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Nessuna barriera per i Cactus? con “Track 1”

Dopo esser stato presentato in premiere su RIVISTA STUDIO, è uscito il 4 maggio “Track 1”, il nuovo singolo dei Cactus?

Nel pieno della loro libertà d’espressione e creativa – che rimarcano nel presentare il loro nuovo lavoro definendo la loro musica senza “Nessuna barriera, nessuna forma”  – i Cactus? tornano a pubblicare un inedito grazie alla release del nuovo singolo “Track 1”, e, ancora una volta, ci sorprendono cambiando totalmente genere di riferimento. A suggestionarli prima e guidarli poi è infatti la corrente hyperpop, che da mesi sta ridisegnando le regole della musica in tutto il resto del mondo.

Da “Sorry for my accent” a “One more final”

Un percorso, quello della band, che parte nel 2016 con l’EP “Sorry for my accent” e un indie-rock 2.0 di stampo brit, e che li fa evolvere nel tempo con la presentazione del primo LP, “No People Party” (2019, Costello’s Records), in cui combinano dance-punk di metà anni 2000 con l’attuale movimento lo-fi bedroom. Nel 2020 arriva poi la loro mutazione finale, con le pubblicazioni dei singoli “Shitdisco”“Blue Lips / Cold Heart”, “Broken Light Switch” “Post Mortem Debugging” in cui aggiungono al loro bagaglio sonoro vibrazioni ’80s e suggestioni dark-pop che aprono ad un pubblico di più ampio respiro. Quest’ultimo passaggio risulta fondamentale nel loro cammino e i riscontri non tardano ad arrivare vedendo i brani godere di un ottimo posizionamento worldwide grazie alle playlist di Apple Music prima e Spotify poi.

L’esigenza artistica prima di tutto

Ma è a questo punto, quando la strada sembra “spianata” e l’attenzione è ai suoi massimi storici per il trio veneto, che i ragazzi decidono di mettere, ancora una volta, la loro esigenza artistica davanti a tutto. Nascono così quattro nuovi brani di puro hyperpop, che li posizionano tra i pionieri del genere per l’Italia.
Che coraggio dite?
No, pura autenticità. Nessuna barriera, nessuna forma.

“Prima di produrre ONE MORE FINAL (il nostro nuovo EP) non avevamo idea di dove saremmo andati a finire. Avevamo appena registrato canzoni molto indie pop ma sentivamo di aver esaurito il genere. Siamo partiti a produrre TRACK 1 usando suoni nu-rave, provando a capire come portare le nostre produzioni a qualcosa di nuovo per noi. Conoscevamo già la scena pc music e hyperpop ma non ci era mai saltato in mente di cantare usando l’autotune e approcciare un sound design creativo e senza regole. Ci abbiamo provato e ci siamo trovati a nostro agio nel farlo, ci si è aperto un mondo in cui potevamo usare le melodie più pop che ci venivano in mente e allo stesso tempo distruggerle nei modi più assurdi. Da lì sono partiti 9 mesi di sperimentazioni e di registrazione in cui abbiamo prodotto l’intero EP; é stata l’esperienza di produzione più divertente mai provata, mischiavamo sessioni di produzione con festini/dj set casalinghi in cui finiva dentro qualsiasi remix trovato su soundcloud e video r/deeepintoyoutube”.

Cactus?
“Cosa avrebbe pensato chi ascolterà queste canzoni”

Ci siamo chiesti spesso cosa avrebbe pensato chi ascolterà queste canzoni, abbiamo inventato storie assurde ma abbiamo sempre saputo che ormai ci piaceva troppo e non volevamo fare passi indietro.
Vogliamo solo essere completamente autentici riguardo la nostra musica.
La musica è il più forte strumento di comunicazione che abbiamo e, se abbastanza potente, può cristallizzare le nostre emozioni in una forma con cui si possa interagire.
Nessuna barriera, nessuna forma.” 
 

Crediti

Produzione a cura di Cactus?
Registrato presso From Da Cove
Mix e master a cura di Federico Carillo

“Track 1” – Cover
Biografia

I Cactus? sono un trio proveniente dalle pianure industriali del nord Italia.
Nel 2016 pubblicano il loro primo EP “Sorry for My Accent”, ispirandosi all’indie di stampo british ma con un sound lo-fi.
L’EP è accolto con interesse dalla critica e il singolo “I Don’t Think It’s Good for You to Stop Smoking” viene inserito nella playlist Spotify Best of Indie della label Domino Records (Arctic Monkeys, Franz Ferdinand).
Nel 2017 vengono contattati da Bodhi, un indie rapper di Denver, per collaborare ad una canzone che i Cactus? avevano caricato su Soundcloud come beat strumentale; il geniale video di “Amazing, Pt.1” diventa virale e ad oggi la canzone ha superato l’1 milione di ascolti su Spotify.

Il primo EP


Il primo LP “No People Party” vede la luce nel febbraio del 2019 sotto l’etichetta Costello’s Records. L’album mostra a pieno la dinamicità stilistica della band e una grande evoluzione nella produzione, registrando tutto nel loro piccolo home studio. Il loro disco combina il dance-punk di metà anni 2000 con l’attuale movimento lo-fi bedroom, il tutto colorato da multi-layers di synth anni Ottanta e samples di vario genere. Durante il 2019 portano live il loro disco girando tra nord e centro Italia, due concerti a Londra e uno allo storico Juwenalia Festival a Varsavia.
Nel 2020 annunciano la loro partecipazione all’

SXSW ad Austin in Texas e l’arrivo di nuova musica che si concretizza con i singoli “Shitdisco”, “Blue Lips / Cold Heart”, “Broken Light Switch”. Il sound vira verso vibes 80s e suggestioni dark-pop che aprono a un pubblico più ampio, pur mantenendo vive le radici lo-fi / updance caratteristiche del trio. Con una fanbase in continua crescita e migliaia di ascolti in digitale (l’ultimo singolo “Post-Mortem Debugging” viene inserito nelle prestigiose playlist Spotify Modern Psychedelia e Indielandia e in quelle Apple di mezzo mondo: Indie PopNew In AlternativeNew In Indie), confermano un’attitudine e una produzione musicale di livello internazionale.
Il 2021 porta aria di cambiamento e la band decide di alzare ancora una volta l’asticella della sperimentazione estremizzando quell’approccio DIY che offusca i confini tra la musica composta in camera da letto e la produzione in studio, da sempre loro tratto peculiare: il secondo EP, previsto per l’estate e anticipato da 2 singoli, abbraccia gli umori post-pandemici del nuovo hyperpop.

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