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I Listrea e l’anestesia del presente

“Formicolio” questo il primo album della band bergamasca Listrea, fuori il 28 gennaio, in maniera del tutto indipendente. L’home recording delle traccia lascia trasparire la cura e la spontaneità con cui è stato compiuto il lavoro. Li abbiamo conosciuti già con “Un formicolio“, l’ultimo singolo preludio all’uscita del disco. Ora possiamo finalmente ascoltare l’intero album come un enorme flusso noise e progressive rock. Abbiamo così deciso di intervistare direttamente i Listrea per farci raccontare meglio ciò che hanno creato!

Ciao ragazzi! Benvenuti su Postaindipendente: come domanda di riscaldamento vi chiediamo di presentarvi al nostro pubblico che ancora non vi conosce!

Ciao Postaindipendente, grazie! Ci piace presentarci a chi ancora non ci conosce come Listrea, un’entità musicale e concettuale che riassume le nostre quattro personalità. Ad oggi, abbiamo pubblicato un mini-album, due singoli, un remix e finalmente il nostro primo album: Formicolio.

Il 28 gennaio pubblicate il vostro album di debutto “Formicolio”, un disco che cerca di raccontare in modo distorto la pandemia: il vostro lavoro, dunque, è la conferma che il lockdown ha anche avuto i suoi frutti?

È innegabile che sia stato un periodo molto difficile anche per noi, e infatti il disco e i suoi testi sono più la trasposizione di ciò che la nostra sensibilità del momento captava che un tentativo conscio di descrivere la situazione che stavamo vivendo collettivamente. Però ora ci troviamo con il nostro debutto tra le mani, ed è innegabile che sia stato per noi un’ancora di salvezza (o più che altro di alleviamento) poter lavorarci a distanza durante quei giorni di lockdown. Se proprio dovessimo fare una valutazione finale, quindi, sì, è innegabile che in un certo senso il sentirsi preda dell’incertezza più totale ci abbia effettivamente dato una mano nel far suonare Formicolio così.

Vi abbiamo già conosciuto con “Formicolio” e “Ustione”: quali sono le caratteristiche e gli influssi musicali che possiamo ritrovare nell’intero album?

Il disco noi lo sentiamo innanzitutto molto organico – non a caso abbiamo scelto di inserire temi, motivi, piccoli dettagli che collegano l’uno all’atro buona parte dei pezzi. Sono dodici, e sono stati scritti praticamente tutti nelle stesse settimane; perciò, crediamo che si percepisca una buona continuità attraverso l’ascolto, pur offrendo a chi ascolta una varietà stilistica abbastanza marcata. Sinceramente, questo aspetto ci soddisfa. Gli influssi strettamente musicali – più o meno riconoscibili – sono stati un certo filone di musica alternativa chitarristica, la musica cosmica tedesca, lo sperimentalismo taglia-incolla di alcuni dischi tra hip-hop ed elettronica sperimentale, il jazz, il prog… tante cose diverse che abbiamo inconsciamente processato.

Come vi sentite a riascoltare un album scritto durante un periodo, potremmo dire, surreale con l’animo di chi spera che questa situazione pandemica possa giungere al termine?

Sarà brutto da dire, ma a volte ci sentiamo ancora oggi rappresentati da ciò che abbiamo cercato di dire con il disco. Non è confortante, sicuramente il surrealismo della situazione generale si è un po’ dissipato, ma per chi fa musica la sensazione è più che altro quella di essere ormai anestetizzati nei confronti di ciò che accade. O per lo meno a volte si avverte il rischio di diventarlo.

C’è nelle tracce dell’album una in modo particolare che concentra il senso di tutto il disco?

Probabilmente Un formicolio. Musicalmente rappresenta il nostro momentaneo punto d’arrivo, e i temi trattati riassumono tutto il resto del disco a livello lirico.

Con la speranza di poterci incontrare, vi chiediamo, prima di lasciarci, se avete già organizzato delle presentazioni del disco live in cui potervi venire a sentire!

Sì, nonostante le enormi difficoltà ci stiamo rimboccando davvero le maniche per suonare questo disco potenzialmente ovunque. La scaletta è già collaudata da tempo e verso la fine di febbraio – situazione generale permettendo – dovremmo essere in grado di poter presentare Formicolio dal vivo in zona Brescia, la nostra città. Vi consigliamo di rimanere in contatto con i nostri canali per poter essere aggiornati sui concerti, e soprattutto di scriverci pure se volete farci suonare.

a cura di
Ilaria Rapa

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