Middle Disaster e il loro primo EP “It’s ok”
I Middle Disaster riportano in auge il punk rock con “It’s ok”. Un disco che riesce a rimanere variegato. Solitamente quando si parla di punk rock ci si aspetta schitarrate ignoranti e voci stridule, non è il loro caso. Riescono a ricreare un sound punk rock ma avvolgente e ben strutturato. Merito forse della voce della cantante che riesce ad ipnotizzare l’ascoltatore.
Middle Disaster – It’s ok
“It’s ok” è un viaggio nella vita di questi giovani ragazzi, ma quello che si percepisce più di ogni altra cosa è la loro voglia di rivoluzione. Un desiderio intrinseco in ogni giovane anima, ma che nel loro caso si palesa con chitarre potenti e rime taglienti. Il punk rock è da sempre il genere degli outsider di chi sente il cappio di una società in cui non si riconosce. I Middle Disaster con ironia e leggerezza parlano a queste persone facendole sentire meno sole.
Entrando nel vivo del disco. “It’s ok” è per la maggior parte cantato in inglese, facendo eccezione per due brani. Devo ammettere che li preferisco in inglese. Mi sembra che il genere e la voce della cantante siano esaltanti nella lingua straniera. Dicevamo un disco variegato, sì perché il punk rock è il primo genere ma viene addolcito da altre influenze come in “White Fury” che ritroviamo anche un po’ di r’n’b e di rock. Invece “Sweet Cherry” potrebbe essere uscito tranquillamente dagli anni ’90 dalla mente di una Riot Grrrl.
Nonostante preferisca l’inglese e in particolare i brani “It’s ok” e “Ready to sail”, trovo che il brano “Complesso ideale” sia ben fatto soprattutto per quanto riguarda il testo. Si parla di Ansia, ma in un modo diverso dal solito. L’Ansia diventa una dominatrice della nostra vita, ma anche un qualcosa di cui possiamo fidarci e che proprio per questo non ci libera dalla sua morsa.
Insomma, i Middle Disaster hanno talento sia per la melodia che per i testi, mai scontati.
a cura di
Redazione
