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“Un bagno di stelle” è il nuovo singolo di Millepiani: recensione

“Un bagno di stelle” è il nuovo singolo di Millepiani, artista dalle mille sfaccettature che dopo aver pubblicato, qualche mese fa, “Krakatoa”, torna con un brano che parla di energia, di umanità e di bellezza: uno sfondo perfetto per introdurre ad un disco, il secondo dell’artista, che farà parlare di lui. Almeno, così ci sembra di poter dire dopo aver ascoltato i due singoli estratti, entrambi pubblicati nella direzione di mostrare al pubblico le intenzioni poetiche di un cantautore sui generis.

Millepiani ci ha già dimostrato di sapersi muovere con autonomia intellettuale e stile personale nel mondo della canzone: la sua non è una scrittura convenzionale, e affonda le radici e i riferimenti in mondi che spaziano dalla scienza alla filosofia, senza soluzione di continuità; c’è una costante ricerca della complessità come chiave di lettura del mondo, e allo stesso tempo si avverte (sopratutto in “Un bagno di stelle”) la necessità di raccontare (e raccontarsi) in modo semplice ed efficace le zone d’ombra di un’umanità in perenne ricerca di risposte.

Qui, nel suo nuovo singolo, Millepiani sembra suggerire che la risposta sia intorno a noi, o meglio, nell’energia che ci anima e nello scambio energetico che da miliardi di anni si consuma tra vita e universo, tra le parti e il tutto: echi di filosofia si mescolano a suggestioni poetiche che non rinunciano, qua e là, a termini tecnici, scientifici, nella resa finale di un brano che suona pop ma non è affatto “leggero”.

Qualcosa di diverso, che assicura alla scena nazionale un’alternativa al piattume levigato che ci ottunde ogni venerdì, e che magari riuscirà prima o poi a riattivare i neuroni di qualcuno. Per una musica che sappia tornare a porci domande, invece che propinarci false e facili risposte.

a cura di
Redazione

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