VIVERE DI NASCOSTO con i BRX!T

05/04/202305/04/2023 Lara Melchionda

“Vivere di nascosto”, dei BRX!T con la produzione di Bianco, è un disco eccezionale e va assolutamente ascoltato: allo scoperto

Vivere di Nascosto è il primo album della band garage rock torinese BRX!T. Uscito il 10 marzo e distribuito da the Orchard, è stato anticipato dai singoli “Salta L’Intro”, “Notti A Caso” e “Zena” e vede Bianco alla produzione artistica.

Siamo grati ad Alberto Bianco che in questi due anni ci ha fatto vedere nuovi modi di partorire le canzoni, insegnandoci a mettere mano sui “tasti giusti” e a scrivere dal più profondo della nostra anima.”
racconta la Band

I BRX!T sono Lorenzo Lesina, voce, Gabriele Ferrara alla chitarra, Davide Barbieri al basso e cori, e Alessio Ferrara alla batteria. Una storia iniziata nel 2017 e una band nata nel 2021 alla periferia di Torino.

Il titolo dell’album racchiude l’essenza della band, il loro modo di essere: voler cambiare le cose rimanendo nascosti, senza sgomitare per un posto sotto i riflettori ma lasciando parlare la musica. Riescono a farlo in queste otto tracce dai suoni grezzi e istintivi.

Le influenze sono chiare: dal post-punk britannico degli IDLES e dei Fontaines D.C, all’alt-rock dei Verdena. Dagli stacchi ritmici dei Biffy Clyro alle sonorità sognanti dei The War on Drugs.

Vivere di nascosto è un disco dal sound rudimentale ed eclettico, dall’animo profondamente garage. Se, ascoltandolo, chiudessimo gli occhi potremmo immaginarci lì con loro, nella loro sala prove. Quel posto dove si fa Musica di Nascosto.

I Brani

Salta L’Intro è un brano dal suono impetuoso, con un testo che incalza riflessioni e provocazioni. Vuole essere uno schiaffo, uno sbocco di 2 minuti e 14 secondi a tutto quello che ci appartiene, ma che non abbiamo scelto, da dieci anni a questa parte: la cultura del mordi e fuggi, la possibilità di avere tutto tranne la medicina per l’ansia, la ricetta della felicità. Non vuoi pensare all’inevitabile declino della nostra generazione? Allora salta. Dal punk si passa a LVDA (Le Vite Degli Altri), un brano più malinconico, che parla di noia ma anche di rabbia.

Azulejos: il mare, la notte, Lisbona e l’amore. Uno dei brani in cui più si sente la mano di Bianco nel pop punk più soft e godereccio. Ma anche in NO.IA, un brano in cui tutti i membri della band, compreso Bianco, hanno aggiunto il loro tocco per raccontare la loro versione dell’annoiarsi. Il quinto brano è Zena, una canzone che strizza l’occhio al cantautorato, meno distorsioni e più melodia. Ancora una volta un amore finito, ancora una volta la nostalgia, il tutto avvolto dalla musica ampia e sognante.

In Notti A Caso è contenuto il titolo dell’album, “Vivere di Nascosto”. E viene da chiedersi: vivevamo di nascosto a vent’anni, a far serata con gli amici, quando il tempo volava via? Oppure oggi, che quelle notti le ricordiamo malinconicamente?

Nel disco dei BRX!T non manca proprio nulla: c’è il punk, c’è il tocco di cantautorato, c’è anche la canzone politica. Alieni a New York, dal testo aggressivo, i riff sono violenti e si urla per la rabbia di tutte le morti in mare, i migranti ignorati dal governo e dall’opinione pubblica.

Il disco si conclude con una delle canzoni più sperimentali della band, ma anche la più tecnica musicalmente. Resta qui, canzone di ispirazione prog e math rock, chitarra basso e batteria dialogano sinuosamente muovendosi tra tempi dispari e assoli di chitarra. Racconta una storia di novità e disperazione, anche di resistenza. Come a Curon, un lago prende il posto di un paese, alcuni vanno via e ricominciano, altri restano e resistono!