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Giovanni Truppi – Locomotiv Club, Bologna – 14 dicembre 2023

“La mente ingombrante” di Giovanni Truppi commuove il Locomotiv Club di Bologna in occasione del tour che festeggia il decennio di vita dell’album “Il mondo è come te lo metti in testa”

Giovanni Truppi è stato anticipato sul palco da Dorso che, chitarra e voce, ha presentato alcuni dei brani del suo disco d’esordio “Post Benessere”. L’artista materano, con la sua penna schietta e carica di un romanticismo tutt’altro che banale, ha rivelato un’attitudine compositiva molto affine a quella del protagonista della serata. Le luci, curate nei minimi dettagli, hanno accompagnato la narrazione di entrambe le esibizioni.

Truppi ha sviscerato completamente l’album che, seguendo il timido esordio con “C’è un me dentro di me”, ha dato il vero via alla sua carriera artistica. Il live si è focalizzato su un excursus della sua discografia. Molti dei pezzi più recenti sono stati incastrati a quelli del 2013 in uno spettacolo critico e in grado di far conciliare amore, filantropia e critica sociale. Da parte del pubblico, si è fatta notare una certezza freddezza nei confronti dei brani di “Poesia e civiltà” e dell’ultimo lavoro, rispetto a quelli tratti da “Il mondo è come te lo metti in testa”.

Ha spiccato la differenza tra gli approcci compositivi e narrativi che hanno dato vita alle varie raccolte. Fatta eccezione per “Conoscersi in una situazione di difficoltà” e la sanremese “Tuo padre, mia madre, Lucia”, i brani più discorsivi sono stati parecchio penalizzati dall’accostamento ai ritornelli più orecchiabili di – ad esempio – “Cambio sesso per un po’” o “Ti ammazzo”. L’alternanza fra estro ed esposizione diretta di pensieri e concetti non è stata una buona scelta per la costruzione della scaletta.

Giovanni Truppi si è mosso costantemente tra piano e chitarre accompagnato da Marco Buccelli alla batteria. Una performance impeccabile: non ha sbagliato una nota ed è riuscito a stare sempre al passo della difficoltà dei suoi stessi pezzi. Per tutto il concerto, ha avuto atteggiamento altezzoso (ma giusto) nei confronti di “esseri finiti” poco predisposti alle “infinite possibilità” esposte durante il live. I “Napoli è con te” e qualche risata rispettosa, ma fuori contesto, hanno rivelato il contrasto tra le intenzioni del cantautore e le interpretazioni e le reazioni dei suoi fan.

In un concerto di Giovanni Truppi, poesia e tecnica assumono la stessa rilevanza. Curato sia dal punto di vista sonoro sia emozionale, tenta di arginare con estrema consapevolezza l’astrusità dei brani. Uno spettacolo che si aggrappa con tutte le sue forze alla quarta parete per riproporre la stessa intimità che ha caratterizzato la composizione delle canzoni.

a cura di
Lucia Tamburello

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