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Posta Ind(i)esiderata – La lettera di Ribaltavapori ad Acegas

Novità in casa Posta Indipendente! Arriva il nuovo format “Posta ind(i)esiderata”, la raccolta epistolare del panorama emergente italiano. Ogni settimana, un artista o una band avrà a disposizione uno spazio sul nostro sito per parlare della sua musica ad un destinatario scelto autonomamente

L’ospite di questo appuntamento di “Posta Ind(i)esiderata” è Ribaltavapori, progetto musicale nato a Trieste, città la cui ricchezza sta nella diversità, nell’appartenere a diverse identità e provenienze. Allo stesso modo l’artista non ha la pretesa di rientrare in un unico genere: incarna diverse influenze musicali e non si pone paletti o definizioni, è ampio e corale, “pop” nel vero senso del termine.

Ribaltavapori, alias di Antonio Uras, è un giovane ragazzo di origine metà sarda e metà catalana, nato e cresciuto a Pordenone. Dopo aver militato in vari gruppi nella sua città si prende una pausa dalla musica, fino a quando, una volta trasferitosi a Trieste, acquista una chitarra classica e ricomincia a suonare.

Il suo nome è preso in prestito dal dialetto triestino: il termine, composto da due parole italianissime (ribalta e vapori), è utilizzato per indicare i latterini, una specie ittica caratterizzata da dimensioni molto piccole e ampiamente usata nella tradizione culinaria triestina. Il nome del progetto, che fonde due parole già esistenti per formarne una nuova, richiama sicuramente i gusti semplici e un indiscusso amore per il mare, grande fonte di ispirazione per il cantautore.

Dopo un EP e le canzoni “Ormai è Giovedì”, “Bianca” e “Saracinesca”, pubblica a maggio 2023 il suo disco d’esordio “Rifiuti Speciali”, prodotto artisticamente da Sesto.

La lettera di Ribaltavapori

Alla cortese attenzione di Acegas
Gentilissimi,
Vi scrivo per chiedere un vostro intervento nello smaltimento di alcuni Rifiuti Speciali.
Se non erro, individuo:
1) del materiale esplosivo in “Martello” e “Cefalea”. Vi è un’alta carica emotiva che potrebbe
generare un’onda di pressione pericolosa. Forse è disinnescabile.
Non sono così sicuro di volerla eliminare. È un incontro inevitabile e sfidante nella vita. Nel
tempo ho imparato ad essere un po’ meno bombarolo. Non che a volte un po’ di fiamma ci
voglia.
2) sostanze irritanti in “Bianca”. I veleni in famiglia sono una bella noia. Non sempre è spazio
di ascolto e comprensione. A volte il veleno perde di potere, altre volte si sviluppa una
propria resistenza. In ogni caso la famiglia è fondamentale, di sangue o non.
3) agenti mutageni in “Saracinesca”. Non so quale sia di preciso la radiazione emanata, ma
forse un’esposizione graduale aiuta a darci il potere di accorgerci di cose che altrimenti
resterebbero dietro le quinte ai nostri occhi.
4) metalli pesanti in “Monetina”. Le apparenze ingannano. Mai dar per scontato le piccole
cose.
5) sostanze tossiche in “Ormai è giovedì”. L’inerzia e l’apatia, la sensazione di perdere il
tempo. Quest’ultima però necessaria per avere la spinta ad agire.
6) elementi cancerogeni in “Lenezza”. Che sia il rifiuto peggiore? I traumi e le sofferenze, le
cicatrici dentro. Quei tumori che non si riescono ad estirpare. E allora l’unica cosa che si può
decidere è come ci si pone nei suoi confronti. Mi chiedo come ci riescano certe persone, ad
essere così belle con tutto quello che hanno vissuto.
7) materiale facilmente infiammabili in “38°”. Il rifiuto non rifiuto in effetti. Quel triangolo del
fuoco tra combustibili, comburenti e innesco, che Francesca e Paolo scansateve.
8) ceneri e polveri sottili in “Iveco”. Non si può vivere nella nostalgia del passato, ma in certi
casi può essere un ottimo rifugio se intorno a noi il presente si colora di gradazioni grigie e i
ricordi invece si tingono di giallo.
9) agenti infettivi in “Ingenui”. La “pandemia” di cui abbiamo bisogno?
Caro Acegas. Come vedi ho le idee un po’ confuse. Sono “Rifiuti Speciali”, ma in che senso?
Nel loro essere speciali ho paura che ci servano eccome. Credo che opterò per il riciclo.
Grazie comunque.
Cordiali saluti,
Ribaltavapori

a cura di
Redazione

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