Rino Arbore torna con “temporary life?”
Dopo “Après la nuit” (2009) e “The roots of unity” (2015), Rino Arbore, chitarrista e compositore pugliese, molto attivo in varie formazioni sin dalla fine degli anni ‘70, torna a collaborare con l’etichetta leccese Dodicilune. Distribuito dal 4 maggio in Italia e all’estero da IRD e nei migliori store on line da Believe Digital, nel nuovo progetto discografico “temporary life?“, Arbore propone dieci composizioni originali nelle quali è affiancato da Giorgio Distante (tromba), Mike Rubini (sax alto), Giorgio Vendola (contrabbasso) e Pippo D’Ambrosio (batteria). Su Youtube è disponibile anche un video del brano che dà il titolo all’album diretto da Lorenzo Zitoli, prodotto da Isabella Romano, con la danza di Giordano Signorile e la coreografia di Fausta Policarpo.
«Dopo aver esplorato le dimensioni del rito e del dolore con l’album “The Roots of Unity”, in questo disco Rino Arbore affronta una serie di questioni etiche spinose: la capacità di resistere al male, l’indifferenza o l’empatia al dolore altrui, il valore della vita»,
sottolinea Fabrizio Versienti, giornalista e critico musicale nelle note di copertina.
«Punto di partenza sono tre foto segnaletiche di una ragazzina polacca internata ad Auschwitz: Czeslawa Koka, morta nel 1943, a 14 anni, dopo solo tre mesi di prigionia, ammazzata forse con un’iniezione di fenolo. L’album è dedicato a lei, e al fotografo del campo Wilhelm Brasse. I titoli dei brani sembrano suggerire una qualche forma di narrazione legata alle loro vicende», continua Versienti. «La musica, potente e tesa, è affidata a un quintetto dalla geometria jazzistica classica, ma solo sulla carta. La struttura della musica è più libera e più complessa, segue un’estetica cameristica che continuamente scompone il gruppo in unità più piccole, fino a vere e proprie cadenze affidate ai singoli musicisti».
Continua Versienti:
A situazioni più compatte all’insegna del free-bop, come in “Czeslawa Cries”, “The Train at Dawn” o “Dance of Pigs”, si alternano episodi più articolati come “Temporary” o la conclusiva “Corpi inutili”. Non manca la melodia, allusiva e straniante (“L’amore in fondo”), una tipica ballad obliqua di cui Arbore sembra conoscere il segreto», prosegue il giornalista. «Tutti i musicisti impegnati suonano in modo splendido: le linee zigzaganti di Rubini, il pathos lirico di Distante, la calda presenza di Vendola e il contributo sempre drammaticamente pertinente di D’Ambrosio, oltre alla chitarra di Arbore che dà il tono e il colore alla musica, contribuiscono a caratterizzare un lavoro la cui bellezza e la cui bruciante intensità ci accompagneranno a lungo».

Dodicilune Records
L’etichetta Dodicilune, fondata da Gabriele Rampino e Maurizio Bizzochetti è attiva dal 1996. Dispone di un catalogo di quasi 300 produzioni di artisti italiani e stranieri. Distribuiti nei negozi in Italia e all’estero da IRD. I dischi Dodicilune possono essere acquistati anche online, ascoltati e scaricati sulle maggiori piattaforme del mondo grazie a Believe Digital.
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