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Federico Magli ci racconta “Margherite”

Magli: un singolo, Margherite, che è un ritorno al passato con uno sguardo al futuro, con tanti colori e profumi della primavera.

Il 26 marzo esce Margherite, prima canzone che Federico Magli ha composto quando ha iniziato il suo nuovo percorso da solista, nata esattamente un anno fa in piena pandemia quando, nonostante il nostro essere rinchiusi, la primavera se ne fregava beatamente e in ogni dove, spavaldamente come una adolescente supponente, sbocciavano i fiori nei campi e sugli alberi.

Lo abbiamo incontrato per voi, e gli abbiamo fatto qualche domanda per conoscerlo meglio, quindi mettetevi comodi, immaginate un prato e tante margheritine appena sbocciate.

Buona lettura!

magli margherite

Ciao Magli, hai scritto Margherite, il tuo ultimo pezzo uscito il 26 marzo, un anno fa, quindi presumo in piena pandemia, cosa è cambiato nella tua vita in questo anno appena trascorso?

Si ho scritto questo brano tra marzo ed aprile del 2020 e devo dire che da quel periodo ad oggi sono cambiate tante cose. È stato un periodo così inaspettato ed assurdo che mi ha fatto capire davvero quali siano le mie priorità oggi, su cosa impiegare il mio tempo e cosa lasciare nello scatolone delle cose futili. Ah, e poi sono diventato un ragazzo canterino e questo mi fa davvero tanta gioia.

Originalmente il nome del pezzo era Interregionale, perché alla fin fine la canzone parla di una relazione a distanza, eppure personalmente trovo ben più coerente il titolo nuovo, sia perché le margherite vengono citate nel testo, ma soprattutto mi è piaciuta l’idea del concept riportata anche nello shooting fotografico.

Quello sbocciare di margherite pensi possa essere da buon auspicio in questo periodo e in quella tipologia di relazione che, come sappiamo, molti stanno vivendo in maniera più intensa da un anno a questa parte?

Come per tutti gli altri brani anche con questo spero di lasciare uno spazio nel quale chi ascolta può ritagliarsi una sua storia. Il titolo per me rappresenta appunto l’arrivo della luce, nel senso che le Margherite rappresentano l’arrivo del mio periodo preferito dell’anno. Purtroppo tutto questo ci ha portato ad abituarci alla distanza, ma forse valorizza ancora di più il momento in cui ci si ritrova e fa capire quanto quello che abbiamo accanto non sia scontato.

Da più di un anno siamo ancora fermi a livello di live, pensi di intraprendere la promozione con live in diretta sui social, dove sei molto attivo e dove invito i nostri lettori a seguirti, o posticiperete la promo ad un periodo in cui ci potranno essere concerti dal vivo?

Purtroppo la questione live è letteralmente un casino. A me piace tantissimo l’atmosfera che si respira ad un live, nel backstage e anche dopo l’esibizione ed è la cosa che ad oggi manca di più. Avere i social aiuta comunque a non restare fermi del tutto, e nel live che ho fatto con TSCK mi sono divertito tantissimo e mi piacerebbe ripetere un’esperienza del genere.

magli margherite

Ci sarà un secondo capitolo della storia, magari con un pezzo in cui vi è il ricongiungimento con l’altra metà e che, magari, preannunci un album di prossima uscita?

Beh dipende da come si evolverà la questione delle chiusure fra regioni, ad oggi penso che se ci fosse un sequel, potrebbe essere dal punto di vista del funzionario Skype che li osserva parlare e ad un certo punto si sente parte della storia e vorrebbe tanto dirglielo ma non può. Ad oggi non sto pensando ad un album, però chissà, magari in futuro potrei farci anche un pensiero, una raccolta di mie foto stile calciatori panini, non sarebbe male

Chiudiamo con una domanda un po’ scema: con quel “fai piano se mi lecchi le ferite” stavi citando il meraviglioso cane che hai perché miglior consolatore al mondo?

Mi sembra ovvio, mentre scrivevo la frase sentivo proprio i suoi rumori tipici di sottofondo.

a cura di
Iolanda Pompilio

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