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Fulminacci – Estragon, Bologna – 23 aprile 2024

Anche la seconda data bolognese di Fulminacci è stata portata a casa dal cantautore romano. Ancora volta uno spettacolo clamoroso messo in scena dall’artista della nuova scuola del cantautorato.

Ogni volta che ho Fulminacci vicino a casa non esito un secondo nell’andarci perché la qualità sarà sicuramente presente pur non sapendo cosa ti aspetterà. L’ultima volta fu al Vox di Nonantola nel 2022 e con l’uscita dell’album “Infinito” era impossibile perdersi i nuovi pezzi, oltre che le nuove trovate dello spettacolo dal vivo.

L’impostazione generale è stata molto simile a quella del precedente tour con un linguaggio del corpo sempre più preponderante nei live di Fulminacci. A ripensarci, nel 2019 quando venne al Locomotiv Club era un ragazzetto tutto timido con la sua chitarrina, seppur già con la band, ma non “spiccicava” neanche una parola. Ora invece le coreografie esuberanti e coordinate con gli altri ragazzi della formazione sono uno degli elementi più caratteristici dello spettacolo.

5 concerti in 1

Non solo nuove coreografie, ma rispetto al tour precedente anche due nuovi fiati a condire gli arrangiamenti dei vari brani. Sempre a questo proposito Fulminacci ha cercato di inserire in un unico contenitore ben 5 concerti diversi: impostazione classica, acustico con pianoforte, impostazione “non classica”, elettronica e rock ‘n’ roll. Il live di quasi due ore è stato quindi spezzettato in tanti piccoli momenti caratterizzati in maniera differente e unica.

In un unico concerto ci si è trovati catapultati in diverse dimensioni dello spettro musicale del cantautore romano. Prima l’impostazione classica per poi passare a “Le biciclette”, “Simile” e “Una sera” suonate al pianoforte in una sorta di set acustico per poi arrivare a una formazione “non classica”, con contrabbasso e fisarmonica per “La siepe”, “San Giovanni” e “Così e cosà”. Il punto più spiazzante dello spettacolo è stato l’intermezzo solo synth che poi ha introdotto il mashup di “Un fatto tuo personale / Canguro / Resistenza / Le ruote, i motori” tutte in versione elettronica. Spaziale. L’ultimo spezzone ha visto invece un momento decisamente rock con “Tommaso”.

Verso la fine

Nonostante poi i problemi tecnici emersi per “La vita veramente” durante cui la band è andata avanti per la propria strada con il pubblico stranito per l’impianto non funzionante; la parte finale ci ha fatto rendere conto di come questo cantautore della nuova scuola stia entrando in punta di piedi tra i migliori della sua generazione. Per testi, per ilarità, per capacità di intrattenimento e per la genialità di alcune chicche infilate durante il live per esempio il famoso pezzo di chitarra del brano “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti.

Il successo di un artista lo si vede anche dalla risposta del pubblico, oltre che mandare sold out un luogo bisogna anche rispondere presente attivamente durante il concerto. Tutta la discografia in misura inferiore o maggiore è stata comunque degnamente apprezzata, denotando come la cerchia di fan sia oramai ben assestata e non giusto un pubblico di passaggio. Fulminacci ha le carte per diventare uno dei cantautori più forti di questa generazione e avendolo visto dagli inizi, non possiamo che esserne lieti.

La scaletta del concerto
  • Borghese in borghese
  • Miss Mondo Africa
  • Spacca
  • Brutte compagnie
  • Tutto inutile
  • Ragù
  • Filippo Leroy
  • Le biciclette
  • Simile
  • Una sera
  • Occhi grigi
  • La siepe
  • San Giovanni
  • Così cosà
  • Intermezzo
  • Un fatto tuo personale / Canguro / Resistenza / Le ruote, i motori! (mashup)
  • La vita veramente
  • Aglio e olio
  • +1
  • Tattica
  • Baciami baciami
  • Tommaso
  • Santa Marinella

a cura di
Luca Montanari

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