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Guzzi e il cantautorato italiano: l’intervista

Grandissimo amante del cantautorato italiano, Guzzi nella sua musica riesce a combinare questo genere all’indie pop, creando un insieme di colori e armonia.

Alessandro Domenici, in arte Guzzi, nasce a Pietrasanta nel 1991. Da sempre grande ascoltatore di musica cantautorale italiana e data l’amicizia con Daniele Barsanti (cantautore di Lido di Camaiore) decide di muovere i suoi primi passi nel mondo della musica e provare a raccontare in strofe il proprio mondo.

Inizia così la stretta collaborazione con Mirko Mangano, produttore artistico del progetto, dello studio di registrazione Media Wave di Massa (MS). Il primo singolo, “Lampioni“, esce a dicembre 2019, raggiunge velocemente i 26,000 stream su Spotify, seguito da “24 Ore“, uscito ad aprile 2020 che raggiunge i 28,000 stream in breve tempo. “Domenica“, l’ultimo singolo uscito sempre su Spotify, registra più di 7,000 stream nella prima settimana.

Alla domanda “perché Guzzi?”, il cantautore risponde affermando che gli piace l’idea di qualcosa che possa andare in qualsiasi direzione, proprio come una moto.

Guzzi su Spotify
Ciao Guzzi, benvenuto su Posta Indipendente! Abbiamo visto che il cantautorato italiano ha influenzato molto la tua vita e la tua musica, chi ti ha ispirato particolarmente?

Ciao ragazzi! Si, ho sempre ascoltato moltissimo i cantautori italiani. Però se proprio ne devo indicare qualcuno in particolare dico senza ombra di dubbio De Andrè e Lucio Dalla, tra i più recenti invece Bersani e Moro.

Prima di iniziare la tua carriera da cantautore hai avuto altre esperienze in ambito musicale?

Si, sono stato il frontman di una band e ho avuto pure i capelli che mi coprivano gli occhi! Proprio un altra vita eh! Scherzi a parte, è stata un’esperienza che mi ha fatto suonare in bei posti, Alcatraz e Ariston su tutti.

Guzzi
Il singolo “Serie A” tratta il tema di fare il primo passo e della domenica. In che modo queste tematiche si riscontrano anche nel singolo “Domenica”?

Se ci penso bene effettivamente le tematiche di riscontrano anche in “Domenica”. Va bè, la domenica perché naturalmente tutte e due le canzoni hanno come “sfondo” quel giorno della settimana. Il primo passo perché in “Domenica” è andato a buon fine, in “Serie A” invece è ancora tutto in bilico.

Quali tematiche che ti stanno più a cuore affronti nelle tue composizioni?

Io credo che effettivamente l’amore “muove il sole e le altre stelle”, quindi una tematica che affronto sempre volentieri è quella amorosa, anche perché ha sempre mille sfaccettature. Però diciamo che lascio sempre andare la penna, io seguo solo l’ispirazione e vedo dove mi porta.

Con il singolo “La notte porta consiglio” hai avuto la fantastica opportunità di partecipare alle selezioni di AreaSanremo. Che esperienza hai tratto da questa avventura?

Poter essere a Sanremo a causa della musica è sempre una cosa fantastica. Sicuramente mi ha dato la certezza di voler dare tutto me stesso alla musica, nel bene e nel male. Per il resto, vedremo quello che succederà.

a cura di
Redazione

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