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Rastroni presenta le sue “Anime da frutto”

Un album collettivo ricco di linguaggi artistici “distanti” per un risultato dai colori inaspettati

Potremmo condensare così il racconto di “Anime da frutto” il disco d’esordio di Rastroni, pseudonimo di Antonio Rafaschieri. Cantautore barese il cui nome d’arte nasce durante una partita a poker tra amici. Rastroni approda a questo disco dopo anni di “maturazione” e con altri percorsi alle spalle come una band pop- rock, i Wide, fondata con l’amico Gianni Pollex autore per Emma Marrone, Ermal Meta, Chiara Galiazzo, Alberto Urso, Elodie e Leonardo Lamacchia (Amici 2021). Proprio Pollex e Lamacchia sono alcuni dei musicisti che si sono incuriositi al progetto di Rastroni e hanno impreziosito il concept album rock psichedelico dedicato alla Terra e all’anima, all’avventura del protagonista che tra prese e perdite di coscienza giunge alla certezza che “ogni aspetto della vita abbia le sue importanti sfumature terrene, sensuali e quelle altrettanto importanti più astratte, complesse e profonde“.

Rafaschieri contestualmente a Rastroni ha intrapreso un viaggio con Enrico Ghedi, ex Timoria, formando i Gestalt Finale oltre ad essere session man dei Tears of Sirens, progetto elettronico-sperimentale. Fresco di selezione per la fase live dell’Arezzo Wave Puglia, abbiamo contattato Antonio per farci raccontare come un matematico si approccia alla musica, com’è nato “Anime da frutto” e i suoi nuovi progetti.

Ciao Antonio, benvenuto su Posta Indipendente. Quando sei diventato Rastroni e perché hai scelto di chiamarti così?

Ciao Mariangela, grazie per l’invito! Ahimè, “Rastroni” è solo una storpiatura grottesca del mio cognome, venuta fuori durante un poker con amici. Non ho un aneddoto pittoresco da raccontare a riguardo. Da una certa in poi gli amici hanno iniziato a chiamarmi così e ho pensato in maniera naturale di farne un nome d’arte.

Nella tua vita ci sono due grandi passioni, una è la musica, l’altra la matematica. Come concili questi due “pianeti”?

Sono molto connessi perché la matematica pura richiede molto sforzo creativo. Adoro il rigore scientifico, che ritengo un miracolo umano, e allo stesso modo mi piace produrre musica. Non sono per niente mondi opposti, sono due forme di bellezza fra cui il mio cuore si alterna sempre ben volentieri.

“Anime da frutto” Cover
Di sicuro sei una persona precisa, attenta ai dettagli. “Anime da frutto” il tuo album ha avuto una lunga “maturazione”, ci vuoi raccontare un episodio decisivo della lavorazione?

Dopo la stesura del primo brano, prodotto senza alcun particolare motivo se non l’esigenza di esprimere della musica e delle liriche libere, senza concessioni, senza “target”, pensai a un “sequel”, cioè a un testo che proseguisse la storia della precedente canzone. Da lì l’idea di avventurarmi in questa impresa. Il risultato finale poteva soddisfarmi di più dal punto di vista tecnico, ma è venuto fuori comunque un pezzo di cuore, non sento di esagerare troppo quando lo considero come un figlio.

Il disco è stato un lavoro corale nel quale hai coinvolto anche Gianni Pollex con cui hai fondato i Wide, oltre a Leonardo Lamacchia e altri musicisti baresi. Come hanno arricchito il tuo lavoro?

Suonando tutti gli strumenti e scrivendo tutte le parti, ho da sempre sentito il bisogno di ospitare linguaggi artistici distanti dalle mie influenze, talvolta opposti, perché i risultati ibridi sono quelli da cui spesso si tirano fuori i colori più inaspettati, e a ragion veduta è stato un viaggio pazzesco. Non smetterò mai di ringraziare tutti i musicisti che hanno avuto piacere a impreziosire il “pargolo”. In genere è andata così: “Hey, ti va di suonare una particina nel mio disco?” – “Hai già qualcosa in mente?” – “Vediamoci e seguiamo il flusso”.

Ascolta “Anime da frutto” su Spotify
“Anime da frutto” è un viaggio tra Anima e Terra, due pianeti apparentemente distanti ma in connessione. Da quale ti senti più “governato”?

Crescere mi sta portando a considerarli sempre più connessi, come suggerisci.
Se il nostro corpo è in armonia, lo è la nostra anima e viceversa. Se il contesto materiale che ci circonda è incline ai nostri sogni e al nostro modo di essere, la vita scorre con più luce. Non propendo, penso che ogni aspetto della vita abbia le sue importanti sfumature terrene, sensuali e quelle altrettanto importanti più astratte, complesse e profonde.

Rastroni
Dopo la presentazione del 27 novembre scorso, quando potremo ascoltare live “Anime da frutto” e quali altri progetti ci sono in ballo?

Il 29 Luglio ci esibiremo nella suggestiva ambientazione della corte del Castello di Sannicandro di Bari. Probabilmente chiuderemo qualche altra data prima, comunque è possibile seguire ogni aggiornamento sui nostri social! Questo è il link a tutti i contenuti e le mie pagine: Rastroni.

È già in fase di scrittura una nuova “navigazione”, forse un album perlopiù strumentale, orientato alla ricerca e alle atmosfere, ma non escludo di continuare a scrivere brani pop-rock come quelli di Anime da Frutto. Quest’anno, inoltre, pubblicherò un album con il progetto Gestalt Finale, duo sull’asse Bari-Brescia che ho fondato con il tastierista dei Timorìa, Enrico Ghedi.

a cura di
Mariangela Cuscito

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