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“Esotica Naturalizada”: l’album complesso de I Gini Paoli

“Esotica Naturalizada” è il nuovo album de I Gini Paoli che esprime una ricerca continua di una terra ancora incontaminata.

Il 13 gennaio è uscito il nuovo album de I Gini Paoli, “Esotica Naturalizada”.
Loro lo definiscono:

Un viaggio composito e stratificato lontano dal presente, in una ideale discesa dai monti al mare.

Noi di Postaindipendente abbiamo ascoltato i brani, immergendoci nelle sonorità psichedeliche, tratto distintivo della band che riesce a trasmettere emotività e ricerca infinita di un posto purificato e purificante.

Ringraziamo i ragazzi per aver accettato il nostro invito e risposto alle nostre domande, cosicché anche voi lettori possiate immergervi tra le acque turbolente delle loro canzoni.

Ciao ragazzi e benvenuti su Postaindipendente. La prima domanda che vi poniamo è: come è nata l’idea di creare una band con sonorità psichedeliche?

Ciao, grazie dell’invito! Stavamo lavorando alle prime bozze del disco e abbiamo mandato un estratto dei primi pezzi a Giovanni che aveva appena comprato un sitar elettrico. Lui ci ha rimandato i pezzi con dei riff pazzeschi e ci è piaciuto un sacco. Possiamo dire che Giovanni ci ha portato la psichedelia dal lago di Como.

Il nome della band è chiaramente un tributo a Gino Paoli. Quali caratteristiche del cantautore sono di ispirazione per voi?

Il fatto di essere sopravvissuto in primis al famoso proiettile e poi alle mode e vicissitudini musicali di tutti questi anni. Quando lo abbiamo conosciuto di persona ad una cena che ormai è leggenda siamo rimasti affascinati dalle sue doti di aneddotista da trattoria (nelle migliori delle accezioni possibili).

Oltre al grande Gino Paoli, chi altro o cos’altro sollecita il vostro interesse per le composizioni?

Ognuno di noi spazia negli ascolti, ma le nostre influenze musicali più condivise sono: Altın Gün, Los Bitchos, Takeshi’s Cashew, X-Mary, Yin Yin, I Hate My Village e qualsiasi sonorità percussiva catchy e tropicale.

Da cosa deriva il nome dell’album e cosa vi ha spinto a creare questo progetto artistico?

Una pianta esotica naturalizzata è una specie che viene da molto lontano ma che si è inserita con successo negli ecosistemi. Un po’ allo stesso modo le varie influenze musicali esotiche si sono combinate in questo disco, mettendo radici profonde. Il disco è nato suonando e improvvisando insieme in lunghi pomeriggi di aperitivi e dibattiti metafisici. La cosa fondamentale per noi è condividere il tempo della musica.

La vostra è una musica di festa, ma anche piena di attivismo. Cosa volete comunicare nel profondo con l’album “Esotica Naturalizada”?

Grazie della lusinga, ma gli attivisti sono altri e molto migliori di noi in quello che fanno. A noi spesso succede solo di osservare enormi storture in quello che ci circonda e inevitabilmente queste cose finiscono nei testi delle nostre canzoni e nei messaggi che cerchiamo di condividere.

Quali sono le vostre battaglie nel mondo che intendete portare avanti e in che modo?

Ognuno segue le proprie battaglie e come gruppo ci siamo tutti trovati d’accordo, nel nostro piccolo, nel porci in maniera più consapevole e responsabile nei confronti del mondo di oggi: da qui nasce la collaborazione con zeroCO2, una realtà di riforestazione ad alto impatto sociale, per mettere a dimora un albero ogni tre dischi venduti e provare a limitare il nostro impatto sull’ambiente.

Avete scelto di chiudere l’album con “Gaigo” e “Miyazaki, carrozzone con”, tracce con una melodia festosa. Cosa c’è dietro a questa decisione dopo brani di carattere politico come “Fibrocemento”?

Gaigo è un brano in realtà profondamente introspettivo e la sensazione di gioia che può arrivare è più frutto di una melancolia coccolante. Miyazaki, carrozzone con è una carovana sgangherata in corsa verso l’abisso che, incurante della fine, non smette di suonare. Così vogliamo chiudere il disco: con una spensieratezza tanto fuori luogo quanto liberatoria.

Noi vi aspettiamo in live. Ne avete già in programma qualcuno?

Abbiamo appena presentato il disco a Genova al Lsoa Buridda ed è stata una grande festa! Saremo a Milano il 3 febbraio all’Ostello Bello Duomo e abbiamo altre date in ballo da confermare nell’immediato futuro. Idealmente il tour di Esotica Naturalizada dovrebbe coprire la penisola e oltre e soprattutto durare per sempre!

E per quanto riguarda i progetti futuri, cosa dobbiamo aspettarci da I Gini Paoli?

Stanno filmando un biopic su di noi che troverete solo nei migliori Autogrill… Magari! In realtà abbiamo molti piani, la maggior parte di questi prevede nutriti gruppi di personaggi variopinti che assistono ballando alle nostre performances.

a cura di
Rebecca Puliti

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