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Paolo Pace, fuori il primo singolo che anticipa l’album

La carriera artistica del poliedrico musicista pugliese Paolo Pace, dopo anni di composizioni tra flauto traverso e sax, sta per lanciarsi in una nuova avventura.

Paolo Pace – Lunapark

“Luna Park” segna l’inizio del cantautorato firmato da Pace. Il disco “Luna Park” nasce dalla voglia di esprimere tutte le emozioni personali, come fossero una montagna russa con salite, discese e le parti pianeggianti.

Alcuni testi sono stati scritti in collaborazione da Paolo Pace con musicisti quali Stefano de Benedittis e Giuseppe De Trizio, altri sono firmati solo dal cantautore. La musica evidenzia in chiave ironica la criticità della vita. Si parla di amore, passioni, di drammi, di attualità, attraverso un chiaro e sincero omaggio ai grandi cantautori italiani. La distribuzione del disco è a cura della Soul Treasure Records di Ciappy Dj.

<<Il progetto Luna Park e rappresenta per me l’esordio come cantautore. Ci sono canzoni scritte molti anni fa, alcune ad esempio 10 o 12 anni fa, ma che non ho mai avuto il coraggio di tirar fuori prima di questo disco. E’ stato un lavoro introspettivo molto profondo e bello in cui ho potuto veramente mettermi alla prova tirando fuori tutte quelle che sono le mie emozioni, tramutandole in note e parole>>, spiega Paolo Pace.

<<Se qualcuno mi dovesse chiedere se questo disco è pop o jazz, la risposta sarebbe facile: è la mia musica con le influenze che hanno avuto su di me grandi autori italiani, come ad esempio Lucio Dalla, Samuele Bersani, Sergio Cammariere, Capossela. Non mi piace etichettare la musica relegandola ad un semplice genere, ma lascio a chi ascolta la possibilità di farsi coinvolgere totalmente da essa e dalle parole>>.

Un disco che verrà ‘assaporato’ dagli ascoltatori mese dopo mese, a piccoli sorsi, con la pubblicazione dei vari brani contenuti dell’album, in programma tra il 2023 e il 2024. Il primo di essi, ovvero la title track “Luna Park”, in uscita su tutte le piattaforme il 2 giugno.

Nel suo testo, scritto insieme alla musica dallo stesso cantautore, ironizza sulla tragica involuzione culturale italiana, che si avvia verso un decadimento cerebrale così come dimostra la tv spazzatura.

È un brano allegro, divertente e spensierato in cui è ben evidente il contrasto tra musica e testo e il desiderio dell’autore di unire la semplicità melodica ad un messaggio profondo. Musicalmente è evidente la presenza della fisarmonica, che rende il brano la quasi un’antica melodia popolare.

a cura di
Redazione

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