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C’è posta per…vol.7

Tarararararara tun tun tun

Insomma ci abbiamo provato a replicare a parole l’inconfondibile “Love’s Theme” di Barry White, nonché la famosissima colonna sonora del programma che ha fatto della De Filippi l’eroina di tutti i sabato sera (passati a casa) della maggior parte degli italiani.

Noi di Postaindipendente non vogliamo avere la velleità di paragonarci al tv show dalla magica busta, eppure il nome della nostra rivista richiama l’idea di accogliere nella nostra (mail di) posta tutte le nuove proposte del mercato musicale emergente.

È stato impossibile così non dedicare, proprio ai protagonisti del nostro giornale, un format in cui, questa volta, a dover aprire la busta sono proprio gli artisti. Nasce dunque “C’è posta per…”: lo spazio in cui mensilmente accogliamo sui nostri divani virtuali le band o i singoli cantanti che hanno deciso di prendere in consegna una domanda dal pubblico.

La domanda del mese è: “Con l’anno che giunge alla fine e con il nuovo che inizia, quali sono stati i propositi (musicali e non) che sei fiero di non aver rispettato?”

Millepiani

Con l’anno che giunge alla fine e con il nuovo che inizia, quali sono stati i propositi (musicali e non) che sei fiero di non aver rispettato?
Sono fiero di affermare che non ho fatto nessun proposito e mai ne farò. Seguo solo il flusso incessante del divenire che mi porta di volta in volta a sponde imprevedibili. D’altronde la pretesa di controllo sul futuro è la follia dell’Occidente da quando l’uomo ha iniziato a pensarsi come un’entità altra rispetto alla Natura, da quando il pensiero razionale ha esautorato completamente l’istinto, l’immaginazione, la sfera irrazionale dall’esistenza. Ma come ci insegnano Adorno e Horkeimer, la dialettica dell’illuminismo finisce per riportare comunque a galla la sfera dell’inconscio, dell’irrazionalità , del mistero anche nelle strutture più follemente razionali e matematiche. Non ci si può liberare dell’irrazionale, fa parte di noi. Quindi, niente propositi, mai!

Marika

Sono fiera di non essermi fatta ingannare dalla fretta, di non aver preso la strada più facile, ma di aver imparato la pazienza.
Soprattutto in ambito musicale bisogna essere consapevoli e pazienti, camminare e non correre. Bisogna molte volte lasciar riposare le idee, le canzoni; aspettare la persona e il mood giusto per lavorare.
Ora ho un bel team, creato tra mesi di sperimentazioni e ci prefissiamo di dare il massimo per il nuovo anno in arrivo!

Le Lame

Come primo proposito, ci eravamo detti di fare le cose con più calma, prendendoci più tempo. In totale onestà questo non è assolutamente successo (e meno male). Dopo i due anni che tutti ben conosciamo, l’urgenza personale di mettere nelle nostre canzoni quello che stavamo vivendo è stata molto forte, per cui talvolta abbiamo davvero accelerato anche il processo creativo e produttivo.

Un altro mancato proposito che ci rende soddisfatti? Fare le cose con la propria testa. Siamo sempre più consapevoli che i consigli delle persone che ci circondano, siano amici, collaboratori o professionisti che possono avere più esperienza, sono essenziali per fare le scelte giuste e portare avanti un percorso musicale con delle solide fondamenta.

Per concludere, non abbiamo sicuramente rispettato il buon proposito di mangiare meno Fiesta, la storica merendina leggermente alcolica alla cioccolata che ormai è diventata un must in sala prove. Questo abuso di cioccolata ci conforta, trascurando i picchi glicemici. 

Gara 2

Con il passare del tempo sto imparando sempre più ad accettare di non riuscire a rispettare tutti i propositi che mi sono prefissato, che è una cosa che ho sempre vissuto piuttosto male. La sensazione costante è di non fare mai abbastanza, ma quando alla fine dell’anno guardo indietro e tiro le somme, mi rendo conto che in fondo va bene anche così.

Hornytoorinchos

Tendenzialmente evitiamo di farli i buoni propositi cosi non possiamo deludere le aspettative. Tanto sono anni che Babbo Natale ci porta solo carbone, non capiamo se è perché siamo cattivi o se si stia vendicando per aver trovato il nostro chitarrista a letto con una sua elfa.

Siamo comunque fieri di non aver rispettato alcuna regola, di aver fatto un disco che se ne fotte di politicamente corretto e gabbie radiofoniche o discografiche.

Mariano Casulli

Credo di non avere dei propositi che non ho rispettato fortunatamente. Anzi sono molto contento di aver pubblicato questa nuova canzone dopo due anni dall’uscita del disco. Adesso mi metto a lavoro per prepararne uno nuovo da pubblicare nel prossimo futuro!

Norman

Quest’anno che sta quasi per finire mi ha portato a livello musicale belle soddisfazioni, ho capito che quello che faccio mi fa stare bene e mi aiuta a vedere le cose sotto un altro punto di vista.

I propositi del 2022 erano quelli di fare musica e cercare di arrivare a più persone possibili, non per cercare popolarità, ma semplicemente perché avrei voluto che i miei sentimenti e le mie emozioni, che metto nelle mie canzoni, arrivassero anche ad altra gente e da un certo punto di vista è davvero successo, mi sono arrivati commenti positivi, qualcuno si è rispecchiato in quello che ho scritto. Diciamo che sono soddisfatto di come siano andate le cose

Kenai

Beh, quest’anno, come tutti gli altri, è stato ricco di nuovi propositi che mi sono prefissato. Quanti ne ho rispettati? Pochissimi. Innanzitutto avevo intenzione, per quanto riguarda l’ambito musicale, di non pubblicare singoli ed iniziare a rilasciarli direttamente nel 2023; poi una cosa tira l’altra e… In due mesi, due singoli! Diciamo che sono contento di aver preso questa decisione perchè sto avendo parecchie piccole soddisfazioni tra amici (e non) che mi scrivono per complimentarsi, fare la conoscenza di altri giovani cantautori con cui confrontarmi… Insomma, mi sarei perso tanto. Per quanto riguarda l’ambito non-musicale invece, probabilmente la scelta di ritornare a Napoli è stata quella più azzeccata che io abbia mai fatto. L’anno scorso frequentavo l’università a Roma e poi, per diversi motivi, sono stato costretto a tornare nella mia Napoli; ho lasciato a Roma tanti amici, ma da quel momento ho iniziato a lavorare con Paci ed abbiamo iniziato insieme questo bellissimo viaggio. Uno dei tantissimi insegnamenti che ho tratto dal nostro rapporto è quello di lasciarmi trasportare molto dalle emozioni e dall’istinto, ovviamente non del tutto, ma cerco di trovare il giusto equilibrio tra testa e cuore. Questo è stato forse l’anno in cui ho raggiunto l’equilibrio che ho sempre ricercato, sto bene con me stesso e rifletto questa serenità nello studio, nella musica e nei rapporti interpersonali. Non mi resta che augurare a me ed a tutti noi un anno pieno zeppo di soddisfazioni ed emozioni! Un saluto a tutti i lettori da Kenai!

LA CATTEDRALE

Ho fatto più del dovuto sono felice, è passato il periodo del procrastinare e devo dire che sto riuscendo ad essere efficiente, quindi direi nessuno.

Clemente Di Giovanni

Iniziare un progetto musicale è facile, continuare è difficile ed il rischio di perdersi durante il percorso c’è. Siamo fieri di non esserci persi

a cura di
Redazione

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