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“Sono Harley Quinn” è il nuovo singolo di Dadisco: intervista

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con DaDisco dopo l’uscita del nuovo singolo “Sono Harley Quinn“!

Siamo con DaDisco per questa nuova intervista di oggi. Benvenute! Per prima cosa raccontatevi pure ai nostri lettori. Come nasce il progetto DaDisco?

Federika: “Il progetto DaDisco nasce tre anni fa, dall’incontro con il Dj ligure Marco Delta. Cercavamo un produttore con cui collaborare per produrre musica inedita, così misi un annuncio su un sito per artisti e musicisti e mi rispose Marco. Per due anni ci siamo sempre visti telematicamente e abbiamo collaborato sempre a distanza. Solo l’anno scorso ci siamo finalmente incontrati di persona a Genova. La prima canzone per cui  abbiamo collaborato sotto al nome DaDisco è la cover del brano “Rain On Me”.

Simona: “DaDisco è l’insieme delle parole “The” (pronunciato “Tha” in inglese) e “Disco” che si riferisce al disco come supporto materiale per la musica, ai vinili anni 80’ e alla “Disco Music” degli anni 90’. Questo nome è nato grazie al confronto con il dj Marco Delta con cui abbiamo prodotto le prime canzoni inedite. 

Gli anni 80’ sono stati gli anni più memorabili della musica internazionale e gli anni 90’ rappresentano l’apice della musica dance, che dentro di noi non è solo musica ma è anche una sorta di sentimento artistico”. 

Sappiamo che il pezzo è autobiografico. C’è stata qualche critica da parte di qualche conoscente nel pubblicare un brano che affronta un argomento così intimo?

Federika: “si, alcuni conoscenti non erano d’accordo sul fatto di scrivere e pubblicare una canzone che tratta un tema così intimo e delicato. Mi è stato detto che sono esagerata e che non avrei dovuto farlo. Io invece non ho paura e sentivo di farlo, la musica è la mia mente e la mia parola perciò ho scelto di mettere in note e di raccontare in pochi minuti ciò che ho vissuto. Ho scelto di farlo anche perchè la persona di cui parlo nella canzone sperava che io stessi zitta, che soffrissi da sola e isolata. Io ho scelto di parlare e dare voce alla violenza subita, perché non credo sia giusto tacere: stare zitti equivale a non far presente un problema che accomuna molte donne e molte relazioni disfunzionali. Parlare aiuta a stare meglio, è terapeutico e aiuta a diffondere più conoscenza sul narcisismo patologico. Molte persone quasi erano incredule quando hanno sentito per filo e per segno la mia storia. Joker esiste!  Non solo nei film!”. 

In che modo tu sei Harley Quinn? Raccontaci qual è il messaggio della canzone?

Federika: “Harley Quinn è la compagna del noto personaggio dei fumetti Joker. Tutte le donne vittime di abusi possono rivedersi nella figura di Harley Quinn poiché lei, come tutte le vittime di abusi subisce il fascino del Joker e se ne innamora credendo di essere amata a sua volta dal famoso criminale. In realtà Joker non la ama, ma la usa e abusa di Harley psicologicamente e fisicamente. La loro relazione è la metafora delle relazioni disfunzionali e tossiche in cui esistono vittima e carnefice. Mi sento Harley in quanto sono riuscita a chiudere questa storia malata con il mio Joker comprendendo le mie ferite interiori che mi hanno portato ad avvicinarmi e ad amare una persona così contorta, malvagia e priva di empatia. Harley infatti nonostante gli abusi comprende che il Joker non l’ha mai amata e inizia a sviluppare la sua forza e a dare valore a sè stessa e alle sue capacità, imparando a rispettarsi di più. 

Quando esci da una relazione disfunzionale ti senti devastato ma se usi tutto a tuo vantaggio potrai comprendere le dinamiche delle persone tossiche e delle tecniche di manipolazione psicologica e di abuso e impari a circondarti di persone che sanno amare”.

Cosa vorreste dire ai tanti Joker che ora magari stanno leggendo?

Federika: “Io vorrei dire piuttosto qualcosa alle famiglie in cui crescono i Joker perché le dinamiche disfunzionali si apprendono spesso dalla relazione con i propri genitori. Le mamme dovrebbero amare i propri figli per davvero e non trattarli come trofei o umiliarli. Certi comportamenti fanno sviluppare nel bambino una corazza che diventerà poi la sua stessa pelle, privo di empatia ed emozioni vere. I narcisi sono uomini che odiano le donne, le invidiano e le vogliono quindi distruggere per rimanere in pace con il proprio ego ferito. Ai Joker invece dico che le cattiverie e le miriade di bugie tornano sempre indietro perché ciò che si semina si raccoglie sempre e se vogliono davvero sentirsi vivi dovrebbero imparare a vivere questa vita provando sentimenti ed emozioni veri, sviluppando una certa empatia, ciò che a queste persone manca. Per stare bene con sé stessi, e ciò vale sia per vittima che per carnefice, è essenziale fare psicoterapia e percorsi di crescita concreta che fanno in modo di comprendere a pieno il proprio io, il proprio bambino interiore. 

Oltretutto la violenza sia su uomini che su donne non è ammissibile, soprattutto se la persona che abbiamo davanti è lì per amarci. Non si dovrebbe giocare con i sentimenti degli altri, non è corretto strumentalizzare l’amore di una persona solo per soddisfare il proprio misero ego. Molti narcisi non seguono percorsi di psicoterapia perché la loro condizione spesso gli impedisce di avere dei risultati, solo una piccola parte di loro segue terapie e non tutte con successo. Inoltre credo che la parola chiave per ogni tipo di rapporto sia proprio il rispetto, al di là del narcisismo. 

Prossimi progetti musicali?

Simona: “A settembre sarà disponibile il nostro prossimo singolo tutto in inglese. Per questa canzone stiamo anche preparando una coreografia insieme ai ballerini sudamericani Ana Branco e Miguel Alcaraz, nonché nostri carissimi amici.  

Federika: “Oltre a questo progetto, stiamo anche scrivendo due canzoni in italiano e ci stiamo preparando per i nostri prossimi live. Pubblicheremo le date appena disponibili sui nostri social”. 

a cura di
Redazione

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