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Hans Zimmer – Unipol Arena Bologna – 3 maggio 2023

Dopo la tappa di Torino, Hans Zimmer e la sua band sbarcano a Bologna per la seconda data italiana del tour “Hans Zimmer Live”.

In un Unipol Arena stracolma si percepisce grande fomento per l’inizio di uno spettacolo che la città aspettava con trepidazione da molto tempo, anche per via degli slittamenti dovuti al Covid 19. “Sono davvero felice e onorato di essere qui stasera, so che ci sono voluti due anni prima di poter arrivare qui a causa del Covid. Ma sapete una cosa? Credo che siamo migliorati in questi due anni.” È con queste parole che Hans Zimmer saluta e ringrazia il pubblico di Bologna, chiedendo quasi scusa per il ritardo che lo ha tenuto lontano dalla città e promettendo uno show strabiliante.

Il sessantacinquenne compositore tedesco e la sua band non hanno minimamente deluso le aspettative, regalando una vera e propria performance artistica dove musica, luci, voce e corpo si fondono alla perfezione.

Foto da cartella stampa
Loire Cutler, Lisa Gerrard e Tina Guo conquistano l’Unipol Arena

21:15 circa. I bisbigli e le congetture su cosa lo show avrà in serbo lasciano spazio a un enorme boato che accompagna lo spegnimento delle luci e l’inizio dello spettacolo. Sul palco avvolto dall’oscurità una luce illumina Loire Cutler che intona le prime note della colonna sonora di Dune, premiata lo scorso anno con l’Oscar, il secondo della carriera per Hans Zimmer, dopo quello vinto nel 1995 per Il Re Leone. La voce angelica della cantante trascina poi con sé il resto della band che senza fatica riesce a coinvolgerci, lasciando fin da subito senza fiato. Un meraviglioso biglietto da visita che racchiude alla perfezione quello che questo spettacolo rappresenta: potenza, delicatezza ed emozione.

Da questo momento in poi la band passa in rassegna alcune delle colonne sonore più iconiche della carriera del compositore. Da Inception a Wonder Woman, dal Gladiatore a Pirati dei Caraibi. Questi ultimi due medley rappresentano i momenti più belli ed entusiasmanti della prima parte del concerto, dove brillano le stelle di Lisa Gerrard e Tina Guo. La prima, introdotta dai suggestivi suoni prodotti dal duduk di Pedro Eustache, è in grado di ammaliare con la sua voce, bagnando gli occhi del pubblico e stringendone i cuori, sulle note della canzone più famosa de Il Gladiatore.

L’altra star della band è la sensazionale Tina Guo. Lo stesso compositore le riserva una presentazione da vera regina prima del medley di Wonder Woman, spingendo gli spettatori a manifestare tutto il loro amore per la talentuosissima violoncellista. “Chi ama Tina Guo?”, alla domanda di Zimmer l’intera Unipol si prodiga in un boato arricchito da scroscianti applausi. È con il medley di Pirati dei Caraibi, però, che la violoncellista ruba definitivamente la scena anche allo stesso compositore tedesco, donando ai fortunati presenti uno dei momenti più potenti ed epici dello show e assicurando alla band la prima standing ovation della serata.

Da Top Gun a Il Re Leone

Dopo una pausa di circa venti minuti, il concerto riprende sulle storiche note di Top Gun composte da Harold Faltermeyer e riproposte da Hans Zimmer col suo inconfondibile stile. La struggente colonna sonora de L’ultimo Samurai regala uno dei momenti più toccanti dell’intero show e anticipa il ritorno su toni più cupi e dark. Seguono, infatti, Il Cavaliere Oscuro (memorabile il segmento metal dove Zimmer scende in platea), Dark Phoenix e ancora Dune, che vede nuovamente sul palco Loire Cutler.

È in questo momento che Zimmer e la sua ciurma raggiungono il punto più alto ed epico dell’intera serata, donando al pubblico due medley semplicemente perfetti, quelli di Interstellar e del Re Leone, che scaldano il cuore di tutti i presenti. La prima suite, quella di Interstellar, lascia letteralmente senza parole grazie anche al gioco di luci che ricrea un universo stellato all’interno dell’Unipol Arena. Il tutto condito dalla performance di Nina Treiber che danza leggiadra sulle teste dei musicisti.

È con la suite dedicata al Re Leone, però, che persino il cuore più duro si sgretola. Lebo M e Judith Sephuma, cantando la storica canzone del premiato film d’animazione, guidano un medley magnifico e portentoso dove si esalta anche il flauto di Pedro Eustache. Una prestazione corale di rara bellezza che ci fa tornare tutti bambini, entusiasmando e commuovendo. Applausi, standing ovation e occhi lucidi.

Foto da cartella stampa
Il gran finale

Come se non bastasse, dopo quasi tre ore di puro spettacolo c’è ancora spazio per un’altra iconica colonna sonora. È il momento di 007, che apparecchia tutto per il gran finale. Hans Zimmer si siede davanti al pianoforte. Il pubblico si ammutolisce perché sa perfettamente cosa sta per succedere. Manca solo un tassello per completare un meraviglioso e coloratissimo mosaico fatto di luci, musica e ballo: la colonna sonora che accompagna le sequenze finali di Inception.

L’intera arena ascolta in religioso silenzio quella che a tutti gli effetti può essere annoverata tra le migliori composizioni della storia del cinema. Al termine della performance, quando il compositore tedesco suona l’ultima nota, il pubblico si alza in piedi per la terza volta, lasciandosi andare a un applauso che assomiglia molto a un sincero ringraziamento per una band che ha saputo estasiare ed emozionare.

Al termine della serata, ciascuno dei presenti è consapevole di aver assistito a qualcosa di unico. Qualcosa che è anche difficile esprimere a parole. Essere testimone di uno spettacolo artistico di questa levatura è un vero e proprio onore. Chi ha partecipato ne vorrebbe ancora, chi non era presente dovrà aspettare. L’attesa per assistere nuovamente al prossimo concerto di Hans Zimmer è già cominciata.

a cura di
Alessandro Michelozzi

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