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Fuori ora “Trains and Horses”, il nuovo singolo dei Barbarisms

“Trains and Horses” è il quarto singolo estratto da “Zugzwang”, quarto disco dei Barbarisms in uscita questo venerdì.

“Trains And Horses”, uno dei brani più melodici e sognanti dell’album, inizia con delicati accordi di chitarra, presto raggiunti dalle limpide note di un pianoforte e dalla voce di Nicholas Faraone sempre in bilico tra il tragico e l’ironico, in un crescendo emotivo che, pur collocando il brano nel solco della tradizionale ballata folk, la trascende e stravolge. Una canzone eterea e terrena, sognante ma, allo stesso tempo, terribilmente reale.

Zugzwang” uscirà il prossimo 23 Aprile 2021 su etichetta A Modest Proposal Records con distribuzione digitale curata da Costello’s / The Orchard.

“Trains And Horses” è un brano d’evasione. Un mix tra un sogno ad occhi aperti e la storia dell’album in miniatura. Parla del tirarsi su e togliersi via tutta la sporcizia di dosso, ma al tempo stesso del non essere abbastanza pronti per tornare alla realtà.
Quindi si trova nuovamente rifugio nella fantasia.

Another sunday morning

“Another Sunday Morning” è una gara di sbornia con Kris Kristofferson e Johnny Cash. È una classica canzone country di una band che non ha alcun diritto sulla tradizione della musica country, ma che per comodità si arrende a quella forma musicale.

Il video è stato diretto da Max Herrlander, già dietro la macchina per “Lost Positions” video del singolo estratto dal secondo album dei Barbarisms “Browser” (A Modest Proposal Records, 2016), ed interamente girato in Indiana durante i giorni della Indy500 gara automobilistica che si svolge il fine settimana del Memorial Day sul circuito ovale del Motor Speedway di Indianapolis.

“Another Sunday Morning” è una ballata midtempo, struggente e dotata di quel pizzico di cinismo che non guasta mai, scritta nel solco della tradizione che vede celebrati i postumi di una sonora sbornia. Il dolce backing vocal di Alice Bowman conferisce un tocco delicato a un brano concepito con maestria e passione, avendo Kris Kristofferson e Johnny Cash in mente.

Clean Evil

Nicholas Faraone, cantante e compositore dei Barbarisms descrive così il brano:

”Clean Evil” è un brano sull’ “andare avanti”, andare avanti anche se non riesci ad essere all’altezza delle aspettative, come un truffatore che sopravvive alla giornata. Da un lato ti aggrappi, come ad un filo di speranza, all’idea che tu possa contribuire con qualcosa di significato alla vita delle altre persone, dall’altro mantieni le apparenze per proteggere la tua solitudine. Si tratta di fingere fino a quando un giorno potrai davvero dire di avercela fatta come un vero essere umano.

Nicholas Faraone

Il video è stato diretto da Ben McIntire ed interamente girato nella proprietà di Jan Håfström artista svedese 81enne che da tempo lavora in un fienile trasformato in studio d’arte a pochi km a nord di Stoccolma. Nelle intenzioni del regista la clip vuole esprimere l’esagerata importanza e l’insignificante inadeguatezza che proviamo in momenti diversi della nostra esistenza.

“Clean Evil” segue la pubblicazione di “I Want To Change My Mind”, ballata dall’inconfondibile impronta ‘Barbarisms’ impreziosita da una sopraffina melodia ammantata di desiderio, spleen e quieta disperazione, e che soprattutto vanta il featuring ai backing vocals di Alice Boman, talentuosa cantautrice svedese autrice di “Dream On”, uno dei migliori esordi cantautorali dell’anno appena trascorso.

I Want To Change My Mind”

Nicholas Faraone, cantante e compositore dei Barbarisms descrive così il brano:

“I Want To Change My Mind” è stata la prima canzone che ho scritto per il disco. Avevo in testa la melodia ma non scrivevo testi da molto tempo. Ero a corto di parole, ho iniziato così a cantare la linea blues più banale che si potesse immaginare e ho notato che la mia lingua non era frenata. Ho capito che stavano uscendo parole vere, cosa che mi mancava da un po‘, quindi ho continuato. Mi è venuta in mente l’immagine di un motel in Canada con uno strano nome, “The Imperial Inn / Boston Chinese Restaurant”. Da lì è scaturita la storia dello strano stratagemma adottato da un poliziotto per smettere di bere. Da un lato è una narrazione che esprime fiducia verso la possibilità di un recupero, dall’altro c’è la consapevolezza che non esiste cura per un cuore spezzato.

Zugzwang

“Zugzwang” è il titolo del quarto disco dei Barbarisms in uscita il 23 aprile 2021 su etichetta A Modest Proposal Records.

Tracklist
1. I Want To Change My Mind
2. Central Stockholm
3. Another Sunny Morning
4. Asteroids
5. An Actor Prepared
6. Trains And Horses
7. Wooden Nickles
8. Clean Evil
9. Spiritual Saskatchewan

Biografia

Per gran parte della sua vita adulta, Nicholas Faraone, leader americano dei Barbarisms, ha vissuto in Europa. Dopo un paio d’anni di esibizioni nei club anti-folk di Parigi, è atterrato a Stoccolma dove ha incontrato Tom Skantze e Robin Af Ekenstam. I due svedesi, che si esibivano in gruppi pop e post-punk dal rigido background tecnico, si sono adattati a un cantautore che non sapeva quali regole stesse o non stesse violando. Hanno lavorato come provetti sarti, imparando a cucire abiti eleganti per un ragazzo sempre in fuga.

L’esordio omonimo della band (autoprodotto, 2014), in maniera disinvolta e piena di nonchalance, ha ceduto a tutte le molte eccentricità del suo principale autore con grande disinvoltura. Il disco, registrato durante un periodo difficile nelle vite personali dei componenti della band, non aveva grandi speranze di trovare ascoltatori empatici e ricettivi. Faraone stava finalmente ricevendo cure per una misteriosa malattia nervosa, mentre Af Ekenstam stava affrontando il problema molto più pressante di un tumore maligno che aveva richiesto l’amputazione di un avambraccio. Eppure, al momento dell’uscita, fu subito evidente che esisteva un pubblico di nicchia, ma appassionato, pronto ad accoglierli.

Il secondo album “Browser” (A Modest Proposal Records, 2016) ha richiesto uno sforzo minore, e nella sua la scrittura si trovano intessuto le idiosincrasie le passioni e le manie della band grazie a una miscela di rock alternativo anni ’90 e Americana. Girando per il Regno Unito e l’Europa, i Barbarisms hanno condiviso il palco con artisti come Destroyer, Timber Timbre, The Burning Hell, Micah P Hinson, Shout Out Louds, e con i compagni di studio Alice Boman e Small Feet.

Il terzo album

La terza proposta dei Barbarisms, “West In The Head” (A Modest Proposal Records, 2018) è ricca di calore melodico e cruda suggestione emotiva. Smussa alcuni degli spigoli delle registrazioni precedenti senza perdere la stranezza e la spontaneità delle improvvisazioni e dei “fortunate mistakes”. Le canzoni utilizzano i colori del brillante songwriting anni 70 per illuminare i dettagli oscuri, sporchi e spesso banali che entrano in una vita dedicata alla scrittura. Le storie prendono in giro i cliché tradizionali sugli artisti torturati, giocando con il linguaggio della poesia romantica, delle storie d’avventura, dei romanzi di spionaggio, del gergo aziendale e del linguaggio propagandistico, mentre la musica va continuamente incontro e contro le aspettative del genere.

Skantze e Af Ekenstam hanno usato la loro esperienza come ingegneri del suono per trasformare una capanna del XVI secolo in un luogo in cui le canzoni potevano essere registrate nello stesso giorno in cui venivano scritte, e la loro esperienza come compositori emerge nella vivida atmosfera della musica apparentemente semplice della band e del loro approccio rigorosamente naturale, permettendo in maniera decisiva alle canzoni di brillare spavaldamente nella loro nuda e pura bellezza.

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