Roberto Quassolo e il suo “Back To The Real”
“Back To The Real” è una piacevole sorpresa nel panorama musicale contemporaneo, un singolo che si distingue per la sua semplicità ed emozionalità. Questo brano, parte integrante dell’album “Acustic Curtain” di Roberto Quassolo, è un’ode alla bellezza della musica senza fronzoli, dove la voce e la chitarra si fondono in un abbraccio intimo.
Back To The Real – Roberto Quassolo
Il cantastorie italiano ci regala un’esperienza sonora avvolgente, capace di toccare le corde più profonde dell’anima. “Back To The Real” emana una malinconia palpabile, ma è una malinconia che ci spinge a riflettere, a trarre forza dalla realtà anziché soccombere alla tristezza. La canzone è una meditazione sulla sottile linea di demarcazione tra sogno e realtà, una frontiera che da sempre affascina l’umanità.
Nelle parole di Quassolo, emerge un pensiero intrigante: il confine tra sogno e incubo, tra desiderio e angoscia, è spesso sfumato. La vita stessa può diventare un sogno terrificante, un’ossessione che ci allontana dalla vera essenza dell’esistenza. La sua canzone ci invita a considerare il ritorno alla realtà come un modo per affrontare le ansie oniriche e le distorsioni create da una società sempre più alienante.
Quassolo ci pone una domanda fondamentale: è davvero la realtà un sogno, o forse è l’incubo migliore che possiamo sperare di vivere? Questo brano è una profonda riflessione sulla vita, sull’alienazione moderna e sulla necessità di ritrovare il contatto con la “vita vera”. La sua voce e la sua chitarra ci guidano attraverso questa esplorazione sonora e concettuale.
In conclusione, “Back To The Real” di Roberto Quassolo è un brano che merita di essere ascoltato attentamente. Con una melodia avvolgente e testi profondi, ci invita a esplorare il confine tra sogno e realtà, portandoci a riflettere sulla nostra esistenza e sulla società che ci circonda. Questa canzone ci ricorda che, nonostante le sfide, dobbiamo continuare a vivere e a cercare la bellezza nella realtà che ci circonda. Un’opera autentica e commovente che merita un posto speciale nella musica contemporanea.
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a cura di
Redazione
