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“Sorgente” è il nuovo singolo di Pambianchi

Se siamo tornati negli anni ‘90 o inizi 2000, per favore, non svegliateci!

Oggi vi parliamo di Pambianchi, giovane artista ferrarese con un obiettivo stampato in testa: riportare alle orecchie del pubblico l’eurodance, che tanto ci ha fatto ballare nel corso degli anni, aggiungendo al coefficiente di difficoltà il fatto di abbinarla a testi impegnati, che riflettano di tematiche importanti come il rapporto con la vita, l’amore, la morte e l’esistenza in generale.

È online con il suo primo singolo “Sorgente” e, a giudicare dal brano e dal videoclip, la sua missione è cominciata alla grande.

Abbiamo deciso di fargli qualche domanda: ecco la nostra intervista!

Ciao Pambianchi, benvenuto! Iniziamo con le presentazioni: parlaci di te e del tuo progetto.

Ciao e grazie per questa intervista! Sono molto contento che abbiate apprezzato Sorgente.

Mi chiamo Gregorio Pambianchi, ho 25 anni e sono un cantautore di Ferrara.

Fin da quando ero piccolo la musica ha sempre fatto parte della mia vita e questo mi ha spinto a frequentare lezioni di canto per molti anni.

Il mio percorso è iniziato con la pubblicazione di cover su SoundCloud e YouTube: ai tempi mi sembrava l’unica soluzione possibile per farmi conoscere. Mi sono reso conto che non mi avrebbe portato lontano, ma cosa potevo fare? Ero completamente solo e non vedevo altre opportunità.

Sentivo però il bisogno di realizzare qualcosa di mio. Alla fine mi sono fatto forza e durante la pandemia ho provato a scrivere le mie prime canzoni: ero soddisfatto e mi rendevo conto di avere molte cose da dire. Ho raccolto alcuni brani collegati da un tema comune. Con molta difficoltà ho trovato qualcuno che ha creduto nel progetto, dandomi la possibilità di realizzarlo e dimostrarne le potenzialità.

Non possiamo non chiederti come mai la scelta dell’eurodance e questa bella idea di farne veicolo di messaggi e tematiche importanti…

L’eurodance e il dance pop sono i miei generi musicali preferiti, suonati e cantati dagli artisti che ascoltavo da bambino. Volevo rivivere quei momenti, riportarli a tutte le persone che come me ne hanno nostalgia, ma anche farli conoscere alle nuove generazioni. Si tratta di generi che dopo aver raggiunto l’apice del successo sono stati inspiegabilmente cancellati e messi da parte, rendendo molto complesso per i più giovani entrarvi a contatto.

Vorrei inoltre smontare i pregiudizi nei confronti di questi generi musicali, solitamente associati a una scarsa qualità e a una mancanza di contenuti.

Non nego che la scelta sia strettamente legata alla mia intolleranza nei confronti del panorama musicale italiano attuale. Sembra quasi che non ci sia spazio per altro all’infuori di trap, reggaeton, indie e pop stantio. Una situazione alimentata, non nascondiamoci, dalle case discografiche, molto brave a manipolare il pubblico e a plasmarne i gusti. 

Stesso motivo per i testi: gran parte delle canzoni che escono oggi in ambito commerciale sono superficiali, parlano in modo esplicito e volgare di droga, feste, sesso e alcol. Spesso non sono nemmeno scritte dall’artista esecutore (al contrario di quanto dichiarato nelle interviste) e per scriverle servono anche 8 persone. Forse scrivono una frase a testa.

Spero che il pubblico inizi a cogliere la differenza tra un personaggio costruito a tavolino che si fa fare tutto da altri e un artista che può prendersi effettivamente il merito di ogni aspetto legato alla sua musica.

Parlaci adesso di “Sorgente”: come ti è venuta l’idea di scriverla e qual è il suo significato? Sappiamo che ti sei ispirato ad un’altra opera…

Esatto, il brano è un tributo al film “The Fountain – L’albero della vita” (Aronofsky, 2006) e lo cita a livello tematico, visivo e musicale con suoni ispirati alla colonna sonora. Sorgente nasce per raccontare come ho superato un periodo molto pesante della mia vita, che mi aveva portato a sviluppare un pensiero ricorrente riguardo alla mia morte. È un messaggio di supporto a tutti coloro che hanno affrontato o stanno affrontano momenti bui, affinché possano riaccendere la propria luce interiore. Il significato della canzone è a libera interpretazione dell’ascoltatore e invito chiunque a trovare il proprio. Non pretendo di avere la soluzione ai più grandi quesiti esistenziali, ma ho trovato la mia risposta personale nell’amore per le mie passioni e per ciò che mi circonda.

A quali artisti si ispira Pambianchi per la sua musica?

La mia musica è il risultato di un mix tra tutti gli artisti che ascolto, ma quelli che, nello specifico, hanno influenzato maggiormente il progetto di cui Sorgente fa parte, sono Gabry Ponte e Paola & Chiara. Associo a loro momenti importanti della mia vita e in particolare della mia infanzia. Sono riusciti a far ballare il mondo intero e a rimanere impressi nei nostri ricordi. Come loro ricerco melodie estremamente orecchiabili e inserisco nei testi immagini semplici, ma d’effetto. L’intero progetto è il mio ringraziamento personale per il loro contributo alla musica italiana e internazionale.

Prima di salutarci, ci spoileri qualcosina sul tuo futuro musicale? Cosa bolle in pentola?

Per adesso posso dirvi che Sorgente è solo l’inizio di un lungo corso d’acqua. Al momento sono molto concentrato sul mio primo singolo, ma presto tornerò in studio per registrare e produrre le prossime canzoni che fanno parte del progetto. Ci vorrà un po’, ma meno di quanto si possa pensare. Non vedo l’ora di condividerle con voi.

a cura di
Redazione

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