“Telecom Tower”, l’insolita canzone d’amore di Elia Turra
Con “Telecom Tower”, Elia Turra conferma ancora una volta il suo profondo legame con la città di Verona, un legame che attraversa tutta la sua produzione musicale. Ogni suo brano sembra nascere da un dialogo intimo con la città e i suoi quartieri, raccontando le storie, gli spazi e i simboli urbani che definiscono il suo universo personale. Dopo lavori come “Giungla d’asfalto” e l’EP “Trilogia di quartiere”, dedicati ai quartieri veronesi, questo nuovo singolo è un’ulteriore testimonianza del suo rapporto viscerale con Verona.
In “Telecom Tower”, Elia non si limita a descrivere la città; la trasforma in una parte viva della sua espressione artistica. L’idea di dedicare una ballata alla torre più alta di Verona, simbolo imponente e onnipresente nella skyline cittadina, è la prova di quanto la città sia fonte inesauribile di ispirazione per il cantautore. La Telecom Tower, da semplice edificio di cemento e vetro, diventa una figura quasi mitica, osservatrice silenziosa della vita urbana, un punto di riferimento fisico e emotivo.
Il brano si sviluppa con toni delicati e malinconici, tipici dello stile indie folk di Elia, e cattura perfettamente quella sensazione di appartenenza e familiarità che solo chi vive quotidianamente una città può comprendere. La torre, con i suoi 148 metri, diventa una costante nella vita dell’autore, un simbolo della Verona moderna che Elia conosce e ama profondamente. Anche la scelta di invitare i fan a partecipare al videoclip, inviando foto della torre da diverse angolazioni della città, rafforza l’idea di un legame collettivo e condiviso con questo luogo.
Quello che colpisce è la coerenza e la continuità della visione artistica di Elia: ogni canzone è un capitolo di una storia più grande, un racconto che si snoda tra i vicoli, le piazze e i simboli della città. “Telecom Tower” non fa eccezione, anzi, rappresenta un’ulteriore dimostrazione di come Elia riesca a trasformare Verona in un personaggio a sé stante, un’entità viva che respira insieme alla sua musica.
a cura di
Redazione