Prima di approfondire il vostro primo EP “Bellissimo”, raccontateci di voi. Come è nata la vostra collaborazione e da dove nasce il nome del progetto?

I Bolena nascono nel 2021 dall’incontro di quattro mondi sonori apparentemente diversi ma che trovano da subito intesa tra loro. Ci conosciamo tutti e quattro da una vita, abbiamo avuto diversi percorsi musicali e nel mezzo del lockdown abbiamo avuto l’opportunità di ritrovarci, di costruirci uno spazio e di creare così una bolla tutta nostra in cui abbiamo dato libero sfogo alle nostre emozioni più forti e alle nostre idee cercando di lasciarci andare là dove ci portava la nostra intesa.

[Giulia] C’è stato un periodo in cui ero fissata con i nomi storici, ho pensato e approfondito la storia di Anna Bolena e ho voluto utilizzare questo nome con l’idea romantica di poter dare un’ipotetica voce ad un personaggio a cui è stata tolta l’opportunità di potersi esprimere liberamente.

Questo EP presenta numerose influenze, dalla dance elettronica all’italo disco. Questa domanda ci piace sempre farla: da cosa o da chi traete maggiore ispirazione? 

C’è chi dice che questo EP strizza l’occhio ai fan degli LCD Soundsystem o chi dice che riporta alle irresistibili sonorità italo-disco dei grandi classici di Donatella Rettore e Pino d’Angiò (per citarne alcuni), sicuramente sono influenze che abbiamo assorbito indirettamente ma non sono le uniche. Il nostro sound è il frutto di tanti ascolti collezionati nei periodi diversi della nostra vita: ci sono anche i Daft Punk, gli AC/DC, Stevie Wonder, Grace Jones, Chaka Khan e tanti altri. 

I nostri pezzi nascono principalmente in sala prove, alcuni dopo ore, giorni, mesi, altri, come ad esempio 80Nostalgia, in 15 minuti (abbiamo un audio che lo testimonia). Iniziamo sempre con un momento di improvvisazione e di interazione musicale tra di noi, ci divertiamo davvero tanto, e appena sentiamo un groove che ci ispira particolarmente ci lavoriamo su e sviluppiamo un pezzo. È tutto molto istintivo, c’è tanto del nostro vissuto, dei nostri pensieri più intimi e sicuramente c’è una ricerca di evasione da una realtà troppo frenetica che ci risucchia anima e corpo. Il glitter a volte è un po’ una copertura 🙂

Perdo controllo, sciolgo catene (Una pistola tra le gambe) – La concezione del tempo è un’incudine, la lingua prende fuoco e brucia il limite (Skoda): uno dei temi ricorrenti delle tracce è il perdere il controllo, superare i confini del tempo e dello spazio, ricercare la libertà. Da cosa scappate e cosa invece rincorrete nella musica?

La musica ci protegge, è il nostro porto sicuro. Ci serviamo di lei per proiettarci in una realtà immaginaria dove tutto è possibile e nulla ci spaventa, non ci sono limiti o pregiudizi, la realtà circostante non ci schiaccia e non fa paura. Quindi sì, il fil rouge che collega tutti i pezzi è questa nostra ricerca di evasione per scollegarci dal quotidiano e rifugiarci in una dimensione fatta di presa bene e leggerezza.

Se doveste descrivere ogni brano dell’EP con un solo aggettivo quale scegliereste e perchè? 

80Nostalgia – Istintivo

Questo pezzo è nato di getto (come dicevo prima in 15 minuti), da una epifania in sala prove, da un riff di un synth incollato a un groove che sapeva di Flashdance e che ci ha portato ad immaginarci in una discoteca anni ’80 rivestita di moquette che trasuda limoni sui divanetti e sudore sulla dancehall.

Skoda – Liberatorio

Skoda ha preso forma da un ritmo forsennato, da Giulia che ha iniziato ad ansimare sul microfono, un po’ come quando ti prende la tachicardia perché hai fatto schifo la sera prima. Racconta di una serata qualunque in cui un cocktail di troppo fa vomitare quello che vorremmo trattenere nel nostro intimo più profondo e di cui probabilmente ci potremmo pentire il giorno dopo. Evviva lo sfogo libero che fa stare subito meglio.

Una pistola tra le gambe – Potente

Ho iniziato ad immaginare una “super me”, un mio alter ego in grado di risolvere tutti i miei drama adolescenziali e non. L’epilogo è un mantra urlato a squarciagola per autoconvincermi che sono diventata io stessa quella supereroina, per questo ho definito potente questo brano, perché mi sento veramente potente quando lo canto.

Un’occasione perfetta – Morbido

Inizialmente questo brano è nato come una sorta di coda di Skoda, poi abbiamo proseguito in maniera più morbida, molleggiata, così è nata “Un’occasione perfetta”. Tra una pausa e l’altra, tra le mille chiacchierate insieme, sono usciti discorsi sull’importanza del benessere mentale, da lì l’idea di immaginare un party esclusivo, un’occasione perfetta per liberarci di chi non ci fa star bene per dare spazio alla foresta rigogliosa che abita la nostra testa.

Un nuovo EP preannuncia spesso un tour di concerti. E a noi piacciono molto gli spoiler… quali sono i progetti del vostro prossimo futuro? Abbiamo una gran voglia di cantare e ballare!

Il 9 dicembre ci sarà il nostro “Bellissimo” release party all’Arci Sud di Torino, sarà una serata all’insegna della “presa bene” e del voler stare bene insieme. Ci saranno alcuni ospiti che però non spoileriamo ancora.

Da quella data in poi stiamo organizzando un piccolo tour che toccherà alcune delle principali città italiane fino ad arrivare a Cosenza, ma non possiamo dirvi di più. Vi terremo sicuramente aggiornati sui nostri social (@bolenagang)

a cura di
Chiara Serri

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