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Verdena – Sherwood Festival, Padova – 22 Giugno 2023

I Verdena, per il tour estivo di “Volevo Magia”, hanno suonato allo Sherwood Festival di Padova regalando due ore di concerto.

Un caldo insopportabile e un sacco di gente, ecco quello che si nota appena varcata la soglia dello Sherwood Festival di Padova per la data dei Verdena. Come al solito le zone bar sono prese d’assalto ma siamo abbastanza in anticipo per prendere la prima birra della serata.

Visconti

Da scaletta, alle 20.15 dovrebbe salire sul palco Visconti. In realtà gli orari slitteranno di qualche minuto ma quando Visconti e la sua band è sul palco, c’è già molta gente ad attenderlo.

Pur non conoscendolo, Visconti non l’avevo mai ascoltato prima di giovedì sera, devo dire di essere rimasta piacevolmente sorpresa. Il sound riporta alle band britanniche di inizi anni 2000 come The Strokes ed Interpol ed in certi passaggi si sente un po’ l’influenza dei Joy Division. Visconti ha pubblicato il primo disco, DPCM nel 2022 per l’etichetta Dischi Sotterranei. Se vi capita di incrociare un suo concerto, andateci. Non ne rimarrete delusi.

Verdena

Per una serie di motivi, non ero riuscita a vedere i Verdena a Padova durante il tour invernale. Mi era dispiaciuto perchè non vedevo live la band bergamasca da parecchi anni ed è una band a cui sono affezionata.

Era il 1999 quando una compagna di classe mi ha fatto ascoltare Valvonauta per la prima volta, forse ancora prima che il singolo diventasse un tormentone su MTv Ci sono ricordi che rimangono ben piantati in testa ed uno di questi è proprio l’ascoltare Valvonauta in camera della mia amica facendo headbanging. Avevo 15 anni ed il giorno dopo non riuscivo più a muovere il collo.

Tutti quei suoni, quel modo di cantare, quei giri di batteria, l’idea che ci fosse una ragazza al basso, il fatto che avessero non poi tanti anni in più rispetto a me, aveva fatto scattare qualcosa.

Da quell’ascolto, a comprare il primo paio di bacchette della batteria e successivamente una batteria, il passaggio è stato breve e quasi obbligatorio. Quante ore seduta davanti ai tom a studiare Viba. Quanto mi sono divertita a suonare L’infinita Gioia con il mio gruppo.

Insomma, non ci vuole molto a capire perché io li ritenga uno dei gruppi più importanti della mia generazione.

Generazione che giovedì era tutta allo Sherwood chi con amici, chi con i figli e che ha ripreso possesso della famosa “collinetta” come sicuramente avrebbe fatto oltre 20 anni fa.

I tre, sul palco, sono esattamente quei poco più che ventenni conosciuti anni e anni fa. Sempre uguali, sempre carichi a mille.

Luca, dietro le pelli è sempre una macchina da guerra, Roberta con il suo Rickenbacker è ipnotica e Alberto con la sua voce riesce sempre a incrinarci l’anima.

È un concerto di due ore che fila veloce senza interruzioni, riprendendo l’intera storia discografica della band, ammetto che con i brani più vecchi l’emozione è stata tantissima e mi sono venuti gli occhi lucidi (molto lucidi) con Nova.

L’acustica non era delle migliori, purtroppo.

Un pizzico di delusione nell’aria quando, ad accensione luci, non siamo riusciti ad ascoltare bene Valvonauta e Viba, due dei brani più amati della band dal pubblico volenteroso di pogo, che però la band ha deciso di non suonare.

Come sarebbe stato bello svegliarsi di nuovo, come dopo quel primo ascolto di Valvonauta, con il collo completamente bloccato.

Acciaccati ma dannatamente felici.

Scaletta:

1.Loniterp
2. Logorrea
3. Paul e Linda
4. Lui Gareggia
5. Cielo Super Acceso
6. Dentro Sharon
7. Dialobik
8. Per sempre assente
9. Chaise Longue
10. Identikit
11. Angie
12. Fuoco amico II
13. L’infinita gioia
14. Isacco
15. Nova
16. Crystal Ball
17. Sui ghiacciai
18. Volevo Magia

Bis:

19. 40 Secondi
20. Muori Delay
21. Un po’ esageri
22. Paladini

Visconti
Verdena

a cura e foto di
Anna Bechis

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