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I Dena Barrett ci raccontano il loro singolo d’esordio “Halloween”

Halloween” è il primo singolo dei Dena Barrett, band indie-rock con una forte vena cantautorale.

Quattro ragazzi da Viareggio alle prese con il passaggio all’età adulta, raccontata attraverso la precarietà e la perdita del senso tipiche di questo
difficile tempo storico. Noi li abbiamo intervistati!

Bentrovati Dena Barrett! Un nome che ricorda qualcosa, per tutti gli amanti dei film anni ’80… è così? Come mai questa scelta e che legame ha con la musica che suonate?

Ciao! Sì, il nome deriva dalla storpiatura di Dana Barrett, il personaggio interpretato da Sigourney Weaver in Ghostbusters. Lo abbiamo scelto perché il nostro genere ha una forte matrice cantautorale e l’idea di essere riuniti sotto un nome e un cognome, pur essendo una band, ci piaceva. In più, Sigourney Weaver rappresenta un po’ l’icona dei film fantascentifici di quell’epoca che per noi sono una passione comune.

La vostra è una formazione che è al debutto, ma che sembra aver già raggiunto un forte grado di identità e maturità: quando e dove nascono i Dena Barrett?

Nascono a fine 2019 a Viareggio. Noi quattro abbiamo tutti una storia musicale precedente con altri progetti (Libero Ozio, La Bicicletta a Righe, The Barries) che ci hanno permesso di crescere. Il progetto Dena è iniziato ormai  da tre anni e per i primi due ci siamo concentrati molto sulla ricerca di un sound più nostro possibile. Forse è per via di questi fattori che diamo l’idea di aver raggiunto un forte grado di identità, ma ancora dobbiamo conoscere aspetti nuovi di noi quattro, o almeno è quello che ci auguriamo visto che vogliamo continuare a scrivere.

Poi, il vostro incontro con Andrea Pachetti, uno dei produttori più importanti della scena nazionale. Ci raccontate com’è avvenuto?

Dopo aver scritto una ventina di pezzi volevamo farli sentire a qualcuno, eravamo in cerca di un produttore che potesse valorizzarli. Così abbiamo scritto ad Andrea, inviandogli una piccola demo e lui ci ha subito risposto che era interessato. È stato bello per noi ricevere un riconoscimento da una persona che stimavamo ancor prima di conoscerla; ci erano piaciute le produzioni che aveva fatto per gli Zen Circus e per Emma Nolde e sapevamo che lavorare con lui ci avrebbe aiutato. Così è stato, Andre è uno di noi sotto molti aspetti e ci ha aiutati a fortificare la nostra identità.

Parliamo un po’ di “Halloween”: come nasce il pezzo, e qual è la sensazione che volevate comunicare con il brano?

È nato molto spontaneo il giorno dopo una festa di Halloween. Il testo è stato scritto sulle note del cellulare ed è veramente un flusso di coscienza che si racconta per immagini, un tentativo di esprimere quel senso di inadeguatezza che io, Tommaso (voce), stavo provando in quel periodo della mia vita. Lavoro precario, rapporti precari, mi sentivo in un equilibrio fragile dal quale sarei potuto cadere da un momento all’altro o, quanto meno, sarei rimasto così per molto tempo. Probabilmente è una condizione comune della mia generazione quella di vivere nell’incertezza del futuro, di non avere un “pensiero a lungo termine” come invece avevano i nostri genitori o le generazioni prima delle nostre. Avevo bisogno di raccontare questo e provare ad esorcizzare questa sensazione che mi spaventa tutt’ora.

Tra l’altro, esiste anche un potentissimo video della canzone che pare fotografare perfettamente il mood di “Halloween”. Come avete lavorato alla realizzazione del clip?

Abbiamo lavorato insieme ai ragazzi di MindBox, Giacomo Di Luise e Giacomo Francesconi, che sono davvero in gamba. Come prima cosa ci siamo riuniti per capire quale fosse l’idea di base che volevamo trasmettere attraverso le immagini. Noi avevamo diverse idee, molte anche confuse, ed è stato bello vedere come i due Giacomo abbiano saputo dargli un ordine e una direzione ben precisa. La frase del ritornello “Ho messo il sangue finto sulla bocca/i denti da vampiro il nero sotto gli occhi/ho provato a spaventarti ma tu mi hai riso davanti” è  stata la chiave che ci ha permesso di sviluppare il soggetto della clip. Nel mezzo di una festa scintillante di lustrini ci appare un intruso fuori contesto, un figlio giudicato in maniera pressante da una famiglia normativo-reazionaria, parenti ingombranti che lo osservano dall’alto in basso. A un primo sguardo il protagonista sembra essere inerme e assoggettato a questa dinamica, ma alla fine si scopre che non è proprio così. È stato un lavoro all’unisono e un’esperienza bella e costruttiva perché non volevamo semplicemente realizzare un videoclip, l’obiettivo era quello di costruire un immaginario. Il video di Halloween è il primo tassello di un lavoro visivo più ampio, ma di questo ne riparleremo più avanti.

La scena italiana sembra star riscoprendo il linguaggio del rock dopo qualche anno di “spegnimento dei riflettori”. Cosa ne pensate del nuovo rock nostrano? Quali sono gli artisti emergenti che reputate più promettenti (oltre, ovviamente, ai Dena Barrett)?

Se diamo un’occhiata, ad esempio, alla playlist Rock Italia di Spotify, possiamo notare quanto l’idea del rock sia molto variegata e influenzata anche da altri generi. Questo è un bene perché è un modo per mantenere vivo un genere che per molti è stato dato per morto, o comunque per antico. Noi non ci definiamo puramente rock, ma sicuramente abbiamo dei rimandi che possono rientrare tranquillamente rientrare nel concetto odierno del genere. Sono molti gli artisti che riteniamo validi, ne citiamo solo alcuni che ci vengono in mente adesso, magari sono anche un po’ più che emergenti ma ti diciamo Tonno, Ibisco, Gomma e Lepre.

Salutiamoci con un invito, quello ad un vostro concerto: quando potremo vedervi dal vivo?

Speriamo presto e speriamo tante volte. Sicuramente ci vedremo dalle nostre parti, a Viareggio, i primi di dicembre quando inizieremo a portare sul palco il nostro disco. La speranza è quella di partire da casa nostra per poi allontanarci di qualche isolato in più e magari perderci e magari poi tornare e così via. Grazie per questa bella chiacchierata! Ciao Posta Indipendente!

a cura di
Redazione

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