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George Ezra – Mediolanum Forum – 24 febbraio 2023

George Ezra torna a Milano insieme alla sua band per il tour di presentazione del suo nuovo album “Gold Rush Kid”. Ad aprire per lui c’era Passenger.

In un Forum piuttosto pieno la serata inizia con la performance di apertura di Passenger, anche lui britannico come George Ezra, pseudonimo di Michael David Rosenberg, che ci tiene a ricordare che, seppur in molti pensino a Passenger come una band, in realtà lui è da solo (o, come direbbe Alan di “Una notte da leoni”, un branco con un lupo solo).

La performance è dunque molto intima, col solo cantante e la sua chitarra ad accompagnare le proprie canzoni, con il piede sbattuto sul palco che faceva da percussione.

Scopriamo poi che il nostro Michael è anche un gran simpaticone e ha un talento per la stand up comedy, perché ci ha regalato diversi momenti divertenti e autoironici:

Qualcuno saprà che ho solo una canzone famosa, che si chiama “Let Her Go”, da non confondere con “Le it Go” di Frozen. Lo dico perché ci sono state molte persone deluse ai miei concerti, che si aspettavano di vedere Elsa.

Il cantante prosegue con un’interessante cover di “The Sound Of Silence” di Simon and Garfunkel, che è riuscito a rendere molto personale.

Poi arriva finalmente il momento di “Let Her Go” che spinge tutto il pubblico a cantare le parole del testo.

L’artista ha anche portato un nuovo brano, “Wild Love”, per ringraziare i propri fan italiani sempre presenti.

Di seguito la scaletta del concerto.

  1. Fairytales & Firesides
  2. The Sound of Silence (Simon and Garfunkel cover)
  3. I Hate
  4. Wild Love
  5. Let Her Go
  6. Scare Away the Dark
George Ezra

Alle 21.20 sale sul palco la band di George Ezra, seguita a ruota dal cantante britannico entrato per ultimo. Possiamo notare da subito che, oltre alle classiche chitarre e batterie, sono presenti anche strumenti a fiato e tastiere.

Fin dalle prime canzoni si percepiva che l’intenzione del cantante era quella di portare gioia e divertimento tra il pubblico, celebrando le cose belle della vita, anche quelle più piccole.

George poi prende subito posizione nell’eterna lotta scatenata da Shakira tra Casio e Rolex, cantando come seconda canzone la sua “Cassy’O”.
Ennesima delusione per Shakira.

Ma non sono mancati anche i momenti più tristi ed emozionanti che hanno fatto commuovere molte persone, come per esempio la toccante esibizione di “Hold My Girl” eseguita con solo chitarra e pianoforte.

Ma se dovessimo fare una media direi che per lo più le canzoni sono state movimentate e caratterizzate dal classico ritmo allegro di George Ezra.
Un altro dei momenti che vale la pena citare è stato quello che ha anticipato la canzone “Green Green Grass”, tratta dal nuovo album, anche perché è stato uno dei pochi in cui il cantante ha parlato a lungo.

Questa canzone è nata mentre cercavo nel mio diario un po’ di ispirazione e, in una delle pagine ho letto tre righe che mi hanno fatto venire in mente un bel ricordo, in cui stavo con due persone che amavo a sorseggiare un drink, e a un certo punto sento una musica, che però era lontana. Così spinto dalla curiosità mi allontano per trovarne la fonte e arrivo in questo posto con tanta gente che festeggiava ballando e mangiando. Chiedo cosa stesse succedendo, cosa stessero celebrando, e mi dissero che nella loro comunità quel giorno era un funerale e che stavano celebrando la vita di tre persone che avevano perso. L’ho trovata una cosa bellissima e le tre righe che ho trovato nel mio diario dicevano solo “Green Green Grass, Blue Blue Sky, You’d Better Throw a party on the day that i die”.

Anche se in questo caso non c’era un funerale, il party c’è stato comunque e vi posso assicurare che ogni singola persona presente al concerto si è divertita cantando e ballando la canzone.

Tra canzoni vecchie e nuove, e un bellissimo palloncino a forma di cuore che ha iniziato a fluttuare sopra le teste del pubblico, arriviamo alla celebre canzone “Budapest”, prima della quale il cantante ci ha tenuto a ringraziare noi italiani perché, a quanto pare, siamo stati i primi a mandare in radio il brano, che poi è diventato famoso in tutto il mondo.

Dai, non facciamo sempre cose sbagliate allora.

L’encore si apre con “Dance All Over Me” e si chiude facendo scatenare il pubblico con “Shotgun”, anch’esso molto famoso e apprezzato dai fan.

In sintesi

George Ezra ha dimostrato di saper coinvolgere facilmente il pubblico con le proprie canzoni, ma anche cullarlo con note più calme e poetiche attraverso la sua meravigliosa voce calda che rende tutto più piacevole.

Una delle caratteristiche che più ho apprezzato del cantante è che si è fatto tutto il concerto con il sorriso stampato in faccia, sembra una cosa scontata, ma non lo è per niente e credo che sia stato anche questo a trasmettere la gioia a tutti noi.

Perciò non fatevi sfuggire la prossima occasione di andare a seguire un concerto di George Ezra, verrete sicuramente rapiti dall’atmosfera e dalle sue canzoni.

Di seguito la scaletta del concerto.

  1. Anyone for You (Tiger Lily)
  2. Cassy O’
  3. Get Away
  4. Gold Rush Kid
  5. Pretty Shining People
  6. Barcelona
  7. Saviour
  8. Did You Hear the Rain?
  9. Hold My Girl
  10. Sweetest Human Being Alive
  11. In the Morning
  12. Manila
  13. All My Love
  14. Green Green Grass
  15. Blame It on Me
  16. Paradise
  17. Budapest
  18. Dance All Over Me
  19. Shotgun

a cura di
Edoardo Iannantuoni

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