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Turchese e il nuovo singolo “Comete”, l’intervista

Turchese ritorna con “Comete” singolo pubblicato il 28 gennaio per Molto Forte, prodotto da Ivan Antonio Rossi

Sandro Cisolla, in arte Turchese, colore che rispecchia la sua doppia anima musicale: quella intima da narratore di piccole storie quotidiane e quella spontanea, torna da solista dopo 16 anni di musica in band. Turchese ci mostra il suo lato malinconico e intimo in “Comete”, una ballad emotiva che racconta un amore al capolinea. Un po’ come quando una cometa scompare dal cielo, così l’amore smette improvvisamente di esistere e di illuminare la vita di due persone, racconta Turchese. Il Cantatutore ci narra questa storia attraverso una performance intima e profonda che ci porta a riflettere sui sentimenti di ognuno di noi. “Comete” è un brano che ti entra nel cuore già dal primo ascolto.

Quante volte un evento ci è piombato addosso. Come un cataclisma dal cielo è arrivato e ci ha lasciati lì. Immobili, scomposti, tramortiti. Allora, in quel momento, tutto quello che ci resta da fare è recuperare i pezzi. Ricomporli, provare a dare un nuovo senso a tutto. Ed è in quel momento che ti guardi allo specchio. Il ricordo di chi eri fa paura. Ma sei davanti a un nuovo te, e devi solo continuare a vivere


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­Ciao Sandro, presentati in poche parole ai nostri lettori

Turchese

Ciao a tutti e grazie per lo spazio. Mi chiamo Sandro, ma qui sono Turchese! Faccio musica e cerco di farlo al meglio che posso: in maniera personale, genuina e “di cuore”.

Il tuo progetto stupisce per la diversità delle scelte musicali. Comete è una ballata, quando e cosa ti ha spinto a scriverla?

Comete è nata lo scorso autunno, quando il colore delle foglie stava iniziando a cambiare. Credo che una sorta di malinconia abbia influenzato anche l’andamento del pezzo.

Dopo una lunga esperienza con una band adesso torni da solista, quali difficoltà hai riscontrato?

La maggiore difficoltà che ho riscontrato finora è stata quella di poter contare solo su me stesso. Quando vinci la soddisfazione è grande, ma nei periodi di “down” devi saperti rialzare con le tue gambe. Non è facile ma sto imparando.

Tre artisti italiani che ci consigli di ascoltare e perché?

Lucio Corsi perché è super originale e ha un suo mondo. Dj Shocca aka Roc Beats perché, anche se l’hip hop non è la mia roba, trovo sia un produttore magnifico e super credibile oltre che un amico. Margherita Vicario perché è divertente.

Cosa pensi dello stato di salute della musica italiana?

Lo scopriremo quando la macchina ricomincerà a girare.

Quando potremmo rivederti dal vivo e che tipo di live vorresti proporre?

Quando avrò pubblicato un po’ di pezzi e li avrò racconti in un ep. Mi piacerebbe proporre un live dall’attitudine rock e “suonata”. La mia anima, soprattutto dal vivo, è questa.

a cura di
Redazione

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