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The Unikorni il duo che non sapevamo di volere

I The Unikorni sono un duo torinese composto da Fabrizio Pan (voce e chitarra) e Giorgia (batteria). Il loro è un genere che sicuramente a chi è cresciuto negli anni ’90 apprezzerà moltissimo. Soprattutto ben si discosta, in un panorama musicale in cui predomina il pop o l’indie pop, da quel che le radio ci propongono.

Comunque un po’ di pop ce l’hanno anche loro, da tutto ciò nasce Latte Color Plastica il singolo d’esordio che anticipa l’uscita per Pan Music del loro primo album, seguito da Un metro di distanza, nuovo singolo disponibile in tutte le piattaforme.

Noi vi consigliamo l’ascolto, intanto conosceteli con noi:

Ciao The Unikorni o meglio Fabrizio e Giorgia, prima di parlare del vostro nuovo singolo “A un metro di distanza”, non posso esimermi dal domandarvi: perché unikorni? Da cosa nasce il nome del vostro duo?

Volevamo creare un contrasto tra il simbolo idilliaco, colorato e dreamy dell’unicorno come lo immaginiamo noi, e la nostra musica, distorta, grezza e grunge.

Il “THE” è arrivato per caso, volevamo dargli un tocco Indie al nome, preso un po’ da alcuni artisti italiani che l’hanno usato… solo UNIKORNI ci sembrava troppo Metal.

Adesso invece iniziamo con l’intervista quella vera. Il titolo del brano preannuncia già una correlazione al periodo storico discutibilmente brutto appena trascorso. Quanto ha influito la pandemia, le restrizioni e il lockdown con la vostra produzione artistica?

Tanto. L’idea del brano è proprio partita dal disagio e dalle paure che si sono formate in quel periodo.

La cosa che mi ha colpito di più è proprio questa paura di avvicinarsi alle persone.

Mi ricordo la prima volta che l’ho provata con una persona a cui volevo bene, ci ho combattuto… mi son sentito sporco e non mi è piaciuta.

Una cosa positiva del lockdown è che abbiamo avuto un po’ più di tempo per scrivere e questo ha aiutato la fase creativa, ma sicuramente le tematiche trattate sono state toccate profondamente.

Presumo che, proprio a causa delle restrizioni, al momento non vi state esibendo, ma appena uscirà l’ep avete già fatto una scaletta approssimativa con le tappe del possibile tour?

Esatto. In questo momento è molto difficile per le bands emergenti muoversi a meno che non fai grandi numeri.

Ci piacerebbe iniziare a portare il progetto in giro nelle maggiori città italiane. Torino Milano, Bologna e Roma. Piano piano portare la musica a più pubblico possibile.

THE UNIKORNI
È indiscutibile quanto siate rock e di quanto si percepisca anche dello sporco e figo grunge nelle note del nuovo pezzo. Nasce da sé la domanda: quali sono gli artisti che vi hanno ispirato o ai quali vi ispirate?

Sicuramente Jack White, la sua libertà compositiva e sonora mi ha sempre affascinato. L’idea del due nasce dal nostro amore per i White Stripes. Il loro Sound grezzo ci piace, la loro semplicità anche. Poi sicuramente abbiamo preso qualcosa anche di più moderno dai Royal Blood, l’utilizzo di un sound più grosso, Pop e meno Garage, senza abbandonare le distorsioni.

Il pezzo a me personalmente è piaciuto e spero di sentire presto un EP intero, magari anche di vedervi live. Siete stile spacco la chitarra o lancio sul pubblico (restrizioni covid permettendo?)

Direi entrambe… la cosa più importante per noi è che ci sia energia… e che questa passi da noi al pubblico, alimentandosi sempre di più.

Non vediamo l’ora di portare i pezzi sul palco!

a cura di
Iolanda Pompilio

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