C'è posta per...

C’è posta per… vol.17

Tarararararara tun tun tun

Insomma ci abbiamo provato a replicare a parole l’inconfondibile “Love’s Theme” di Barry White, nonché la famosissima colonna sonora del programma che ha fatto della De Filippi l’eroina di tutti i sabato sera (passati a casa) della maggior parte degli italiani.

Noi di Postaindipendente non vogliamo avere la velleità di paragonarci al tv show dalla magica busta, eppure il nome della nostra rivista richiama l’idea di accogliere nella nostra (mail di) posta tutte le nuove proposte del mercato musicale emergente.

È stato impossibile così non dedicare, proprio ai protagonisti del nostro giornale, un format in cui, questa volta, a dover aprire la busta sono proprio gli artisti. Nasce dunque “C’è posta per…”: lo spazio in cui mensilmente accogliamo sui nostri divani virtuali le band o i singoli cantanti che hanno deciso di prendere in consegna una domanda dal pubblico.

La domanda del mese è: “Siamo alla fine dell’anno. Quali sono i progetti che vorresti si realizzassero nell’anno nuovo e che ti va di condividere con noi?”

LA SANTERIA

Per l’anno prossimo abbiamo in progetto di essere spazzati via artisticamente dall’intelligenza artificiale. Senza affanni e senza rimpianti. In attesa di essere spazzati via come specie, naturalmente. Anche qui, senza rimpianti.

TOMMASO TAM

Ovviamente come artista vorrei che il mio lavoro venisse divulgato e apprezzato in maniera più ampia possibile, per offrire una visione musicale dai canoni estetici ben diversi da quelli proposti dal mainstream. Un altro proposito è quello di suonare live in giro per l’Italia!

KAMA

Vorrei che le persone la smettessero di accasarsi sotto decine bandiere e che iniziassero a pensare con la propria testa. Vorrei che le stesse iniziassero a dire quello che pensano e non quello che gli altri si aspettano di sentirsi dire. Vorrei che a combattere in guerra ci andassero quelli che le scatenano. Vorrei trovare i testi sacri di tutte le religioni alla voce “Fantasy” di tutte le librerie e biblioteche. Vorrei un attacco di rettocolite ulcerosa collettiva ogni volta che attacca il reggaeton nei bar della spiaggia. Ok. Per il 2024 può bastare, mi accontento di poco.

MARINELLI

Per il 2024 musicalmente spero di realizzare quello che a fine 2023 non sono riuscito a fare per motivi di salute, quindi fare uscire il secondo EP che era previsto per dicembre, e poi vorrei continuare a scrivere e fare musica cono lo stesso entusiasmo di sempre. Inoltre, è in costruzione un progetto musicale con un amico musicista che spero prenderà forma nella seconda metà dell’anno. No spoiler per ora…

BRUNA

Il 2024 per quanto mi riguarda è l’anno dei concerti, sto preparando un live super intenso per presentare il disco in uno dei club più
importanti di Palermo, “I Candelai”. Stiamo anche lavorando al tour invernale con tutta la band per far arrivare la mia musica a più gente possibile sul panorama nazionale. Prevediamo anche dei progetti per i mesi invernali-primaverili ma non posso anticipare ancora nulla…Speriamo bene!

ALICE CUCARO

Vorrei che questo album venisse ascoltato tanto per poi permettermi di scriverne altri un domani, seppur amando il mio lavoro di insegnante di musica, vorrei vivere un po’ di più di live e di scrittura, vedere i miei piccoli allievi sotto il palco magari, mentre cantano le mie canzoni.
Tutti noi musicisti spesso insegniamo per andare avanti, mi reputo davvero fortunata di avere una scuola piena di allievi e respirare comunque tanta musica, ma suonare è diverso, è ossigeno. Vorrei averne di più. È tutto ciò che desidero dal 2024!

BUONFORTE

Canzone che conosco bene, capolavoro. Per il 2024 spero di suonare tanto, il più possibile e ovunque in giro per l’Italia. Spero di crescere come persona e come artista.

DIGIOVANNI

Quello che spero per il 2024, musicalmente, è che l’album raccolga dei buoni riscontri è di poter suonare il più possibile. Lo so, può suonare banale ma è maledettamente così.

VIENNA

Il 2023 per me è stato l’anno delle svolte sotto ogni punto di vista e per ogni ambito della mia vita.

Ho iniziato a raccogliere i primi frutti di anni passati a seminare, ho iniziato a pubblicare ciò che scrivo, a suonarlo dal vivo sia da sola che con la band, a reinventarmi artisticamente in forme nuove, sentendomi a casa lo stesso, grazie alla costante collaborazione con altri professionisti.

Aver visto da questo 2023 come la vita delle volte può sorprenderti, mi mette in difficoltà sui propositi per il 2024.

Sicuramente la musica c’è e ci sarà, le parole anche, la volontà e l’intento di condividerle con gli altri cresce in maniera esponenziale.

In maniera semplice ed efficace, mi piacerebbe prendere ciò che c’è e portarlo ad un livello successivo, continuare a seminare e raccogliere ciò che nasce, giorno dopo giorno, parola dopo parola.

a cura di
Redazione

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