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Alibi Fulmine tornano con un nuovo album

Approfondiamo quindi i temi e la produzione dietro il nuovo cd degli Alibi Fulmine, “Alibi senza Alibi” uscito lo scorso 2 Luglio.

Nelle 10 tracce che compongono il nuovo progetto della storica band Genovese, si sentono le tipiche sonorità che la band ama definire “swing noir & spy”. La mescolanza di generi che vanno dallo swing ,al surf passando per il blues li rendono riconoscibili al primo ascolto. Infatti ogni volta che ascolti una loro canzone hai la sensazione di essere entrato in un film noir, tra personaggi assurdi ma con quel “non so che” di familiare.

Le foto degli Alibi Fulmine sulla cover del disco

La formazione degli Alibi Fulmine in questo album ha visto aggiungersi Paolo Tansi e Giorgio Biasiolo alla formazione originale che vede Adriano Campesi, Mauro Carbone, Maurizio Magnasciutti, Alessandro Strano e Sabrina Verdi.

Nelle vostre produzioni usate strumenti molto variegati e ricercati, tar i quali lap steel guitar e theremin, li avete reperiti solo per l’album o li avevate già, magari per collezione personale?

Maurizio: Li avevamo già e li usavamo quando possibile nello spettacolo live a parte la “castanet machine” comprata apposta. I campioni di timpani e campane tubolari (come strumenti reali usati in molti arrangiamenti anche dei Beatles,Tom Jones,Mina,Ennio Morricone ecc…) sono stati inseriti in arrangiamento già in fase di preproduzione .

Negli ultimi anni c’è stato un forte ritorno al vintage, possiamo quindi dire che voi siete stati precursori o quasi profeti di ciò, con la vostra musica che già lo faceva prima che fosse main stream. Ritenete d’aver influenzato qualche artista?

Maurizio: No, semmai grandi artisti del passato hanno influenzato noi in un modo o nell’altro e te ne cito diversi: Henry Mancini,Ennio Morricone,Ritz Ortolani,Piero Umiliani,Gianni Ferrio,Beatles,George Harrison,Natalino Otto,Fred Buscaglione, Stelvio Cipriani. Peraltro anche molti nella storia del rock si sono messi alla prova con pezzi di ispirazione spy vedi appunto i Beatles di ”Hey bulldog“, i Deep  Purple di “This time around” o Mina con “Whisky”.

Avete precedentemente detto che Alessandro Strano si occupa della ricerca delle immagini da proiettare nei live, che processo usi? Cioè hai già in mente da quali film prendere gli spezzoni che userai?

Maurizio: Lascio parlare direttamente lui!

Strano: Naturalmente tutto nasce dalla musica e dal testo che Maurizio mi sottopone in qualsiasi momento del giorno e della notte. Dopodiché metto a disposizione la mia passione per il cinema e la letteratura noir e hard-boiled andando a scegliere corti spezzoni che più si adattano al testo oppure faccio riprese e curo personalmente i montaggi di materiale appositamente girato anche per i nostri promo che ci autoproduciamo. Abbiamo strutturato il live in maniera tale che io riesco a mixare in tempo reale i video in modo tale che ad ogni canzone il pubblico può anche vedere delle immagini che lo fanno entrare ancora di più nell’atmosfera creata dalla musica.

Con cosa consigliereste di accompagnare l’ascolto del vostro nuovo album? Qualche film o drink?

Maurizio: Perché tutti e due insieme non è possibile? (ride, ndr

Dopo essere andati nel nostro sito www.alibifulmine.com e acquistato il vostro bel CD “Alibi senza Alibi”, su suggerimento mio e di Strano che sta spiando tutto quello che digito, si potrebbe bere:

Le notti di Bahia” – Cachaca

Noir” e “Pericolo all’istante” – Pastis

Note di juke box “ – Bourbon

Mysterious eyes” e “Un’altra anima” – Assenzio

Salute e buon ascolto a tutti!

a cura di
Federico Zanoni

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