The Flaming Lips – Villa Torlonia – 02 Agosto 2022
All’interno della stupenda corte di VIlla Torlonia, arrivano i The Flaming Lips con un rock talmente psichedelico da farci infiammare le labbra.
Il festival A Cielo Aperto si sposta dalla sua sede abituale della Rocca Malatestiana, per approdare sotto la guida dei The Flaming Lips alla splendida realtà romagnola di Villa Torlonia, con una serata ricca di artisti, in un clima bucolico e allegro dove scorrevano tanta birra e buona musica.
Ad aprire il concerto degli headliner The Flaming Lips, troviamo infatti prima i nostrani Mondaze da Faenza e Clever Square da Ravenna che hanno pensato a dare inizio alle danze. Subito dopo, è arrivata come una mina la carica esplosiva del duo rock di buskers polistrumentisti Daiana Lou che hanno fatto ballare tutti con i loro pezzi acuti e coinvolgenti.

Arriva l’uccellino
Finalmente arrivano sul palco i The Flaming Lips incorniciati da una scenografia psichedelica multi color e piena di arzigogoli, ma prima di partire, il cantante Wayne Coyne ci ha tenuto a fare un introduzione al primo pezzo. Wayne infatti ci racconta che in occasione della prima volta che suonarono “My Cosmic Autumn Rebellion“, una decina di anni fa, avevano un uccellino meccanico da lanciare durante lo show, dato che la canzone ne parla e contiene appunto suoni e rumori di volatili.
A distanza di tanti anni sono riusciti a trovarne un altro simile, e dopo aver avvisato le prime file del pubblico riguardo a possibili attacchi aerei, al grido di “Here we go!” l’hanno lanciato una prima volta, purtroppo risultata fallimentare, e una seconda volta in cui finalmente è andato in volo in una situazione divertente e nostalgica che ha coinvolto tutta la platea.
Finalmente si parte, il cantante imbottigliato in una bolla di plastica gigante, all’interno della quale ha passato tutto il concerto, cambiando rivestimento ogni volta tra una canzone e l’altra, accompagnato da una formazione atipica composta da due tastieristi polistrumentisti, un chitarrista / bassista e addirittura due batterie.
Le canzoni scorrono, e all’arrivo di “Yoshimi Battles the Pink Robots, Pt. 1” si gonfia un gigantesco robot rosa che accompagna la band per tutta la durata della canzone a coronamento di una scenografia a dir poco spettacolare.

Una degna conclusione
Tra una miriade di lanci di coriandoli, arcobaleni di raggi laser, e ondate di luci estasianti prosegue lo show che possiamo a dir poco definire psichedelico. Farsi coinvolgere dalla musica dei The Flaming Lips è come assistere ad un sogno continuo, cosparso ovunque di glitter e bolle di sapone, un viaggio che vorresti non finisse mai.
Ma come ogni cosa bella, anche questo trip allucinante è arrivato alla fine, e durante il pezzo di chiusura dell’encore “Race for the Prize“, il pubblico è stato bombardato da una pioggia di coriandoli e stelle filanti, fino a che è comparsa una scritta gigante formata da palloncini gonfiati riportante la scritta monolitica “Fuck Yeah A Cielo Aperto”.
Una degna conclusione per un gruppo storico nel suo genere che ha incalzato palco e pubblico dall’inizio alla fine, coinvolgendo tutti, e facendosi continuamente ammirare per le idee mirabolanti, i continui cambi di strumenti e formazione. Anche un po’ di commozione sul finale, quando Wayne ha dichiarato di non sapere se questo sarà uno degli ultimi concerti che hanno portato a termine, o se suoneranno ancora.
Onestamente, noi speriamo di avere la possibilità di vedere ancora l’uccellino assassino volteggiare sui palchi. Here we go!

La scaletta della serata
- My Cosmic Autumn Rebellion
- Do You Realize??
- How??
- Yoshimi Battles the Pink Robots, Pt. 1
- Mother I’ve Taken LSD
- Waitin’ for a Superman
- Be Free, a Way
- Always There, In Our Hearts
- Love Yer Brain
- She Don’t Use Jelly
- Will You Return / When You Come Down
- Dinosaurs on the Mountain
- Moth in the Incubator
Encore: - Sagittarius Silver Announcement
- Worm Mountain
- All We Have Is Now
- Race for the Prize
a cura di
Mattia Mancini