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Il nuovo EP “Brucia” – l’intervista con comecarbone

comecarbone, nome d’arte per Giovanni Carbone, nasce come frontman dei Nemesi, Entropia e Linekurve. Dopo un periodo di pausa dalla musica, torna alla ribalta pieno di energie per presentare il suo nuovo progetto personale “Brucia”

Abbiamo avuto il piacere di intervistare comecarbone in occasione dell’uscita del suo nuovo EP “Brucia”, un bell’incontro tra il cantautorato e il rock. L’EP è stato rilasciato l’11 novembre in un concerto-evento nell’Officina 72 di Agropoli. “Brucia” nasce come esperimento, le sue canzoni si muovono tra suoni ed espressioni. Tramite queste infatti, si viaggia alla ricerca di un modo autentico e personale per esprimere se stessi.

“Brucia” – il nuovo EP di comecarbone
Ciao Giovanni, benvenuto a Posta Indipendente! Ci piace sempre iniziare con una domanda abbastanza personale: quando hai capito che la musica era la tua strada?

Non sono così convinto di averlo capito in realtà. È una bella strada che percorro come amante della musica da quando ero ragazzino, poi ho iniziato ad attraversarla scrivendo canzoni, suonando dal vivo, ma credo non ci sia mai una sola strada su cui camminare.

Raccontaci un po’ del tuo nome, perché comecarbone?

comecarbone è un nome che gioca sui contrasti e sul conflitto di essere sia fuoco che cenere, sulla volontà di indagare anche gli aspetti più nascosti della vita. Secondo me nulla può essere veramente sincero se non passa attraverso una fiamma, se non ti consuma un po’ per farti risplendere.

Quali sono state le canzoni che ti hanno ispirato di più e quelle che non possono mancare nella tua playlist?

Le ispirazioni musicali sono pressoché infinite, non sono capace di citare solo poche canzoni, ma per quanto concerne il mio progetto musicale trovo molta ispirazione da artisti che come me hanno militato in band e hanno poi intrapreso un percorso solista, ad esempio Benvegnù, Edda, Giorgio Canali, Manuel Agnelli. In questo momento però nella mia playlist non può mancare Dalla: se vuoi una canzone mi viene in mente “Balla balla ballerino”.

comecarbone
comecarbone
Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare il tuo nuovo EP “Brucia”, come nasce questo progetto?

Nasce dall’esigenza, dopo una lunga sosta dalla musica, di trovare la mia voce e un mio modo originale di trasmettere emozioni. Credo che sono ancora nel mezzo di questa ricerca, ma la direzione mi sembra quella giusta. Poi, vabbè, si scrivono canzoni, gli si dà una veste, si registrano, la genesi di tutti i lavori discografici, man mano si aggiunge un tassello.

Qual è la canzone in questo EP a cui tieni di più?

Probabilmente “In diverse direzioni”, perché è uno spaccato di almeno quindici anni della mia vita. Un vortice di partenze e ritorni che sembra non essere ancora finito, anche se la mia prospettiva rispetto a questi viaggi è molto cambiata.

“La cattedrale di Notre Dame” è un brano che ci ha colpito molto uscito già nel 2021. Ci fa pensare alla malinconia del passato, questo concetto quanto influisce sul presente anche in relazione al cantautorato?

La malinconia è un mood di fondo forse nelle mie canzoni, ma non sono un nostalgico del passato, provo a non farmi influenzare dal pensiero del passato, credo di essere molto presente a me stesso. Poi le canzoni raccontano storie e spesso attingono da un vissuto, che per la natura del suo participio è appunto passato.

comecarbone – “La cattedrale di Notre Dame”
All’interno dell’EP troviamo una collaborazione con Luciano Tarullo, come nasce questa combinazione di voci?

Nasce in modo molto naturale, perché Luciano è un grande amico e ha lavorato al brano come arrangiatore e musicista. A un certo punto non si capiva più se fosse una canzone più mia o più sua e quindi cantarla insieme mi sembrava il minimo riconoscimento al grande lavoro che ha fatto con me.

Prossimi live e progetti futuri?

I live sono in via di definizione, potete seguire le mie pagine social per tutte le novità. Il progetto, attualmente, è quello di suonare il più possibile questo disco in giro: è ancora presto per pensare ad altri progetti e ad altre registrazioni.

a cura di
Aurora Oddi

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