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Jacopo Planet ci porta alla scoperta del suo io con “Mercurio”

Una finestra sul mondo di Jacopo Planet: Mercurio è il nuovo singolo pubblicato lo scorso 29 settembre per Flamingo Management

Per chi come Jacopo Planet, all’anagrafe Jacopo Martini, è cresciuto tra due città romantiche e ricche di storia come Roma e Parigi. È naturale essere influenzati da queste culture ed essere nostalgici che sia di un’estate che sta finendo, di una storia d’amore, di un film o di una città. Mercurio è ambientato proprio in una città semi deserta di fine estate, quando ti prende quella voglia di rallentare ancora un po’ per goderti le ultime giornate sotto il sole o una storia ancora una volta.

Il nuovo singolo di Jacopo Planet uscito lo scorso 29 settembre per Flamingo Management e distribuito da Peer Music ci porta alla scoperta del suo universo vario, sfaccettato, irriverente e istrionico come lo stesso cantautore, polistrumentista e produttore è.

Universo forgiato anche studiando musica al Berklee College of Music degli Stati Uniti, dove ha collaborato anche con artisti di piccole realtà internazionali acquisendo uno stile poliedrico in cui melodie lavorate si intrecciano con ritmi moderni, sintetizzatori e cantautorato.

Mercurio nasce come un flusso di coscienza al rientro da Parigi, “in un momento in cui avevo bisogno di scendere a patti con me stesso e riscoprire il mio vero io“, ha dichiarato Planet. Un testo nostalgico accompagnato da sonorità pop, da cui traspare quella sensualità e ironia tipica dei film con “l’ancora vivo nei cuori” Alberto Sordi.

C’è anche l’attore e regista romano in questo singolo scritto in una Follonica di fine estate, ancora vuota ma piena del sapore della bella stagione, quando il mercurio sale e insieme ci si scopre la pelle.
Incuriositi abbiamo contattato Jacopo per farci raccontare qualcosa in più della sua musica e di Mercurio in particolare.

Ascolta “Mercurio” su Spotify!
Ciao Jacopo, benvenuto su Posta Indipendente. Sei cresciuto tra Roma e Parigi e hai studiato musica negli Stati Uniti. Qual è il tuo posto?

Ciao, e grazie per l’invito. Sono continuamente alla ricerca della mia casa e queste tre culture sono presenti in me e in quello che faccio. Devo dire che in generale mi sento bene in Italia ma sto imparando ad accettare che le mie riflessioni, la mia scrittura e le mie amicizie saranno sempre influenzate da questi tre posti e non solo uno.

“Mercurio” – Cover
È appena uscito “Mercurio” il tuo nuovo singolo. C’è una correlazione tra il pianeta e il tuo nome d’arte?

Ho voluto lasciare questo dubbio a chi mi ascolta e dare la possibilità al pubblico di creare dei legami tra le cose, di immaginarsi quello che vuole, quasi di giocare con il mio universo.

“Mercurio – hai dichiarato – è nato come un flusso di coscienza”. È stato liberatorio scriverlo? Cosa hai provato a fine scrittura?

Le prime frasi mi sono uscite senza pensarci, mentre il ritornello è stato più faticoso. Volevo parlare dell’eccitazione e dell’erotismo in un modo semplice ma un po’ velato, e anche del sesso che a volte viene usato per distrarsi o evitare le conversazioni più impegnative o difficili.

A proposito di Alberto Sordi, che nomini nel testo, qual è il suo film al quale sei più legato?

Probabilmente Polvere di Stelle, anche per la colonna sonora, ma quello che mi interessa di Alberto Sordi e di Monica Vitti è principalmente quello che rappresentano nell’immaginario collettivo. Sono delle figure familiari che danno un senso di casa, di dolcezza e di speranza. Guardavo spesso dei passaggi dei loro film quando vivevo in Francia.

a cura di
Mariangela Cuscito

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