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“Why don’t we?”: il nuovo singolo degli Hence

L’11 febbraio è uscito, su tutte le principali piattaforme di streaming digitali, Il nuovo singolo degli Hence: “Why don’t we?”.

Hence è una band indie/alternative italiana originaria di Reggio Emilia, nel 2018 esordiscono sotto l’etichetta discografica Volcano Records con l’EP “hence”.

Nel corso degli anni, suonano su importanti palchi del Nord Italia come il Rock’n’Roll di Milano, le Lavanderie Ramone di Torino, il Lokomotiv Club di Bologna, la Tenda di Modena, il Kessel di Reggio Emilia e il Crazy Bull di Genova. Nel 2019 escono dai confini nazionali, portando il tour fino in Germania, alla Chapel Krypta di Stoccarda.

Le loro melodie derivano da molteplici influenze musicali, coniugando il pop a suoni più ricercati provenienti dal post rock, dall’indie, dall’elettronica e dall’alternative rock più attuale. Le composizioni alternano momenti di estrema essenzialità musicale ad esplosioni sonore. Gli arrangiamenti sono basati su ritmiche non convenzionali e ritornelli dinamici e melodici.

“Why Don’t We?” è il primo brano estratto dal nuovo album, prodotto e registrato durante i mesi di pandemia presso gli Insomnia Studios di Reggio Emilia. Il lavoro del gruppo, lontano dai riflettori per quasi due anni, rappresenta il primo atto di un album ancora inedito e che riprenderà il percorso iniziato nel 2018 con il primo EP.

L’intervista:

Benvenuti su Posta Indipendente!  Siete pronti a tornare in scena?  Cosa provate dopo tanto tempo di assenza?

Ciao ragazzi! È un grande piacere essere qui con voi oggi a fare due chiacchiere.
Finalmente anche noi possiamo tornare a parlare di musica dopo oltre due anni di silenzio. Non vediamo l’ora di pubblicare tutto il materiale a cui abbiamo lavorato duramente in questo lungo periodo di pausa. In effetti, è una sorta di nuovo inizio per noi e la motivazione è altissima. Inoltre, non vi neghiamo che “riemergere” artisticamente dall’incubo del Covid è un motivo di spinta ulteriore: dopo un periodo drammatico per noi musicisti – e chiaramente non solo – tornare a vedere la luce in fondo al tunnel è una sensazione bellissima, che mancava davvero troppo. La speranza, ora, è quella di portare presto “Why Don’t We? “ e tutti i nuovi pezzi anche sul palco.

“Why Don’t We?” rappresenta il primo atto di un album ancora inedito e che riprenderà il percorso iniziato nel 2018 con l’EP di debutto “Hence”. In questi anni avete avuto delle esperienze importanti che vi hanno ispirato in questa ripresa?

“Why Don’t We?” apre la strada a un nuovo percorso musicale che rappresenta il risultato di una lunga fase di ricerca sonora. Ci siamo voluti prendere tutto il tempo necessario per arrivare ad esprimere qualcosa che sentissimo davvero nostro e che, allo stesso tempo, fosse in grado di ritagliarsi il suo spazio in un mercato estremamente dinamico e mutevole. Nel frattempo, però, è scoppiata la pandemia, che ha ulteriormente dilatato questa pausa creativa, forse dandoci una ragione in più per non avere fretta e uscire solo quando ci fossimo sentiti davvero pronti.

I pad anni ’80, le strutture complesse e le ritmiche post-rock a cui avevate abituato il pubblico nei lavori passati, ora lasciano spazio a sonorità, tematiche e immagini più moderne, come testimoniano anche il ritmo serrato e la brevità del pezzo, fortemente radiofonico. Come mai questo cambiamento?

In realtà il motivo è molto semplice: sono passati gli anni, siamo cresciuti, i nostri ascolti sono cambiati e di conseguenza anche le nostre ispirazioni. Ora tutti i suoni sono al loro posto e soprattutto ci divertiamo un casino a suonare i nuovi brani. Dall’esterno può sembrare un cambiamento repentino ma, come abbiamo già detto prima, è il frutto di tanta ricerca e tantissime ore in sala prove, con l’intento di dare una forma compiuta alle nuove esigenze artistiche che sentivamo di voler esprimere.

Avete dichiarato che “Why Don’t We?” è un brano fortemente introspettivo, che indaga le paure e le incertezze legate alla relazione con sé e con l’altro: come vivete nel quotidiano questi sentimenti? Quanto c’è di biografico in questa canzone?

Il testo di “Why Don’t We?” risente sicuramente del periodo in cui è stato scritto, un periodo in cui siamo stati costretti a fare i conti con noi stessi e con le persone a noi vicine, scoprendo a volte problematiche e conflitti che fino ad allora non erano emersi. In questo brano abbiamo voluto raccontare questo processo talvolta doloroso, ma che è necessario per costruire qualcosa di nuovo e rinforzare la solidità delle nostre relazioni. Infatti, “Why Don’t We? “ non è altro che un invito a comunicare, a non chiudersi e ad affrontare i problemi che il rapporto con l’altro inevitabilmente genera.

Quante volte ci capita di bruciare dentro e prendercela solo con le persone più care? Quante volte la persona che amiamo, un amico o un familiare, diventa il capro espiatorio di ogni nostro malessere? Ecco, abbiamo voluto “portare in scena” tutto questo, contrapponendolo però alla vivacità della composizione musicale, come a suggerire che anche nei momenti peggiori non bisogna perdere la leggerezza d’animo.

Vi sveliamo una chicca: la bottiglia che si rompe all’inizio del brano è una piccola metafora per rappresentare tutte quelle relazioni (amorose e non) che in questi due maledetti anni sono andate – letteralmente – in frantumi.

Qual è stata la difficoltà maggiore per incidere questo brano? E la cosa più divertente?

La difficoltà maggiore è stata sicuramente quella di dover interrompere più volte le sessioni in studio a causa delle restrizioni. È capitato infatti di non poter andare ad incidere anche per 2/3 mesi. E’ stato moralmente difficile da digerire, ma con pazienza ne siamo venuti a capo e siamo super soddisfatti del lavoro svolto.

Di cose divertenti, per fortuna, ne sono successe davvero a bizzeffe ma alcuni aneddoti sarebbe meglio tenerli solo per noi… ve lo assicuriamo! Scherzi a parte, non possiamo non ricordare con un sacco di piacere i tantissimi donatori che, tramite la nostra campagna di crowdfunding di ormai 3 anni fa, hanno reso possibile la registrazione di “Why Don’t We?” e di tutti gli altri brani che andranno a comporre il disco. Cosa c’è di più divertente e gratificante di portare alla luce quello che consideriamo una sorta di album “collettivo”?

Ci sono degli obiettivi in particolare che sperate di raggiungere con  “Why Don’t We?”?

L’unico obiettivo che al momento abbiamo ben chiaro è quello di ritornare a divertirci con la nostra musica e “Why Don’t We?” è la prima tappa di un percorso che speriamo possa portarci il più lontano possibile. Siamo impazienti di sapere come verrà recepita questa nostra evoluzione musicale e soprattutto non vediamo l’ora di fare concerti e ritornare ad avere un contatto diretto col pubblico.

Ci vedremo molto presto, è una promessa! (E non una minaccia 😊)

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A cura di
Noemi Manzotti

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