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Il “nuovo” noise italiano con “Ghoulish Sex Tape” dei KHA!

“Ghoulish Sex Tape” è il nuovo frenetico album, uscito lo scorso mese per Grandine Records, della band noise KHA! che si muove tra la critica sociale e il racconto della pazzia

I KHA!, pur provenendo da Milano – una delle poche città che negli ultimi anni nel bene e nel male ha musicalmente accolto le poche band hardcore rimaste in Italia – sembra avere ben poco a che fare con le sonorità tipiche dei gruppi noise nazionali. “Ghoulish Sex Tape” mette in risalto le sue origini punk, ma prende le distanze dal rumorismo e della rozzezza delle ultime mosche bianche post-genere per fondere le sue influenze principali con sonorità “dark” o tipiche dell’ormai popolare post punk internazionale.

Questa pulizia dei suoni non nuoce di certo all’energia dell’album che è tutt’altro che una carezza. Già dal primo ascolto travolge e turba con la sua veemenza psichedelica. “L’estremismo” dei KHA!, più che dai soli suoni, dalle distorsioni o dagli urli,  è dato dal modo in cui il tessuto sonoro si intreccia con i contenuti dei brani creando atmosfere coinvolgenti sin dall’inizio. “Wise Souls”, infatti, parte precipitosamente dando il via alla linea “pestata” che attraverserà tutto l’album.

Rispetto ai tre brani del primo lavoro del trio, l’EP “Dismantled”, uscito nel 2020, si sentono una maggiore consapevolezza e un’altrettanta voglia di sperimentare. L’intesa dei KHA!, già evidente sin dal primo album, fa ben sperare nella carriera di una band che, oltre a farsi sentire in Italia, potrebbe farsi spazio anche all’estero.

a cura di
Lucia Tamburello

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