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“Stanze vuote”, fuori il disco di Saimon Fedeli

Fuori dal 12 ottobre “Stanze vuote”, il secondo album di Saimon Fedeli. Il cantautore ci ha portato in questo disco a passi lievi, un singolo dopo l’altro. Una sorta di concept album che gira intorno alla solitudine e al mettersi a nudo senza fronzoli e senza falsità.

Stanze vuote – Saimon Fedeli

Saimon Fedeli in queste otto canzoni parla di verità o meglio tocca i temi più comuni, come l’amore, ma lo fa in modo diverso senza addolcire quello che è la realtà. Un esempio? In “Finisce così” ci racconta come tante volte rinuncia all’amore per paura di soffrire. E così è ogni brano che compone l’album. Ogni singolo pezzo è una verità scomoda, una stanza vuota in cui l’ascoltatore ritrova se stesso e anche i propri errori.

Non si tratta comunque di un album cupo, tutt’altro. La maggior parte delle canzoni sono frizzanti e arricchiti da un sound sbarazzino, come “Sola”. Il tema del brano è una ragazza che da reginetta della classe in età adulta è completamente sola. Una storia triste raccontata con un pop mescolato allo ska che è tutto meno che angosciante.

Questa voglia di toccare temi importanti, ma con leggerezza mi piace molto. Mi fa entrare nell’album, mi permette di ascoltarlo in ogni momento della giornata. Le “Stanze vuote” di Saimon sono sempre lì pronte ad accogliere un viaggiatore smarrito.

Nell’insieme l’album di Saimon Fedeli è molto interessante anche a livello di sound mi piace la capacità di cambiare. Ci ritroviamo brani più anni ’80, un po’ di pop, pezzi cantautorali e lo ska! L’artista ci mostra la sua capacità di giocare con i suoni e di sperimentare.

“Stanze vuote” è un disco che mi sento di consigliare a tutti, non rimarrete delusi.

a cura di
Redazione

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