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Nameless Music Festival – Conferenza Stampa

Il lago di Como come Indio, Il Nameless come il Coachella: è questa l’intenzione degli organizzatori del Nameless Music Festival. Nella giornata del mercoledì 31 Maggio si è svolta la conferenza stampa del festival musicale che vuole portare sul suolo de La Nuova Poncia, tra i comuni di Annone di Brianza, Molteno e Bosisio Parini, almeno 90 mila persone per l’edizione del decennale che si appresta ad essere l’inizio di una rivoluzione

31 Maggio, un inaspettato sole, visto che non c’è Nameless senza pioggia, ha accolto la stampa sul prato che tra poco più di 24 ore verrà calcato da più di 90 mila persone per la presentazione di quello che sarà uno dei festival più interessanti dell’anno: il Nameless Music Festival. Gli organizzatori ci hanno mostrato l’area- Quest’anno i palchi saranno quattro, di cui uno tutto nuovo, supportati dalle più alte cariche dei quattro comuni coinvolti nella manifestazione che come ingranaggi perfettamente oliati hanno permesso la riuscita dell’evento.

Sicuramente il nuovo palco ha attratto l’attenzione di tutti i partecipanti e vuole essere il simbolo di un nuovo corso per il Nameless, una struttura che non può che strizzare l’occhio ai grandi festival d’oltreoceano senza però dimenticarsi delle proprie radici profondamente intrecciate con la musica elettronica.

Un 2023 rivoluzionario

Il 2023 segna il decennale per il Nameless Music Festival, un evento che si è evoluto di anno in anno, riuscendo a sviluppare sempre un nuovo tassello arrivando ad essere l’evento che è oggi. Nel 2013, anno della prima edizione, il pubblico era stimato in 4000 persone, dieci anni dopo sono previste 30 mila presenze al giorno per un totale di 90 mila con un aumento stimato del 25% rispetto allo scorso anno: un numero che possiamo definire straordinario e solo in parte fa capire il successo di una macchina che rasenta la perfezione.

Alberto Fumagalli, CEO e fondatore di Nameless, ha presentato alla stampa il progetto Traceless – Mission Zero Impact volto a portare il festival ad essere un evento ad impatto zero non lasciando traccia della suo passaggio. Nameless e SILEA (società di rifiuti e riciclaggio del lecchese) hanno sviluppato un nuovo sistema di gestioni dei rifiuti per il festival così da poter razionalizzarli ed aumentare il quantitativo di materiale riciclato e, come simbolo di questa transizione, hanno creato “il ponte del riciclo”: una struttura a corde che, durante l’evento, verrà ricoperto delle lattine usate nei tre giorni della kermesse.

Il Nameless con quest’anno punta alla transizione green, dei quattro palchi uno, l’Igloo, sarà alimentato totalmente da energia green in collaborazione con CGTe. Questa transizione colpisce anche i generatori che saranno di ultima generazione misto gasolio elettrico e l’alimentazione degli uffici che sarà completamente green.

Altra collaborazione siglata per limitare l’impatto ecologico è con E-VAI, il car sharing di Trenord che metterà a disposizione la propria flotta totalmente elettrica a tutti coloro che arriveranno con il treno e potranno parcheggiare le auto gratuitamente nell’area del festival avendo a disposizione colonnine di ricarica dedicate.

Il 2 giugno si scatenerà la musica

Quattro palchi: uno scoperto, il main stage, che porterà più di 20 mila spettatori strizzando l’occhio ai più importanti artisti di fama mondiale, seguito dal palco signature (l’essenza del festival), il palco live che è in continua evoluzione così da poter portare ad esibirsi ospiti e generi sempre più disparati dando un ampio respiro internazionale alla manifestazione e l’Igloo.

Il partner musicale del Namless è M2O e nella serata del 1 giugno organizzerà un dj set totalmente gratuito per gli abitanti dei comuni limitrofi alla manifestazione che è già totalmente sold out. Dal 2 giugno, invece, si avvicenderanno sui vari palchi oltre 100 artisti che porteranno alle esibizioni degli headliners: Hardwell, Paul Kalkbrenner, Salmo e Skrillex.

Non mancheranno le sorprese durante la tre giorni e particolamente interessanti saranno quelle a tema Manzoni vista anche la celebrazione per i 150 anni dalla sua morte.

Quello che diventerà da grande il Nameless Music Festival nessuno lo sa con certezza, ma dalle parole di Alberto Fumagalli, CEO e Fondatore dell’evento, la visione è più che chiara:

“Vogliamo avvicinarci ai grandi festival mondiale come Primavera e Coachella, senza dimenticarci da dove arriviamo mantenendo la nostra anima elettronica, il nuovo palco non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza.”

a cura e foto di
Andrea Munaretto

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Andrea Munaretto

Nato nell'84 e fin da quando avevo 4 anni la macchina fotografica è diventata un'estensione della mia mano destra. Appassionato di Viaggi, Musica e Fotografia; dopo aver visitato mezzo mondo adesso faccio foto a concerti ed eventi musicali (perché se cantassi non mi ascolterebbe nessuno) e recensisco le pellicole cinematografiche esprimendo il mio pensiero come il famoso filtro blu di Schopenhauer

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