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Maiogabri: “Senza Colori” è una carezza non data

Uno scroscio di pioggia che si tramuta in musica, “Senza colori”, il primo singolo di maiogabri, prodotto dall’etichetta indipendente MIND e distribuito da ADA Music, disponibile dal 9 giugno. Una purezza disarmante, di quelle che scaldano il cuore, è il centro di questa canzone che veste di speranza le insicurezze dell’artista.

Noi lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio da vicino!

Ciao Gabriele, benvenuto su Postaindipendente! Il 9 giugno pubblichi il tuo primo singolo “Senza Colori”, ti va di raccontarci come nasce?

Ciao a tutti e grazie per l’invito! “Senza Colori” nasce nei primi giorni del Settembre 2022, durante un periodo molto cupo che la mia ragazza stava affrontando tra fragilità e debolezze. Una sera di quelle, giocherellando con la chitarra, ricordo che di colpo mi è arrivata quest’idea di una persona che nella sua apatica sofferenza è come si svuotasse di ogni colore per rimanere soltanto un contorno, come in un cartone animato, ed è da qui che poi si è generata in una manciata di minuti tutta la canzone.

“Senza Colori” per me è sempre stata quasi come una carezza non data, la parola dolce che io non sono stato in grado di dire, la rassicurazione più grande di tutte: un futuro dove tutto è andato per il verso giusto e la semplicità della vita quotidiana non è un qualcosa da rifiutare ad ogni costo, piuttosto un qualcosa di fantastico.

Le tue sonorità mettono insieme il lirismo del cantautorato e la musicalità dell’indie pop. Quali sono i tuoi ascolti italiani o internazionali di questi ultimi tempi?

Beh, innanzitutto grazie per il “lirismo del cantautorato”, perché per me che tengo tanto alle parole può solo essere un complimento. Ultimamente nelle mie cuffiette circola tanto rap in realtà, che tra un pezzo e l’altro di Caparezza, Madame, e Marracash, non delude mai. Oltre a questo sto anche riscoprendo tanto Lucio Battisti, legando con la musica dei Pinguini Tattici Nucleari, e spulciando il nuovo album di Giuse The Lizia. Dall’estero, invece, mi faccio compagnia con Harry Styles e Phoebe Bridges, nuova scoperta che pian piano mi sta conquistando.

Sappiamo che nel 2021 hai avuto la possibilità di cantare davanti al Parlamento Europeo a Strasburgo. Come è stata questa esperienza e cosa ti ha lasciato?

Cantare a Strasburgo davanti al Parlamento Europeo è stato pazzesco, non ci sono altre parole per descriverlo. Vedere un palco del genere, uno scenario del genere, e la gente di qualsiasi posto del mondo unirsi e arrivare sotto le transenne perché semplicemente attratta dalla musica, per altro cantata in una lingua a loro estranea, è stata una cosa folle e toccante. Penso che sia proprio questo quello che mi ha lasciato principalmente quest’esperienza: la consapevolezza che non esistono differenze, che sotto ad ogni idea e ogni colore alla fine batte un cuore, che la musica è un qualcosa di estremamente potente, e che le persone, e lo dico da timidone patologico, sono sempre la cosa migliore che possa capitare.

C’è secondo te un messaggio che vorresti veicolare attraverso il tuo nuovo singolo “Senza Colori”? 

Sì, mi piacerebbe tanto che chiunque ascolti il brano possa capire o quanto meno riflettere sul fatto che nella vita, almeno secondo me, esistono tristezze di diverso tipo, ma molto spesso tutti quanti ci lasciamo trasportare da quelle più fesse, quelle più sciocche, quando in realtà dovremmo solamente ridere perché il peggio non l’abbiamo mica visto, giusto per citare la canzone. Lavoriamo, ci innervosiamo, corriamo ininterrottamente verso un qualcosa di migliore che tarda ad arrivare e per questo genera della frustrazione; la vita tuttavia non sta nelle grandi cose ma in quelle più piccole, quelle minuzzaglie che ogni giorno diamo per scontate ma che in realtà sono speciali, e lo sono proprio per il fatto che, basilarmente, possiamo viverle.

Sappiamo che forse è troppo presto, ma noi ci proviamo e te lo chiediamo lo stesso: hai già in cantiere qualche prossimo pezzo per l’estate o pensi a goderti l’uscita di “Senza Colori”?

Diciamo che mi piace vedere “Senza Colori” come la mia personalissima hit non-hit estiva, mettiamola così. Scherzi a parte, io e tutto il team abbiamo tanti progetti in testa e tanta voglia di realizzarli, ma tempo al tempo servirà un po’ di pazienza prima che vengano a galla (cosa che ovviamente io non ho ma mi impongo di avere). Insomma, nel frattempo lancio questo primo seme sperando germogli il più possibile… il resto si vedrà strada facendo!

a cura di
Redazione

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