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Il primo EP di PLASTICA “UV”.

Venerdi 24 giugno è uscito il primo EP di PlasticaUV“, veronese di origine ma milanese d’adozione, Matilde Ferrari ci catapulta nel suo mondo.

Producer, polistrumentista e DJ: caratteristiche che emergono  benissimo dai sei brani, tutto rimanda alle esperienze vissute in una Milano di notte, a volte in gruppo, a volte sola.

Il tema dell’EP è quello dell’individuo che entra in contatto con la società, la crescita, le paure e la forza.

I raggi UV

Il titolo scelto dall’artista, “UV” , riesce a farci capire lo scopo del lavoro, cogliere quei dettagli che non sempre sono visibili all’occhio umano ed è proprio questo che notiamo già dal primo ascolto: ogni brano è una membrana pronta a esplodere. Questo anche grazie alle sonorità elettroniche che si mixano con atmosfere mai scontate, anche esotiche.

Vediamo diverse collaborazioni per questo esordio (ad esempio la collaborazione con l’artista internazionale brasiliano Barro). PLASTICA crea sei brani unici . Sicuramente ogni traccia è potenzialmente perfetta per fare da colonna sonora alle nostre notti estive. Possiamo vivere nuove emozioni e ritrovarne di vecchie in ogni pezzo. Ogni brano è riuscito a lasciarmi qualcosa, sicuramente tutti sono un vero e proprio inno alla musica dance ma con dei significati nascosti , vediamoli insieme…

F.O.M.O. (feat,SPLENDORE,Marta Tenaglia)     

La Fear Of Missing Out equivale alla paura di essere esclusi da una qualsiasi esperienza. Una sorta di ansia sociale tipica della generazione in cui viviamo. Questo è il brano che apre l’EP con il quale entriamo insieme nella dimensione di PLASTICA. Lo definirei un brano ironico caratterizzato da suoni confusi cosi come le nostre emozioni durante diverse situazioni in cui ci troviamo costretti a dover vivere e testimoniare ogni esperienza.

GAME OVER (feat. ELASI,Barro)

Altro brano ricco di significati : il game over non può esistere finché siamo vivi. Si percepisce un contrasto tra la sensazione di essere al limite e la voglia di lottare perché la vita è unica. Un brano che inneggia alla positività. Le sonorità sono dance e esotiche grazie anche alla strofa di Barro.

MARGHERITE (feat.Ethan,Marianne Mirage)

Qui si riesce a cogliere il lato quasi dolce dell’artista , il momento prima dell’incontro, il bisogno del contatto umano. Un’ incantevole collaborazione con Marianne Mirage, voce che sembra quasi un sussurro, dolce ma intensa. Un brano che ci rimanda alle sensazioni post lockdown, intimo ma pieno di esplosioni.

MARGHERITE (reprise)

Qui ritroviamo il mood di MARGHERITE, ma in una versione tutta da ballare. L’idea di riprendere il brano precedente è vincente, le due canzoni si legano e ci fanno vivere due istanti così diversi ma così vicini.

FAME (feat.Laila Al Habash)

Verso la fine, arriva la Milano notturna: ritmo veloce ma dolce, solo la rabbia con la fame di rivincita riescono ad avere la meglio. L’accostamento di parole “quanto mi sento bene, quanto mi sento male” risuona come un grido disperato ma felice.

DARK DRAGONITE (feat.Missey)

Concludiamo con un brano che definirei consapevole”: la crescita e conoscenza di se stessi, di ciò che si è diventati, un confronto con il passato.

La frase “mi evolvo come Dragoniteè un chiaro riferimento all’evoluzione del Pokémon. I suoni sono imprevisti e a tratti tenebrosi.

Il brano chiude l’EP, vuole farci comprendere come la crescita sia fondamentale, si arriva a una evoluzione e ci si sente appagati per la prima volta.

a cura di
Sonia Petrecca

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