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“Tieni a cuore il rumore”: il nuovo romanzo di Jole Lorenti

Jole Lorenti, esce con il suo nuovo romanzo. “Tieni a cuore il rumore” per New Book Edizioni. Arianna, la protagonista, dà voce ad un’esplosione di sentimenti ed emozioni uniche.

Jole Lorenti nasce nel 2000 in Calabria. Ad oggi è una studentessa universitaria della facoltà di sociologia con la passione per l’arte in tutte le sue forme, ma in particolare per la scrittura. Nel 2017 ha creato il suo profilo Instagram pensierinevoluzione dove ha iniziato a condividere tutti i suoi pensieri, pubblicando il suo primo romanzo “Vale solo l’amore” nel 2020, e poi “Tieni a cuore il rumore” nel 2021. Scrivere ha sempre significato, per lei, andare oltre, quasi allo stesso modo in cui riesce a farlo viaggiando. Ma iniziamo ora con le domande direttamente alla scrittrice:

Ciao Jole! Eccoci qui a presentare “Tieni a cuore il rumore”. Dal titolo del romanzo si evince che per te l’amore è un qualcosa di frenetico, caotico, che fa notare la sua presenza una volta che si palesa, e per questo motivo non va assecondato. È così?

In realtà penso che l’amore vada assecondato la maggior parte delle volte, che debba esse lasciato libero. Ogni volta che ci imponiamo su di lui, eccolo pronto a scalpitare ed a fare baccano pur di farsi sentire. Credo per questo che debba essere tenuto a cuore.

Arianna, la protagonista di “Tieni a cuore il rumore” è la portavoce dei sentimenti ed emozioni che sono protagonisti indissolubili dei tuoi libri. Che persona è Arianna e come è nato il suo personaggio?

Arianna è una ragazza un po’ caotica. Ho amato scriverne la complessità. Mi è piaciuta dal principio proprio per il suo modo di non arrendersi, potrebbe sembrare una donna che scappa continuamente e, invece, a modo suo, sa restare.

Leggendo fra le righe del tuo romanzo, si nota la tua scelta di usare diversi modi di veicolare i messaggi d’amore: tramite le lettere scritte su carta, e la messaggistica digitale IMessage e telefonate… essendo tu parte della generazione Z, ma allo stesso tempo scrittrice, credi esista una modalità più “concreta” per esprimere i sentimenti?

Sono fermamente convinta che qualsiasi forma vada bene quando, di fondo, c’è un messaggio importante da far passare. L’amore, di per sé, non è racchiudibile in una app di messaggistica istantanea e nemmeno in una lettera proprio per il principio di libertà del quale parlavamo prima. Possiamo semplicemente cercare di coglierne un po’ l’essenza attraverso questi brevi spezzoni.

Quando è stato il momento esatto in cui hai deciso che volevi scrivere? Che consigli daresti a persone che vorrebbero cominciare a farlo?

Non ho scelto di voler scrivere, ma la scrittura ha scelto me quando avevo nove anni. Ho cominciato con i diari segreti e non mi sono fermata. Consiglierei a tutti di provarci, di proporsi, di buttarsi in mezzo a tanti altri scritti perché potrebbe uscirne qualcosa di meraviglioso, il viaggio più bello della propria vita.

I tuoi capitoli hanno come titoli una sorta di leitmotiv e incoraggiamenti. Gli stessi che a volte pubblichi sulla tua pagina Instagram “pensierinevoluzione” Ti è mai capitato di ricevere ringraziamenti dai tuoi lettori/fans per i messaggi che regali? Puoi fare un esempio?

Io e le persone che seguono quotidianamente pensierinevoluzione  abbiamo un legame speciale. Capita spessissimo che mi scrivano in privato dopo aver condiviso un post o dopo aver letto i romanzi, è sempre un’emozione speciale. Lo è ancora di più quando mi riscrivono dopo un po’ di tempo e mi mettono al corrente di quello che è successo mentre non ci siamo sentiti. Hanno la capacità di farmi emozionare anche con un semplice “ciao”.

So che sei un’amante del viaggio. Se un giorno dovessi scegliere, in quali di queste due frasi ti ci ritrovi di più? “Partire per tornare” – “Partire per scoprire”.  E perché?

Sceglierei sicuramente la prima frase: partire per tornare. Ogni volta che lasci un posto ci rimane incastrato un pezzo di te, mi piace credere che si possa tornare in ogni luogo, anche dopo anni dall’averlo visitato, e ritrovare quello che eravamo la prima volta che ci siamo stati.

Credi che per scrivere di emozioni profonde, dell’amore vero, ci voglia coraggio? Oppure è solo necessità?

È una combinazione di sentimenti che combaciano, letteralmente. Il coraggio di esprimersi risponde alla necessità di doverlo fare, penso che siano emozioni equivalenti.

Ultimamente, e soprattutto in questo anno e mezzo di lockdown, ho notato che i post e pagine Instagram parlanti di sentimenti e frasi di incoraggiamento aumentano sempre più. Credi che le persone sentano il bisogno di tornare a focalizzarsi di più sui sentimenti e imparare ad ascoltarli/si? Che esperienza hai in questo tema, e anche dalla tua pagina Instagram?

Credo che avere più tempo per stare con sé stessi abbia aperto una profonda riflessione anche su quello che si prova. L’immobilità forzata ci ha costretti a pensare a tutte le cose che prima lasciavamo scivolare immersi nella nostra frenesia. Appunto per questo sono nate così tante pagine che riguardano i sentimenti, anche in questo caso è la risposta ad una necessità ed il modo più semplice per condividere ciò che proviamo. Persino per me pensierinevoluzione è sempre stato questo e, durante questo periodo, ha incrementato il suo effetto terapeutico.

Se dovessi descrivere l’amore con una canzone, o con un cibo, quale sceglieresti?

Sceglierei “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang” di Jovanotti. Il suo ritmo, l’energia che sprizza da tutte le note musicali.

E un po’ come il Big Bang, anche il nuovo romanzo “Tieni a cuore il rumore” di Jole è esplosivo! Incuriositi? Procedete al suo acquisto!

a cura di
Francesca Bandieri

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