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STRE: “Riusciamo a vedere la luce solo se conosciamo bene il buio”

Ciao STRE, il tuo nuovo singolo “La Terra è piatta”, in cosa differisce dalle tue precedenti pubblicazioni?

Non lo considero un singolo, ma una piccola anticipazione di qualcosa di diverso (“diverso” per me) che sentirete nel disco. La canzone ha infatti ha un mood molto differente dai miei precedenti brani. Nella mia musica, il filo conduttore è sempre quello di vedere la luce in fondo al tunnel, ma è anche vero che, a volte, questa luce riusciamo a vederla solo se conosciamo bene il buio. In generale la luce esiste solo perché esiste il buio, è un po’ come il bene ed il male. Questa canzone, rappresenta un po’ quel buio, non avrebbe molto senso un disco di sola “luce” o meglio, non sarebbe onesto e sincero con la vita. Quindi ho deciso semplicemente di far sentire anche una delle pochissime canzoni dell’album dal mood meno “happy”.

Il brano chiude la trilogia iniziata con “A Pezzi”, da dove è nata questa idea?

Non era una idea premeditata, nella composizione dei brani sono sempre molto istintivo e scrivo di quello che vivo nel momento stesso in cui lo sto vivendo. Quello di farne una “trilogia” non è stata quindi un’idea avuta a tavolino; pure perché sono 3 canzoni scritte in momenti molto diversi della mia vita. Semplicemente, avevo questi brani nel disco e la cosa aveva, per me, senso farla uscire con questo ordine. É anche un po’ l’ordine di come procedono le relazioni nella vita: in “A pezzi” ho raccontato della rottura, in “Uscire” della fase di mezzo tra la rottura e la ripartenza, in “La Terra è piatta” della successiva mancanza.

Cosa vuoi trasmettere con la tua musica?

Una pesante leggerezza.

Quali sono i tuoi artisti preferiti?

Questa per me è sempre la domanda più difficile, non sono un ascoltatore medio di musica, io ne sono ossessionato. Ne deriva che dovrei farti un elenco di almeno 300 nomi, provo a toglierne uno “zero” e dirtene solo 30: Franco Battiato, The Smiths, Morrissey, Green Day, Oasis, Franco Califano, Lucio Battisti, Django Reinhardt, Ramones, The Beatles, Modern Baseball, NOFX, Max Pezzali, Max Gazzè, Ministri, Nirvana, Rancid, Placebo, Broadway Calls, Coheed and Cambria, Aiden, America, Edoardo Bennato, Antonello Venditti, Tricarico, I Cani, Blink 182, System Of A Down, Tony Tammaro, Violent Soho, White Lies, Alkaline Trio, The Front Bottoms, Baustelle, Eminem, American Hi-Fi, Anti-Flag, The Distillers, Pop X, Screeching Weasel.
Questi, in ordine sparso, sono i primi 30 fondamentali che mi sono venuti in questo momento, ma tra 5 minuti potrei dirtene altri fondamentali 30, quindi è tutto molto relativo.

Hai in programma nuove uscite? E Live?

Si, uscirà sicuramente un singolo (con relativo videoclip) prima dell’estate. Fronte live, il 29 Aprile suonerò al Comicon di Napoli, poi ci saranno altre date qua e là che annuncerò man mano.

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