Live ReportMUSICANEWS

Daniele Silvestri – Castello Sforzesco, Milano – 2 settembre 2024

Penultima tappa per il tour “Il Cantastorie Recidivo” di Daniele Silvestri in una delle location più iconiche di Milano: ll Castello Sforzesco. Un tour ricco di soddisfazioni per il cantautore romano con una serie di Sold Out e il capoluogo lombardo non ha fatto eccezione. Due ore di concerto inaugurate da una sublime Casadilego per arrivare al pezzo forte con ritmi acustici delicati, ma coinvolgenti.

Un tramonto che fa sognare accoglie il pubblico che si stipa davanti all’ingresso del Castello Sforzesco, l’attesa è tanta per uno dei concerti di maggior interesse per la rassegna musicale Estate al Castello che ogni anno porta all’interno delle mura cantanti, ballerini e spettacoli teatrali.

All’apertura dei cancelli i presenti accorrono ai propri posti frementi per quello che accadrà il concerto di Daniele Silvestri, uno spettacolo da molti aspettato con grandi aspettative, vista la nuova natura acustica del cantautore romano.

L’attesa è agrodolce, il clima, mite per il periodo, fa tirare un sospiro di sollievo per la quasi totale assenza di zanzare; il che rende tutta la serata decisamente più piacevole.

Ore 21: le luci del castello si accendono creando la giusta atmosfera, facendo da contraltare alle luci sul palco che fanno altrettanto, ma non è il protagonista di serata a fare capolino, bensì la sua compagna di tour, Casadilego, che toltasi di dosso l’abito da vincitrice di X-Factor sta proseguendo nella sua carriera ammaliando il pubblico presente con un’esibizione da grande che fa capire anche a chi non la conosce che il suo futuro è radioso.

L’emozione della cantante abruzzese è palpabile, ma la sua presenza sul palco è potente, portandoci a conoscere la sua storia attraverso le parole e gli accordi, con una dolcezza tipica di una ragazza che ne ha passate tante, ma adesso prende forza da queste esperienze.

Il pezzo forte sul palco

Dopo un antipasto di melodie che portano la pace nei cuori è ora dell’arrivo sul palco di colui che tutti stavano aspettando: Daniele Silvestri.

Un’ingresso da star assoluta tra applausi scroscianti e ben più di una fan ad urlare il nome del cantante, sedutosi davanti al piano inzia lo spettacolo: note leggere e un ritmo acustico che molto si discosta dalle musiche conosciute negli anni, ma che portano alle grandi hits di Silvestri sonorità uniche e travolgente, portando tutto il pubblico a cantare e ad agitarsi.

Sul palco ad accompagnare il cantuautore ci sono il clavicembalista e trombettista Marco Santoro e il batterista Davide Savarese, un orchesta di soli tre membri che che per sonorità e profondità sembrano molti di più.

Due ore che hanno mixato grandi successi con nuovi pezzi ed hanno portato Daniele Silvestri a raccontarsi e a raccontare il suo rapporto con la città di Milano, momento di grande tenerezza quando un piccolo fan ha mostrato un cartellone con le canzoni che avrebbe voluto sentire ed è stato portato sul palco con il cantante che ridendo ha detto che Kunta Kinte non si sarebbe potuta suonare pena le dimissioni del suo manager portando una grande risata tra tutti i presenti.

La scaletta:

  • Questo paese
  • L’uomo intero
  • Mi persi
  • Il suo nome
  • Marzo 3039
  • Ma che discorsi
  • Strade di Francia
  • La classifica
  • Le cose in comune
  • Sogno-b
  • Monetine
  • Le navi
  • La mia casa
  • Banalità
  • Il secondo da sinistra
  • La verità
  • Pensieri
  • While the Children Play
  • Occhi da orientale
  • Il flamenco della doccia
  • Il mio nemico

Encore:

  • A bocca chiusa
  • Salirò
  • La paranza
  • Testardo
  • Cohiba

A cura e foto di
Andrea Munaretto

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – “L’amore è in corto” di Leo Tenneriello
LEGGI ANCHE – “MOOD-POP” è l’EP d’esordio di AIGì: recensione

Andrea Munaretto

Nato nell'84 e fin da quando avevo 4 anni la macchina fotografica è diventata un'estensione della mia mano destra. Appassionato di Viaggi, Musica e Fotografia; dopo aver visitato mezzo mondo adesso faccio foto a concerti ed eventi musicali (perché se cantassi non mi ascolterebbe nessuno) e recensisco le pellicole cinematografiche esprimendo il mio pensiero come il famoso filtro blu di Schopenhauer

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *