“Le Parole”: il nuovo singolo di SAVMA
È uscito venerdì 29 ottobre il nuovo singolo di SAVMA, cantautore palermitano, dal titolo “Le Parole” per MAIONESE Project/Matilde Dischi.
Da sempre innamorato della musica, SAVMA a soli 18 anni si trasferisce a Roma, dove continua a perfezionare il suo
percorso musicale. Grazie all’incontro con la cantautrice Paola Angeli nel 2013, scrive il suo primo brano “Ora”.
Da quel momento, continua scrivere e comporre i propri brani, fino al primo progetto discografico di inediti in collaborazione con il musicista Andrea La Scala.
Negli anni colleziona numerose e soddisfacenti partecipazioni a programmi TV e concorsi sul territorio nazionale, fino all’importante posizionamento in semifinale del Cantagiro nel 2019. Nel 2021 inizia la avventura discografica con
Maionese Project di Matilde Dischi, con la quale ha pubblicato “Le Parole”.
Il testo profondo e ricco di significato, scritto da SAVMA affiancato alla produzione artistica da Gentile, è accompagnato da un sound pop elettronico trascinante: nel suo nuovo brano, SAVMA canta l’accettazione, la speranza, i sentimenti puri, la libertà, con un ritornello incisivo e potente che sottolinea l’importanza delle parole come strumento di unione e non di divisione.
Incuriositi da questo bellissimo brano, abbiamo fatto qualche domanda a SAVMA.
Il testo di “Le Parole” è molto profondo. Cosa ti ha ispirato nella sua composizione?
“Le Parole” nasce dai racconti delle persone che mi sono vicine e da quello che purtroppo sentiamo quotidianamente in tv o leggiamo sui giornali: le “diversità” di ogni genere che vengono vissute come qualcosa di sbagliato e sfociano in discriminazione (omofobia, bullismo, femminicidio, razzismo), non capendo che le diversità ci rendono più forti, ci
aiutano a comprendere, a crescere, a umanizzarci, a sognare. Bisogna sempre stare attenti alle parole che usiamo, perché molto spesso sono taglienti come lame e feriscono molto di più, toccando le corde più profonde della nostra anima.
“Niente rende uguali le persone. Ognuno il suo colore la sua libertà”. Una frase molto profonda, che racchiude in maniera semplice e diretta la bellezza della diversità. Quanto volte ti sei sentito diverso? Come lo hai superato?
Quante volte mi sono sentito diverso? Tante, e ne ho sofferto tantissimo. Oggi mi rendo conto che tutto mi è servito per essere quello che sono ora: libero. La diversità in generale non è solo una parola, c’è un mondo dentro: chi di noi nella vita non si è mai sentito almeno una volta diverso. La società ci impone degli stereotipi, ma se ci riflettiamo, la società siamo noi, tutti noi, quindi mi chiedo: quanta bellezza c’è nell’essere diversi, unici? Possiamo solo imparare da questo. La diversità è la mia arma vincente, mi ha reso più forte e sicuramente la musica è stata la mia valvola, la mia amica del cuore.
La musica, come per la maggior parte delle persone è un salva vita. Per te cosa significa essere un cantautore?
Io racconto di me, della gente, le storie delle persone, ogni frammento di vita quotidiana, potrei dirti che molto spesso per me è più facile scrivere e cantare che parlare, nella musica ritrovo me stesso ogni cosa è una ispirazione, non c’è un chi o cosa. tutto mi parla attraverso la musica.
Su quali parole la gente dovrebbe riflettere maggiormente nell’epoca che stiamo attraversando adesso?
Stiamo vivendo un momento storico pesante, a volte penso che stiamo tornando indietro e tutto quello che abbiamo conquistato ci stia sfuggendo di mano. Penso e credo che la gente dovrebbe semplicemente riflettere prima di parlare, e che l’unica parola che bisognerebbe usare sia “libertà”: quella di essere e vivere la propria vita.
Quale sarà il tuo prossimo progetto dopo l’uscita di “Le Parole”?
È ancora presto per poterne parlare ma progetti tantissimi! Posso solo dire che stiamo già preparando un nuovo singolo che rispecchierà assolutamente quello che io sono.
Grazie di cuore per aver reso questa intervista emozionante e profonda!
a cura di
Martina Giovanardi
