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Lindsey Stirling – Rumors Festival 2023 – Teatro Romano, Verona – 09 luglio 2023

Al Rumors Festival 2023 si suona il violino! All’evento veronese arriva la regina degli archi, la grandissima Lindsey Stirling, che il 9 luglio ha infiammato il Teatro Romano!

La statunitense Stirling arriva nella città di Romeo & Giulietta per l’Estate Teatrale Veronese, prima data del suo nuovo tour europeo.

Lindsey Stirling ai più potrebbe non dire molto, ma agli amanti della buona musica sarà sicuramente un nome noto in quanto è colei che ha portato l’arte del violino a nuovi orizzonti espressivi. Le sue contaminazioni sonore tra questo strumento e vari generi musicali sono ormai famosissime e i suoi video cover sono un must seen da vedere su YouTube.

Il violino è lo strumento cardine, il fulcro della trama musicale nelle sue composizioni, ma all’interno delle tracce ci sono vertiginosi cambiamenti di ritmo e le basi hanno sempre un qualcosa di moderno, di elettronico. Il che rende i suoi pezzi orecchiabili e apprezzabili anche a coloro che non amano la musica strumentale.

Uno dei punti di forza della Stirling sta proprio nel fatto che riesce a passare dalla dubstep all’orchestrazione epica, fino ad arrivare a sfumature di country e pop. Ma non solo, la Stirling è anche una ballerina e nelle sue esibizioni live (oltre che nei suoi video su YouTube) ci sono passi di danza che hanno movimenti raffinati e che incrementano in modo esponenziale la carica espressiva dei suoi brani.

Quindi, un suo concerto non è solo fatto di buona musica, ma è un vero e proprio evento di performance visiva. Un frullato di musica, effettivi spettacolari, danza e costumi. Una performance artistica a 360° che avvolge lo spettatore, lo incanta e lo porta a godere di un qualcosa in più di un concerto.

Ieri sera, nella splendida location del Teatro Romano, la musicista ha ipnotizzato il pubblico che è rimasto incantato nel seguire le sue variazioni al violino.

I brani

La scaletta del concerto si è composta da un mix di brani provenienti dalla sua decennale discografia. Si passa da “Crystalize” e “Elements” del suo primissimo album, fino a pezzi cult della sua discografia come “Artemis”, “The Upside” e “Underground”.

Durante il concerto si è anche concessa una parte classica quando ha suonato la “Toccata e Fuga” di Bach, spiazzando completamente gli spettatori. Fortunatamente è stata una sorta di finta perché sì, ha suonato il classico pezzo, ma successivamente l’ha modificato in chiave elettronica e l’ha proposto rielaborato alla sua maniera.

Visivamente e sonoramente è stato un live pazzesco di alto livello. Ci sono stati effetti di luce spettacolari, molto suggestivi, e i balletti della Stiriling hanno coreografie ritmate e accattivanti. Il suono favoloso e cristallino. 

Certo, i passi di danza, alla lunga, sono simili tra loro ma non è affatto facile suonare e ballare contemporaneamente.

L’artista tiene molto bene il palco muovendosi dappertutto e avvicinandosi spesso verso la platea per farsi ammirare. Inoltre, si dimostra anche abile nel coinvolgere gli spettatori. Li ha fatti alzare e applaudire a suon di musica.

Spesso, tra una canzone e l’altra, ha dialogato con il pubblico e ha offerto momenti intimi interessanti. Ha raccontato della sua prima esperienza in Italia e si è commossa nel sapere che in platea c’erano degli spettatori che avevano assistito a quella data.

Inoltre, ha coinvolto anche una giovane violoncellista che sta emergendo anch’essa tramite YouTube. L’ha fatta salire sul palco e le ha permesso un momento di gloria, duettando con lei.

Durante il live ci sono stati altri momenti interessanti e intimi che l’hanno resa un’artista umile, avvicinabile. Non tutti gli artisti si concedono in questo modo e, sotto questo aspetto, la Stirling è stata encomiabile.

Aspetti negativi

Le uniche pecche sono che il concerto è durato veramente poco (poco più di 80 minuti) e che a livello scenografico, effetti illuminotecnici a parte, si è dimostrato un po’ misero. Oltre a lei, sul palco c’erano un polistrumentista (alle tastiere e alla chitarra) e un batterista. Niente schermo, niente teli o altro.

Diciamo che se nell’apparato scenico si può trovare qualche alibi, il rammarico va nella durata del live. Troppo misera la durata. Vero che si tratta di una performance che mette in scena musica con il violino e balletto, ma il timing è veramente ridotto all’osso.

Tuttavia, nonostante qualche mugugno di qualche spettatore, i più sono rimasti soddisfatti. Hanno applaudito e hanno concesso una standing ovation.

Quindi nella sua conclusione è stato un ottimo concerto, atipico, ma con un’artista interessante che sicuramente propone qualcosa di diverso e moderno nel panorama violinistico.

a cura di
Daniele Marazzani

foto di
Mirko Fava

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