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“Coincidenze Viola” di Simone Berti

Con “Coincidenze Viola”, Simone Berti ci sorprende con un’evoluzione musicale che lascia il segno. Abbandonando le melodie più morbide e riflessive che caratterizzavano i suoi lavori precedenti, il cantautore si spinge verso sonorità decisamente più sperimentali.

In questo brano, infatti, Berti si distacca dal tradizionale cantautorato italiano per immergersi in un mix di lo-fi e hip hop, creando un sound che è tanto crudo quanto intimo. È una mossa audace, che mostra una nuova sfaccettatura del suo talento e una volontà di esplorare territori sonori più aggressivi e moderni.

Il tema centrale di “Coincidenze Viola” ruota attorno all’incontro con una persona speciale e le fantasie che ne scaturiscono. C’è un senso palpabile di desiderio di conoscenza, di intimità, ma anche la paura che tutto rimanga confinato all’interno della mente dell’artista. La dualità tra ciò che è reale e ciò che è immaginato è ben rappresentata dalla fusione tra la base musicale lo-fi, minimale e un po’ distorta, e il cantato che mescola introspezione e fragilità con un ritmo quasi da spoken word, vicino all’hip hop.

Il brano riflette la tensione tra l’emozione e l’insicurezza, rendendo Berti vulnerabile ma anche più autentico. Il passaggio dal diario intimo e delicato de “Il Diario dello Stupido” a un pezzo più personale e sfacciato come “Coincidenze Viola” non è casuale. L’artista stesso ha spiegato come questa trasformazione sia stata pianificata sin dall’inizio, un modo per rompere con l’immagine di “ragazzo dolce ed emotivo” che gli era stata affibbiata, e mostrare un lato più “spinto” e meno convenzionale.

“Coincidenze Viola” rappresenta, in sintesi, un esperimento riuscito che mette in luce la capacità di Simone Berti di evolversi e sorprendere. Nonostante il cambiamento radicale rispetto alle sue canzoni precedenti, il pezzo mantiene una forte coerenza emotiva. Il risultato è una traccia che non solo spinge i confini del suo stile musicale, ma lo rende un artista capace di raccontare storie complesse, esplorando nuove direzioni senza perdere il suo tocco personale. Un viaggio musicale che merita attenzione, e che lascia presagire ulteriori sorprese dal giovane cantautore.

a cura di
Redazione

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