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“Universo”: emozioni ad alta quota per il nuovo singolo di Orlvndo

“Universo” è una canzone d’amore atipica, una riflessione che coinvolge tutti in prima persona, un puzzle di versi scritti negli anni che aspettava il momento giusto per venir fuori.

L'”Universo” di Orlvndo

Orlando Capasso, in arte Orlvndo, classe ’99, è un giovane cantante di Verona. Raggiunge la notorietà sui social grazie a tre freestyle, “ATTO I”, “ATTO II” e “ATTO III”, usciti su Instagram tra febbraio e marzo 2020, con i quali totalizza complessivamente 70.000 visualizzazioni.

A marzo 2020 pubblica il singolo “Azkaban” e dopo pochi mesi il suo primo EP da indipendente “AD HOC” che raggiunge 50.000 streaming su Spotify.  A febbraio 2021 pubblica su Soundcloud “Occhi distratti”, che si posiziona al secondo posto nella chart generale e hip-hop della piattaforma. “Universo” è il suo nuovo singolo, in tutti gli store digitali dal 28 ottobre 2021.

Nel pezzo, Orlvndo si interroga sull’amore, partendo dalle aspettative che ci si crea fin da bambini. L’amore ci viene descritto come magnifico e noi, per riflesso, lo cerchiamo per sentirci completi. Crescendo realizziamo invece che quel finale non è scontato. L’amore è “una grande domanda” che ci tormenta. Ecco qui la nostra intervista a Orlvndo.

Ciao Orlvndo, prima di tutto complimenti per il tuo nuovo singolo. Ascoltando la tua discografia fino ad oggi si possono facilmente percepire influenze Pop, Rap e R&B. Chi sono perciò i tuoi principali punti di riferimento all’interno del panorama musicale?

Ci sono vari artisti che hanno segnato il mio gusto musicale e le mie influenze, tutti con generi e modalità di fare musica differenti, ma ciascuno con una grandissima personalità. Una particolarità che ho notato è il fatto che non abbia artisti storici, con i grandi nomi non riesco ad affezionarmi, sarà che non li sento così vicini a me.

In questo preciso istante sulla mia playlist Spotify possiamo trovare: Mac Miller, Childish Gambino, Bon Iver, Frah Quintale, Nayt, Tha Supreme, Bresh, Mecna, Olly, bnkr44 e tanti altri. Principalmente nel panorama internazionale sono molto più affascinato dall’R&B, mentre nel panorama italiano prediligo giovani artisti rap indie pop che mi spaccano l’anima ogni volta.

Orlvndo, puoi raccontarci la genesi di questo singolo? Come è nato “Universo”?

Questo pezzo ha cominciato a scriversi probabilmente da 2/3 anni. La canzone è come se fosse composta da pezzi di puzzle diversi che improvvisamente si incastrano perfettamente formando un puzzle unico.

Il titolo “Universo” è nato perché suonando gli accordi sembra esattamente di essere nello spazio cosmico. È stato un viaggio bellissimo e non è finito ancora niente. Siamo al 20% del progetto di questa canzone, aspettate altre sorprese, si capirà l’idea che ho in testa, non vedo l’ora! (Avevo in mente di andare su Marte ma non ho ancora quel budget).

Orlvndo
“Universo” inaugura un nuovo capitolo del tuo percorso musicale. Che evoluzione c’è stata rispetto ai tuoi lavori precedenti?

Non sto qua a dirvi che sono “cresciuto, maturato e ho trovato la mia dimensione”, perché non è vero. Ho passato periodi terribili e in questo momento, questo progetto e questa dimensione musicale mi fanno respirare. È la musica che sceglie me, non io che scelgo lei.

L’amore è un elemento ricorrente nei tuoi testi, presente anche in questo nuovo singolo. Qual è il tuo rapporto con questo sentimento? Quanto è importante per te l’amore, nella vita e di conseguenza nella musica?

Nei miei testi non si parla di amore, ma della mancanza di esso. I miei testi parlano dell’amore in modo molto velato, sono più presenti tematiche come l’egoismo e il non amore. Se quest’ultimi non risultano, il mio obiettivo è stato raggiunto perché significa che sono riuscito a descrivere effettivamente come le persone vedono l’amore.

È il sentimento più complesso che abbiamo perciò molto difficile da identificare, ma ciò che non si ha lo si desidera e ciò che si desira lo si conosce molto bene.

Io non ho mai ricevuto amore nella mia vita. La cosa che lega tanto me e chi mi ascolta è proprio questa mancanza. Le persone non crescono quando vengono amate bensì quando qualcuno tira via un po’ di amore. Un amore bisognoso non è amore, è dipendenza; un amore affascinato non è amore, è ammirazione. Andrò a fondo a queste mie idee, magari riuscirò a scoprire me stesso. Per ora, mentre sopravvivo, scrivo.

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a cura di
Alessandro Michelozzi

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