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“Recycled Sounds”, il nuovo disco di Alex Ganassini

“Recycled Sounds” è il nuovo lavoro del polistrumentista milanese Alex Ganassini. Musica elettronica con influenze rock, per un album quasi totalmente strumentale, ispirato ai concetti di cut and paste e che fa ampio uso dei free sample, pratica consolidata nel panorama musicale da diverso tempo, soprattutto nell’hip- hop/trap e che Ganassini fa sua usando la maggior creatività possibile passando dalla musica orchestrale al jazz, dal rock alla house, dalla trap alla world music, senza rinunciare agli strumenti “reali”.

Un nuovo approccio

Con “Recycled Sounds” Ganassini si distacca dai suoi lavori precedenti adottando un nuovo approccio alla musica che vuole essere non lontano da quello di alcuni artisti contemporanei che concepiscono un’idea assemblando materiali di scarto oppure ricombinando opere/immagini preesistenti (si pensi a Jane Perkins, Max Papeschi). In tal modo l’opera d’arte diventa il frutto di una estrapolazione dell’inconscio collettivo e l’artista resta il “medium” attraverso il quale si manifesta l’opera che in realtà appartiene, appunto, alla collettività. 

Le ispirazioni

Dal punto di vista strettamente musicale, l’album cita i Pink Floyd e David Bowie perché il loro lavoro artistico, secondo Ganassini, è tra quelli che più ha permesso una importante evoluzione nella musica contemporanea. Non a caso i concetti di cut and paste di “Recycled Sounds” sono in realtà già presenti in album come 1.Outside del 1995 di David Bowie.

Quanto ai brani che lo compongono, l’effetto finale che ognuno di essi vuole trasmettere è quello di un immenso “zapping” audio sotto il segno di un unico tema musicale, nel tentativo di ottenere una “sintesi” dei generi musicali in un’unica soluzione.  Da qui anche la scelta di un lavoro puramente strumentale: in un’epoca in cui tutti parlano troppo, un album senza testi vuole essere un invito ad ascoltare la musica provando a vedere quali emozioni suscita quando è priva di una parte testuale.

L’intento ultimo è quello di trasportare l’ascoltatore in un mondo di pura fantasia che lo allontani dagli incubi quotidiani: viviamo nell’epoca del Covid, è inutile ricordarlo, e i musicisti, più del solito, si stanno chiedendo quale sia la loro funzione in questo periodo difficile. Per Ganassini è fornire energia e ispirazione alle persone affinché compiano “gesti bellissimi”. 

I temi di “Recycled Sounds”

I temi del disco sono quelli, secondo l’autore, dominanti nella società di oggi: la tecnologia e la sostenibilità, che potremmo racchiudere entrambi in un’unica domanda: può la tecnologia salvare la razza umana? Viviamo nel costante dilemma che per continuare a sopravvivere dobbiamo consumare il pianeta con il risultato che, in tal modo, potremmo non sopravvivere affatto.

ll primo dei due temi è espresso attraverso il massimo utilizzo del potenziale tecnologico sia nella fase compositiva che nella realizzazione dei brani: oggi la tecnologia viene effettivamente in supporto all’artista permettendogli di creare intere opere musicali in completa solitudine. Quello della sostenibilità viene espresso invece nell’uso massiccio dei sample, pratica molto diffusa, soprattutto in alcuni generi musicali, che costituisce una calzante metafora sul riciclo dei beni di consumo.

L’autore ha provato ad utilizzarla nel modo più artistico, sistematico e creativo possibile, cercando di armonizzare le influenze provenienti dai generi più disparati.

Perché realizzare un album come Recycled Sounds? Mi piace definire la musica come un sistema organizzato di suoni con un’elevata carica esoterica, ovvero essa costituisce una vibrazione in grado di manipolare le nostre emozioni. Ad esempio, una ballata in tonalità minore ci può rendere malinconici, una canzone rock ci può fornire energia supplementare per affrontare gli esercizi in palestra, un brano dance può farci venire voglia di ballare oppure la nostra canzone preferita può darci un senso di euforia o una sensazione di conforto quando la giornata è andata storta.

Alex Ganassini

Questa carica manipolativa sulle nostre emozioni varia di intensità in base al gusto personale, al livello di conoscenza della musica, all’abitudine all’ascolto o alle esperienze personali e culturali della singola persona. Oggi le parole hanno preso il sopravvento sulla melodia. Ma, come dicevo, la musica è un sistema organizzato di suoni in grado di provocare emozioni all’ascoltatore con l’ausilio delle sole note musicali. Per questa ragione “Recycled Sounds” è un disco prettamente strumentale: in un’epoca in cui tutti parlano troppo, scrivere un disco di musica pop, senza testi, è per me come un atto di protesta, ma anche un invito a tornare ad ascoltare la musica in senso stretto, provando a vedere le emozioni che suscita quando è priva di una parte testuale.

Alex Ganassini
Chi è Alex Ganassini?

Alex Ganassini è un artista e polistrumentista milanese con quattro album solisti all’attivo. Ha pubblicato il primo disco nel 2008, a cui sono seguiti altri tre negli anni successivi. Si tratta di lavori autoprodotti di genere symphonic rock/alternative rock e interamente suonati dallo stesso, ad eccezione di alcune collaborazioni, come quella, iniziata nel 2017, che lo ha visto prender parte al progetto “Killer Star”: una serie di concerti dedicati a David Bowie che ha riscosso una buona popolarità.

L’ultimo album “Recycled Sounds”, in uscita il 2 aprile 2021, rompe definitivamente con il passato spostandosi sul versante dell’elettronica, ma mantenendo sempre le influenze rock.

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